Rassegna storica del Risorgimento
ANGELONI LUIGI
anno
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1977
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pagina
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3
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FONTI E MEMORIE
LUIGI ANGELONI TRA LIBERALISMO E DEMOCRAZIA
La scarsezza delle fonti, attualmente in nostro possesso, riguardanti l'attività delTAngeloni nel periodo rivoluzionario e napoleonico, non ci consente di ricostruire con sicurezza Patteggiamento politico nel periodo della sua formazione. Le opere scritte dal 1814 in poi si soffermano solo di rado su quegli anni, considerati dall'autore stesso lontani dal nuovo clima spirituale in cui il problema della rivoluzione viene a porsi. Per la comprensione del pensiero politico dell'Angeloni questo silenzio, tuttavia, ha pure il suo significato; gli avvenimenti del passato vengono rievocati solo se in essi si ritrovano elementi validi nel contesto della lotta politica post-napoleonica; altrimenti sono ignorati come fatti che hanno concluso la loro incidenza storica.
Di conseguenza l'indagine più sicura sulla personalità dell'Angeloni dovrà risultare, almeno per il momento, dalla analisi delle sue opere, le quali sebbene siano state scritte dal 1814 in poi e riflettano problemi propri dell'epoca storica in cui sono state elaborate, interpretano pure il significato storico del periodo rivoluzionario. Una simile ricostruzione, che tende anche a chiarire, per quanto è possibile, le vicende di quegli anni in funzione di quelli posteriori documentati dagli scritti politici, potrebbe almeno dare una certa unità di svolgimento al pensiero dell'An geloni. Di esso la storiografia ha dato indicazioni contrastanti, che vanno da un democraticismo inficiato nei punti fondamentaliJj ad un liberalismo 2) che andrebbe circonstanziato e ricondotto, negli elementi ritenuti qualificanti, alla democrazia politica.
L'Angeloni 3* inizia la sua attività a Roma nel 1798, ove si era recato a portare l'adesione dei suoi concittadini alla repubblica della quale divenne tribuno. Pur non essendo di grande rilievo la sua opera personale nel contesto della vita
l> In questa tendenza rientrano D. GANTIMORT che hi Utopisti e riformatori, Firenze, 1943, p. 165, mettendo in rilievo l'ostilità di Angeloni per le leggi agrarie, nega al suo pensiero politico una soluzione democratica al problema della povertà, e F. DELIA PERUTA che in Scrittori politici italiani., Milano-Napoli, 1969, t. I, pp. 12-13, nega validità logica alla democrazia delTAngeloni perché sarebbe inconsistente il suo pensiero filosofico.
2) La tesi di un liberalismo più o meno avanzato collegato agli ambienti democratici internazionali è stata variamente svolta da R. DE FELICE sub v. A in Dizionario biografico degli Italiani, Roma,t. Ili, pp. 242 sgg., La filosofia detta forza di L. Angeloni, in Rassegna di filosofia, V (1956), pp. 56-61, Italia giacobina, Napoli, 1965, pp. 50, 90-93.
3) Cfr., per una biografia dell'Angeloni: G-. LA CECILIA, Luigi Angeloni, Torino, 1852, scritto attendibile per essere stato basato su notizie tratte da Dell'Italia e da Alla valente ed animata gioventù di Italia, opera stampata a Londra dalPAngelom nel 1837, di valore memorìalistico; A. VANNO ce I, / martìri detta libertà italiana dal 1794 al 1848, Fi-renze, 1860, pp. 355-362; C. FRASCHETTX, L. Angeloni, in Inaugurazione al monumento a yV. RiccioUi, numera unico, Prosinone, 1910, pp. 17-21. Per i testi: A. CAMPANI, Una insigne collezione di autografi: carteggia Angeloni, Rotondi, Giannini, Milano, 1910, ora presso il Musco civico di Va rullo Sesia, Fondo Angeloni. Presso il Museo centrale del Risorgimento di Roma, Notizie e Catalogo; Carte Rossetti, b. 275, n. 16 1 e 2, n. 21, n. 25 1, 2, 3; nell'Archivio della Società napoletana di storia patria, in Napoli, Fondo Angeloni, XXVI b. 5 (12).