Rassegna storica del Risorgimento
ISTITUTO MAZZINIANO DI GENOVA FONDI ARCHIVISTICI; PARETO LORENZ
anno
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1976
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pagina
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522
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VITA DELL'ISTITUTO
XLVIII CONGRESSO DELL'ISTITUTO. - In occasione del suo settantesimo anno di vita (l'Istituto è sorto, come è noto, nel 1906 a Milano quale Società nazionale per la storia del Risorgimento italiano ed ha assunto nel 1935 la denominazione e i compiti attuali) si è svolto a Mantova, dal 26 al 29 settembre u.s., il XLVIII Congresso, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Organizzato in maniera mirabile dal presidente del Comitato locale, avvocato Emilio Fario e dai suoi ottimi collaboratori (come già nel 1952, il XXXI), con il valido appoggio delle autorità regionali e comunali, si è inaugurato nel suggestivo teatro del Bibiena dell'Accademia Virgiliana, alla presenza di un pubblico numerosissimo e altamente qualificato. Vi era anche un folto gruppo di illustri rappresentanti della storiografia internazionale, venuti dall'Austria, dal Belgio, dalla Francia, dalla Germania, dal Giappone, dall'Inghilterra, dalla Polonia, dalla Russia.
All'inizio della seduta è stato letto il telegramma del Capo dello Stato: a H XLVIII Congresso di storia del Risorgimento che si inaugura oggi a Mantova e al quale aggiunge solennità la concomitanza del 70 anniversario di fondazione dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano così degnamente presieduto mi offre ancora una volta il piacere di far pervenire a Lei e ai Suoi collaboratori dell'Istituto e a tutti gli intervenuti il mio cordiale saluto. Il tema del Convegno " Problemi di storiografia del Risorgimento " è stimolante e di grande impegno e sono certo che i lavori congressuali saranno elevati e fruttuosi. In questo senso formulo ogni migliore e più fervido augurio. Cordialmente Giovanni Leone . Terminati i colorosi applausi del pubblico, hanno successivamente preso la parola il sindaco di Mantova, on. Gianni Usvardi, il presidente dell'Accademia Virgiliana, prof. Eros Benedini, il presidente del Comitato di Mantova, il prof. Antonio Saladino, per il ministro dei Beni culturali e ambientali, M. Georges Dethan, per i congressisti non italiani, il sen. prof. Giovanni Spadolini, presidente della Commissione Pubblica Istruzione del Senato, in rappresentanza di questo ramo del Parlamento, e il presidente dell'Istituto.
Numerose e significative adesioni erano pervenute da personalità del mondo politico e della cultura, da enti e associazioni a riprova dell'interesse suscitato dal tema del Congresso. E valida conferma di quell'interesse hanno dato i giornali con larghi e notevoli resoconti dei lavori, come la Gazzetta di Mantova, la Gazzetta del Popolo, Il Giornale Nuovo, Il Giornale di Vicenza, Il Giorno, Il Messaggero, Il Popolo, La Stampa (sulla quale è apparso anche un articolo di Giovanni Spadolini), La Voce Repubblicana ecc.
Il tema del Congresso, Grandi problemi della storiografia del Risorgimento , è stato affrontato in cinque relazioni seguite con costante e attiva partecipazione da parte del pubblico: Il Risorgimento negli indirizzi intellettuali e politici dell'Europa (Aldo Garosci), Le due Rome (Ettore Passcrin d'Entrèves e padre Giacomo Martina), Autonomismo e unitarismo (Francesco Traniello e Ettore Roteili), La questione meridionale (Domenico Demarco e Giuseppe Galasso), Sviluppo economico e movimento nazionale (Luciano Cafagna).
La vìsita al rinnovato Museo del Risorgimento e alla Reggia dei Gonzaga e l'inaugurazione della interessantissima mostra archivistica e libraria hanno offerto nuovi motivi di curiosità e di ammirazione ai congressisti. Alla maggior parte dei quali riusci splendida sorpresa, all'indomani della seduta inaugurale, la scoperta di quel gioiello architettonico che è Sabbioneta, ove furono ricevuti con squisita cordialità dal Commissario prefettizio dott. Di-bari e guidati con esperta e sorridente competenza dal prof. Erodano Marani, e di eccezionale godimento il concerto monteverdiano presentato e diretto dal Maestro Ettore Campogal-liani.
Nel pomeriggio del 29, sfidando l'inclemenza del tempo, i congressisti hanno goduto una suggestiva visione del campo di battaglia del 1859, sostando a Solferino e chiudendo, non senza commozione, il Congresso nel Museo di San Martino, dove, dopo il discorso dell'architetto Ramclla, sindaco di Dcsenzano, dell'ambasciatore Justo Giusti del Giardino, presidente della Società Solferino e San Martino, e dell'infaticabile presidente del Comitato di