Rassegna storica del Risorgimento
ANGELONI LUIGI
anno
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1977
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pagina
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5
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L. Angeloni tra liberalismo e democrazia 5
perché pubblicata nello stesso tempo del suo ingresso nei Sublimi maestri perfetti, l'Angeloni si preoccupa di distinguere la sua posizione politica da quella delle sette,8) rispecchiando così esigenze già evidenti nello scritto del 1814 Sopra Vordinamento* Questa avversione per le cospirazioni settarie chiaramente messa in luce nell'opera scritta alla vigilia del Congresso di Vienna95 perché non venga turbato il clima di speranze suscitate dalle promesse degli alleati, e ripetuta, dopo le delusioni di quel Congresso, in Dell'Italia, perché le attività clandestine gli appaiono sfavorevoli, per il loro carattere segreto e radicale, a suscitare un movimento nazionale non esclude tuttavia per lui un dialogo proficuo coi fuorusciti italiani e stranieri. Sopra l'ordinamento è, tra gli scritti dell'Angeloni, il più legato ai fatti contingenti ed il più generico. Il programma federativo da attuare in Italia sarà l'unico tema, ivi trattato, ad avere sviluppo anche negli scritti successivi e a porsi, col passare del tempo, come motivo centrale della riflessione politica dello scrittore. Sia nell'Angeloni di questa opera, sia negli autori che l'hanno preceduto, il federalismo è, tuttavia, un'idea così generica da rendere difficile individuarne le fonti. Nella Roma repubblicana tendenze federative si potevano riscontrare nei politici locali, i quali tendevano così a conservare la fisionomia della città in una ipotetica federazione di Stati italiani.IC Nel concorso del 1796, l'idea federativa era stata avanzata dal Botta, dal Ranza e da Giovanni Ristori. H1 Mentre nel Ranza,12) che non considera alcun elemento costituzionale proprio del federalismo, questa forma istituzionale non va al di là di un generico sistema di garanzia delle libertà locali, nell'An-geloni essa si fonda su ragioni storiche, tipiche dello sviluppo dell'Italia moderna, quali sono gli Stati regionali.13) E, prospettando l'abbattimento dei vecchi regimi monarchici, l'Angeloni distrugge la connotazione municipalistica che essi davano alle regioni italiane, e le istituzioni federali non contemplano più una unione di Stati eterogenei politicamente, chiusi nelle loro tradizioni antiunitarie, bensì una unione di Stati retti da eguali ordinamenti. Il federalismo è considerato come un sistema politico che, garantendo la libertà dei gruppi sociali, promuove il concorso spontaneo delle varie parti della penisola alla storia comune; esso è l'unica forma costituzionale nella quale si possa rispecchiare il bene della collettività, nella sua duplice accezione economica e morale.14)
*> Dell'Italia cit., pp. XIX sgg. Per i rapporti dell'Angeloni con le sette, cfr.: A. BER-SANO, Adelfi, federati e carbonari, in Atti della R. Accademia delle Scienze di Torino, t. XLVI (1909-10), pp. 409, 430; C. FRANCOVICII, L'azione rivoluzionaria risorgimentale, in Nuove questioni di storia del Risorgimento, voi. I, Milano, 1969, p. 467.
9> Questo atteggiamento è notato da W. MATURI, in Partiti politici e correnti di pensiero nel Risorgimento, in Nuove questioni cit., p. 72.
10> Un articolo in tal senso appare nel Monitore di Roma, n. L del 7 marzo 1799. Contro 3 federalismo dei politici di Roma, spesso moderati, vi è la tendenza unitaria degli esuli.
"' Cfr.: A. SAETTA, Alle origini del Risorgimento, I testi di un celebre concorso (1796), Roma, Istituto storico per l'età moderna e contemporanea, 1964, voi. I, pp. 49 sgg. per il Botta; voi. II, pp. 181 sgg. per il Ranza; voi. Ili, pp. 105 sgg. per il Ristori.
*9 L. ANGELONI, Sopra l'ordinamento cit., pp. 12 sgg.; Dell'Italia cit., voi. II, pp. 3 sgg.; Della Forza cit., voi. I, pp. 158 sgg.; voi. II, pp. 61 sgg., 125 sgg.; in questi luoghi l'Angeloni considera, come il Ranza, l'America e la Svizzera, ma solo come punto di riferimento pratico per le proprie teorie.
* L. ANGELONI, Sopra l'ordinamento cit., pp. 11 sgg.
M> 1: ANCBLOWI, Dell'Italia cit, voi, I, pp. 239 sgg.; voi. II, pp. 25 sgg.