Rassegna storica del Risorgimento
ISTITUTO MAZZINIANO DI GENOVA FONDI ARCHIVISTICI; PARETO LORENZ
anno
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1976
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pagina
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493
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Libri e periodici
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Dopo un interessante scritto di Marisa Gili sul Camerinese nel 1798-99, figura poi il fondamentale saggio di Dante Cecchi sull'w Organizzazione amministrativa nella delegazione apostolica di Macerata durante la I Restaurazione (1800-1808), ch'è basato tutto su documenti inediti, si articola per argomenti-chiave e colma molte lacune.
Di rilevanza non solamente locale è l'ottimo ed esauriente studio di Pio Cartechini su Organi ed uffici delTnmministazione napoleonica a Macerata dal 1808 al 1815 che per la prima volta, sulla base di fonti edite ed inedite, delinea la struttura amministrativa del Dipartimento, con riferimenti alle occupazioni militari napoletane ed austriache e con un'opportuna appendice di documenti. Sulla base di questi due ultimi scritti, siamo in grado ora di comprendere meglio non solo i rapporti tra il Regno d'Italia ed il Regno di Napoli, ma anche la portata profonda dei mutamenti che l'epoca napoleonica determinò nel centro-Italia.
E ancora una volta confermato che Napoleone costruì in Italia ed in Europa, là dove giunsero i suoi soldati, uno Stato di diritto, un'amministrazione moderna che nella sua ossatura rimase operante fino all'età contemporanea.
Altri numerosi contributi figurano nel volume: di Angelo A. Bittarelli su alcuni diaristi del Camerinese, di Carlo Verducci sul Redattore del Musone, di Rita AndreneHi Cappelletti sui fatti del Musone attraverso i manifesti, di Emilio Canu e di Alfredo Bartocci sugli avvenimenti militari del 1815. Questi studiosi hanno messo a punto ciò che i precedenti autori avevano trattato, fornendo dati storici che completano la visione d'insieme, dettagli di storia del giornalismo e di tattica militare.
Per finire si ricorderanno anche: le note di M. Luisa Scarin sullo sviluppo urbano di Tolentino e di Andrea Busiri Vici sull'arte neoclassica a Macerata, nonché l'intervento conclusivo di Mario Bigotti, infaticabile organizzatore di passati congressi elbani.
Il volume è corredato da nitide illustrazioni.
Non resta che augurarsi che iniziative analoghe, pregevoli per rigore scientifico, siano prese in un prossimo avvenire in altri territori italiani, già sedi di dipartimenti napoleonici.
GIANFRANCO E. DE PAOLI
GIANFRANCO E. DE PAOLI, Pavia Cisalpina e Napoleonica, 1796-1814. Saggi e notizie da documenti inediti; Pavia, tip. Viscontea, 1974, in 8, pp. 268. L. 8.000.
GIANFRANCO E. DE PAOLI, Pavia Cisalpina e Napoleonica. 1796-1814. Testi originali, scélti e annotati (memorie, lettere, poesie, bandi); Pavia, tip. Viscontea, 1975, in 8q, pp. 203. L. 5.500.
Mettendo a frutto molteplici ricerche e lavori preparatori propri ed altrui, attraverso un attento esame di fonti ignorate o note agli studiosi, il De Paoli propone una completa ricostruzione di un ventennio di vita pavese, di istituzioni e protagonisti del mondo politico, amministrativo, culturale durante l'età napoleonica. Ed anche senza seguire passo a passo l'Autore nella sua disamina delle fonti (di archivio e memorialistiche) o nell'esposizione storica che talora indugia nella ce cronaca degli eventi, meglio puntualizzando fatti e interpretazioni, è da dire che l'opera offre veramente un buon contributo di storia locale nel quale come non mancano aspetti di ce colore , riferimenti alla situazione economico-sociale, cosi sono sottolineati gli elementi più significativi di inter-relazione tra il mondo provinciale pavese la regione lombarda e i problemi politico-territoriali della penisola. Prendendo avvio dal triennio giacobino e dalla prima occupazione francese, della quale sono messi in chiaro i nuovi istituti amministrativi e politici, le spogliazioni e le imposte, i contrasti ed i caratteri peculiari seguendo le cronache del tempo, il De Paoli dedica varie pagine all'opinione pubblica, alle manifestazioni repubblicane durante la Cisalpina, all'attività del Circolo costituzionale, alla pubblicistica giacobina e sanfedista , la quale ultima ebbe modo di manifestarsi pienamente durante la reazione austro-russa del 1799 (per una visione d'insieme è sempre utile 0 vecchio volume di E. GACIIOT, Souvarow en Italie, Paris, 1903). Se l'ampio capitolo, dedicato alla Cisalpina, descrive il ritorno del Bonaparte, l'instaurazione della nuova Municipalità, i contrasti nella pubblica opinione e l'avvio ad una nuova realtà costituzionale, la parte seguente illustra molteplici aspetti della Pavia napoleonica