Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno <1977>   pagina <56>
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56 Emilia Moretti
Soldati della 4" Divisione.
Primi dell'Armata affronterete il nemico. Quest'onore è degna ricompensa ai prodi di Calmasino, Rivoli, Somma Campagna, premio dell'ardore e la disciplina mentre si prepa­rava la riscossa.
Baldanzoso di passeggiera fortuna, da terra italiana, l'Austriaco vanta dettarci la legge in Torino. Soldati Piemontesi secoli di gloria onorano quest'armata, Europa senta la nostra risposta.
Ricusai un trono per esservi compagno d'arme; altra gloria non chiedo che vedervi primi per onore, disciplina e coraggio. Voi me la darete, o soldati.
Iddio che ha benedetto le nostre bandiere ci guiderà alla vittoria.
E anche dopo la battaglia, quando si distribuivano malinconicamente le deco­razioni ai soldati sconfitti con onore, il duca di Genova non tralascia davvero i suoi commenti politici a sostegno della fedeltà allo Statuto giurata da suo fratello al momento di salire al trono.
Soldati onore agli estinti; la loro memoria non svegli nell'anima del forte un inutile pianto ma sacro desio di vendetta. Onore a quelli che si distinsero. Vi sieno sante le nostre bandiere; torneranno a sventolare sui campi di guerra in giorni migliori; veda sempre Europa che sotto la croce di Savoia e il tricolore vessillo il valore unito alla disciplina d'ogni soldato fa un prode.
Siamo arrivati, appunto, ai documenti del periodo dopo Novara. Le relazioni e i rapporti (la prima in minuta, i secondi in originale) di Ferdinando e dei suoi subalterni sono già noti.3) Restano da ricordare le pezze d'appoggio che ogni reg­gimento inviava al divisionario per indicare le perdite subite e per fare le proposte di ricompense. Qualcuno non manca di esprimere il parere che non si debba esagerare nel numero delle medaglie dopo una sconfitta onorevole, ma pur sempre sconfitta in una brevissima campagna. Citiamo anche un rapporto del duca di Genova al gen. Chrzanowski del 7 aprile 1849.
Ultimo documento di questa sezione, la minuta manoscritta della traduzione dal tedesco di Avvenimenti della guerra dell'imperiale austriaca armata in Italia dal 18 marzo al 1 maggio 1848 .
Vittorio Emanuele ti. Nella vetrina del Museo dedicata al primo Re d'Italia spicca, nella sua splendida custodia in pelle, il decreto (12 maggio 1831) con il quale Carlo Alberto conferisce al giovane principe ereditario il titolo di duca di Savoia. Accanto a questo documento, i fogli di assenso della Regia Camera de' Conti e dei Senati di Torino. Chambéry, Nizza e Genova. Duca di Savoia, sì, ma ancora scolaro. Anch'esso rilegato in pelle, ma meno elegante, possiamo leggere il Tableau des études preparato per Vittorio Emanuele quattordicenne dal go­vernatore Cesare di Salnzzo; è il programma dei diversi insegnamenti da svolgere negli anni 1834-1838.
Dalla giovinezza alla maturità. Arriviamo al viaggio del 1855 in Inghilterra e troviamo le pergamene di omaggio fatte pervenire al re di Sardegna da città, villaggi, associazioni. Il Museo possiede ora due serie non molto diverse di questo tipo di documenti: questa del Re, l'altra, anno 1864, di Garibaldi.
33 Vedi Relazioni e rapporti finali sulla campagna del 1849 nell'Alta Italia, a cura dell'Ufficio storico del Comando del Corpo di Stato Maggiore, Roma, 1911, pp. 299-423.