Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno
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1977
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pagina
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63
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Libri e periodici
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anni 1816-1822 (busta 48, fase. 17) note e relazioni dell'anno 1816 del Console generale pontificio a Genova Giovanni Pisoni che informa il Camerlengato sulle notizie che giungevano in quel porto sul diffondersi della rivoluzione antispagnola in America e sull'emigrazione che si andava manifestando dalla Francia verso quei Paesi, dovuta a motivi politici oltre che economici; partivano, fra l'altro, dai porti di Francia 28 sudditi sardi che <c per quanto dicano d'andare al Nuovo Mondo in cerca d'impiego e lavoro, nonostante essendo tutta gioventù che ha militato sotto Napoleone ben si vede che parte unicamente coll'inten-zione di tentare fortuna colTarmi alla mano . Questa emigrazione di ex ufficiali e soldati delle Armate napoleoniche in Italia (su cui chi scrive da tempo ha rivolto la sua attenzione) è confermata del resto da una estesa documentazione delle ArcHves Nationales di Parigi.
H Pisoni ci informa, anche, che a Genova erano sorti centri di reclutamento per avviare verso le lontane contrade transatlantiche giovani esperti delle armi provenienti dagli Stati di Modena, Parma, Piacenza e dal Piemonte. Osserva, anzi, con grande incisività per indicare l'ampiezza di un fenomeno che di li a qualche decennio avrebbe spopolato intere contrade italiane (come è documentato, nello stesso Archivio, da Fondi cospicui relativi agli anni post-unitari), che la spinta all'emigrazione per andare in America si può ben dire essere ormai divenuta un epidemico morbo! .
Di li a qualche anno si sarebbe manifestato un altro curioso fenomeno costituito da un procedimento emigratorio coatto che il Governo di Gregorio XVI avrebbe adottato sull'esempio di quello attuato dal governo di Ferdinando I d'Austria che nel 1835 si era liberato dei superstiti dello Spielberg deportandoli negli Stati Uniti d'America. Nello stesso Archivio, infatti, nei Fondi della Congregazione del mare e di altri dicasteri preposti al-l'amministrazione militare pontificia troviamo una documentazione relativa alla deportazione coatta di 63 prigionieri politici, in gran parte romagnoli, rinchiusi nella fortezza di Civita Castellana, che, partiti per il Brasile il 9 febbraio 1837, avrebbero ben presto ingrossato le file, nella provincia dei Bahia, dei ribelli contro il potere imperiale. Al riguardo occorre osservare che queste carte completano ed arricchiscono di dettagli quelle dell'Archivio Segreto Vaticano - Segreteria di Stato - 1847 raccolte sotto il titolo Imbarco al Brasile dei detenuti politici su cui, su questa Rassegna riferì A. M. Ghisalberti nel saggio dal titolo: Un elenco di prigionieri politici pontifici (XXI, 1934, I, pp. 185-192),
Per motivi di spazio non posso dilungarmi sull'importantissimo Fondo Repubblica romana e volontari del 1848-1849 che raccoglie importanti documenti sui compagni che nel 1848 seguirono dall'Uruguay in Italia Garibaldi né sui documenti che illustrano nel Fondo Ministero di Polizia e Direzione generale di polizia attraverso il Protocollo riservato, l'opera degli esuli e delle collettività italiane d'oltremare.
L'Archivio del Museo Centrale del Risorgimento, come risulta dalla paziente ed attenta indagine di Lucrezia Zappia, non raccoglie un materiale organico rapportabile ad una determinata epoca, ma nei varii Fondi che Io costituiscono (fra cui citiamo quello delle Carte Garibaldi, l'Archivio Lemmi, le Carte Riboli, Fabrizi, Crispi, Mancini, Pieran-toiji, etc.) comprende una massa notevole di documenti interessanti sia la prima sia la seconda metà dell'800. Le Carte Garibaldi hanno fornito preziosi autografi al primo volume della nuova edizione nazionale degli scritti di Garibaldi; numerosi documenti di questo Archivio, poi, ci immettono in una problematica vastissima che va dalla Legione Italiana di Montevideo agli affari internazionali, dai rapporti diplomatici alla mediazione italiana nel conflitto fra il Cile e il Perù. Questi Fondi, nel loro sviluppo e interesse generali, sono stati illustrati e presentati all'attenzione degli studiosi, sulla Rassegna, fra il 1938 e il 1973, da Emilia Morelli; ma opportuna giunge questa sintesi delle carte di interesse Iatinoameri-cano che attrarranno senza dubbio l'interesse degli studiosi di questa area. Particolare rilievo assumono le a. Carte Mancini per la ricchezza ed importanza del materiale interessante le relazioni internazionali, il contenzioso diplomatico, i trattati, le convenzioni consolari che va dal 1857 al 1888, anno della morte dell'illustre statista. Detto materiale completa i fondi degli Archivi già citati per quanto si riferisce alla politica emigratoria dell'Italia post-unitaria.
Riservandomi di rimandare ad altra occasione un più esauriente discorso sui Fondi raccolti nell'Archivio dell'Ufficio Storico della Marina Militare, in Roma, osservo che esso, per quanto costituito nel 1913, raccoglie materiali di importanza eccezionale per la storia