Rassegna storica del Risorgimento

ISTITUTO MAZZINIANO DI GENOVA FONDI ARCHIVISTICI; PARETO LORENZ
anno <1976>   pagina <488>
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Libri e periodici
goneria, mentre il trionfo della ragione, contro gli amici del diavolo , stava per essere un fatto compiuto negli ultimi decenni del secolo.
Una ricca bibliografia di fonti e studi chiude il volume che costituisce una storia com­pleta del dibattito su magia e stregoneria in Italia intorno alla metà del '700.
RENATO GIUSTI
MAURO AMBROSOLI, John Symonds. Agricoltura e politica in Corsica e in Italia (1765-1770); Torino, Fondazione Luigi Einaudi, 1974, in 8, pp. 163. S.p.
L'autore, che è già noto per aver pubblicato qualche anno fa una buona rassegna (Agricoltura e sviluppo economico in Inghilterra tra '700 e '800, in Rivista storica italiana, 1970, pp. 645-668) con acuti riferimenti a problemi d'ordine generale, coglie l'occasione di una attenta lettura degli scritti sull'agricoltura di Symonds per ritessere una interessante e completa biografia dello scrittore che così a lungo ebbe a girare l'Italia per studiarne il sistema economico-agricolo con uno spirito ben diverso da quello dei travèl-writers del '700 e '800. Nato nel 1730 a Horrìnger nella contea del Suffolk, giudice, docente di storia mo­derna a Cambridge dove aveva studiato, legato d'amicizia con Hervey, Young, Boswell ed altri, il Symonds ebbe a viaggiare tra il 1765 ed il '70 in vari paesi di Europa, dalla Fran­cia, alla Corsica, all'Italia in particolare dove si fermò a lungo interessandosi dell'agricol­tura e facendo incontri e amicizia con i personaggi più ragguardevoli del tempo con i quali rimase poi in corrispondenza. Ma non sulla sua attività di docente noi vogliamo fermare l'attenzione, quanto piuttosto su alcuni scritti che più da vicino ci interessano, tralasciando un saggio sul problema delle colonie americane, traduzioni, scritti e saggi sui Vangeli. Dei suoi viaggi in Italia infatti, che era la meta del grand tour per i gentiluomini inglesi, mentre non restano appunti o note concernenti il tempo della permanenza, sono buon docu­mento le lettere sull'agricoltura pubblicate tra il 1784 ed il '91 sugli Annals of Agricolture dietro lo stimolo e l'amicizia di Arthur Young, intensamente interessato in quegli anni a divulgare notizie e informazioni di prima mano sui sistemi agrari dei vari paesi europei.
Ma gli scritti del Symonds negli Annals sono qualcosa di più di un insieme di no­tìzie, proprio per la sistematicità della trattazione dei problemi agricoli, per il diretto o in­diretto confronto tra i caratteri dell'agricoltura inglese e italiana, pel rapporto instaurato nel '700 tra territorio, produzione e società ai fini della ricerca storica; in tal senso lo studio dell'ambiente fisico (regime delle acque, suolo, boschi, clima ecc.) era la base dell'in­dagine su lavoro, tecniche e prezzi (destinazione sfruttamento della terra, colture granarie e allevamento, rese unitarie dei prodotti, strumenti agricoli ecc.), in vista di un equilìbrio effettivo tra ambiente naturale e forze produttive. Il Symonds, guardando al mercato in­glese e alla situazione italiana, metteva in chiaro il divario tra la produzione per il con­sumo e Io sviluppo agricolo che portava alla commercializzazione dei prodotti, dato che nel­l'Italia del tempo, l'approvvigionamento delle derrate alimentari costituiva ancora l'aspetto principale della politica economica delle città; analogamente, la discussione sulla dimen­sione delle aziende e sul mercato (libero o meno), lo studio della legislazione o delle forme di conduzione ecc. Indicano il carattere e i limiti della trattazione del Symonds, che non si sofferma sulle classi sociali, ridotte semplicisticamente a: nobili e contadini. Utilissime e nuove sono le pagine (pp. 78-84) dall'Ambrosoli dedicate ad un'analisi linguistica sulle pa­role impiegate dal Symonds a proposito dei coltivatori. L'esame infine della legislazione dei vari Stati italiani in materia di agricoltura e commercio, l'analisi delle libertà dei sudditi e dei modi d'amministrazione della giustìzia, le osservazioni sull'incompetenza della classe dirigente e sulla crisi dell'aristocrazia ecc. permettevano al Symonds di cogliere il centro del problema nel rapporto città-campagna, nell'asservimento contadino alla terra, nella man­canza di un mercato nazionale ecc.
Chiudono il volume alcune appendici, con inediti e bibliografia.
RENATO GIUSTI