Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno <1977>   pagina <55>
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Le carte Savoia
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Vienna e da Modena (marzo-aprile 1848), copie di carteggi delle autorità lombarde con emissari del governo sardo, copie di rapporti di informatori. Più interessanti, due lettere anonime indirizzate a Carlo Alberto.
Ferdinando, duca di Genova. Siamo ancora nel periodo 1848-1849, ma queste carte provengono dall'archivio del mancato re di Sicilia e riguardano la sua fun­zione di comandante della IV Divisione nelle due campagne e nel periodo armi­stiziale. Per il 1848 esiste solo la minuta delle Osservazioni complessive2) e una lettera indirizzata, il 10 luglio, al fratello, duca di Savoia, comandante la Divisione di Riserva, nella quale si espone il piano per un'azione su Nogara.
Passiamo ora al periodo armistiziale. Un rapporto dell'ottobre 1848 a Dabor-mida sullo spirito degli ufficiali e un carteggio del febbraio 1849 su un episodio quasi incredibile. Alcune lettere indirizzate dal Capo di Stato Maggiore della IV Divisione al generale in capo ad Alessandria, erano finite non si sa come a Milano, dove erano state lette dal nemico, il quale le aveva gentilmente rimandate alla esalta destinazione. Fortunatamente non contenevano segreti militari!
Vale la pena, credo, di leggere per intero questa lettera del gen. Eusebio Bava.
COMANDO GENERALE
DELL'ARMATA
N. 15
Dal Quartier Generale Principale in Alesandria. 3 novembre 1848. Confidenziale
A pronto riscontro delTosseq.to folio dell'A.V.R. d'jeri, ho l'onore di parteciparle che ben lungi dall'idea che non abbia un Comandante di Corpo o frazione di Corpo a rivol­gersi ai suoi soldati, con ordini del giorno, per parlar loro di cose puramente attinenti alla disciplina, ed al militare in genere, non devo permettere però che alcuno rivolga parole alle Truppe, che contengano espressioni o colore politico qualsiasi, ciò solamente appartenendo al Generale in Capo.
E d'altronde i sentimenti che si leggono nel proclama dell'A.V.R. hanno un suono che appena avrei io potuto dar loro, se dichiarate le ostilità già avesse l'armata varcato il Ticino.
Questo debbo dire all'A.V.R. per debito della mia posizione di Generale in Capo, ma non cesso, ciò malgrado, di ripetermi col massimo ossequio
Il Generale Comandante in Capo l'esercito BAVA A SAJL
U Duca Ferdinando di Savoja T. Gen .le Comandante la 4" Divisione
Novara
Non esiste, purtroppo, tra queste carte la minuta dell'ordine del giorno incri­minato. A dimostrazione, però, dello scarso effetto ottenuto dal rimprovero forse anche perché, nel frattempo, Bava era stato esautorato , il testo di que­st'altro proclama scritto alla vigilia di Novara.
2> Vedi Relazioni e rapporti finali sulla campagna del 1848 nell'Alta Italia, a cura dell'Ufficio storico del Comando del Corpo di Stato Maggiore, Roma, 1910, voi. I, pp. 235-317.