Rassegna storica del Risorgimento
ISTITUTO MAZZINIANO DI GENOVA FONDI ARCHIVISTICI; PARETO LORENZ
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1976
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Vita dell'Istituto
Il giorno 8 ottobre p.v. è prevista una riunione informale dei soci, a Palazzo Cùltica di Cassine, Casa della Cultura, per gentile concessione dell'Assessore alla cultura della Citta di Alessandria (il palazzo è proprietà municipale). Sarà una presa di contatto tra i Soci vecchi e nuovi, una discussione (si spera amichevole) intorno a tutto quanto interessa localmente ristituto, mentre lo scrivente accennerà ai passi che sta facendo per un finanziamento straordinario per la pubblicazione. Si parlerà altresì se i soci vogliono incontrarsi ogni tanto per discutere o statuire conferenze, nonché della ricostituzione elettiva del Comitato. Alla riunione saranno invitate le massime autorità locali.
Ai primi d'ottobre si terrà ad Acqui Terme la IX edizione di Acqui Storia, con la giuria composta da diversi nostri esponenti.
Emilio SpaUicci
ASCOLI PICENO. Con l'elezione degli organi direttivi, effettuata il 22 dicembre 1974 da 21 dei 25 Soci del Comitato provinciale di Ascoli Piceno, cessava la gestione commissariale del benemerito socio dott. Giuseppe Moschetti, direttore dell'Archivio di Stato di Ascoli Piceno e, come anche comunicato dalla rubrica Vita dell'Istituto (Rassegna storica del Risorgimento, a. LXII, fase. I, gennaio-marzo 1975, p. 152) erano assegnate le cariche: prof. Francesco Danese, presidente; prof. Carlo Verducci, vicepresidente; prof. Luigi Rossi, segretario tesoriere; prof. Carlo Tommasini, dott. Carla Baiocchi e prof. Bruno Ficea-denti, consiglieri.
Il Comitato riprendeva la tematica operativa, già fissata nell'incontro organizzativo tenutosi a Fermo il 10 febbraio 1973 e presieduto dalla prof. Emilia Morelli, le cui linee programmatiche comportavano un lavoro coordinato volto a mettere in risalto gli aspetti fondamentali della società picena e fermana nel periodo risorgimentale, secondo una prospettiva non più esclusivamente politica, bensì attenta alla strutturazione socio-economica ed amministrativa. Il presupposto del lavoro era l'accertamento dello stato di inventariazione degli archivi: a quella data, per comunicazione del prof. Bandino Giacomo Zenobi, intervenuto all'incontro, erano ancora in corso di completamento, per l'Ascolano, quelli pubblici e con grosse difficoltà di un effettivo controllo, quelli privati. Il socio prof, don Guido Piergallina, ora scomparso, aveva l'incarico di organizzare eventuali ricerche presso l'archivio della Curia Arcivescovile di Fermo, dove esercitava con zelo la funzione di custode e curatore.
Il discorso partiva, perciò, dagli archivi, con buone prospettive di ricerca in quello di Stato, sia in Ascoli Piceno, sia a Fermo (sezione di quello ascolano), anche se presso quest'ultimo il materiale derivato dall'archivio comunale ha subito qualche dispersione. Per gli archivi privati, il socio prof. Luigi Rossi ha avviato, e vi sta tuttora lavorando, la sistemazione di tutto l'interessante carteggio dei conti Gigliucci, notevole specialmente per i documenti di Giovanni Battista Gigliucci (Fermo, 19 settembre 1815-Roma, 29 marzo 1893) deputato e senatore del Regno, del quale è conservata una autobiografia manoscritta che ha costituito oggetto di una tesi di laurea. L'erede tuttora vivente, nipote dell'uomo politico fermano, contessa Bona Gigliucci (Piazza G. Savonarola, 15/A, Firenze) ha dato prova di tutta la disponibilità per andare incontro al Comitato.
La socia Joyce LussU Salvadori ha messo a disposizione il ricco archivio Salvadori-Paieotti, interessante per i risvolti socio-culturali, oltre che politico-economici. Il socio prof. Carlo Tomassini ha avviato un'indagine per l'archivio del card. De Angelis, il cui nucleo trovasi presso privati a Loreto. Più diffìcile, se non impossibile, l'accesso ad altri archivi privati. Il presupposto archivistico è stato considerato quale base per una ricerca sul ceto dirigente a Fermo nella seconda metà dell'Ottocento, specialmente in relazione al formarsi di un nuovo gruppo di proprietari, affittuari prima e acquirenti poi dei beni dell'asse ecclesiastico. II comitato non si tace che i tempi della ricerca non possono essere brevi: nelle diverse riunioni si sono distribuiti i compiti e s'è raccomandato Io scambio di informazioni per evitare dispersioni, sul materiale che si sta raccogliendo. Per coagulare qualche risultato si è stabilito di presentare brevi relazioni in occasione di un incontro da tenersi nel prossimo novembre. Quale attività collaterale si ha: un programma di sensibilizzazione didattico-pedagogica ai problemi risorgimentali, d'intesa con l'ufficio studi e sperimentazione presso il Provveditorato àgli Studi di Ascoli Piceno; attualmente un corso di qualificazione magistrale