Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno
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1977
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pagina
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65
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Libri e periodici 65
tutto a livello scolastico, un buon materiale documentario e può costituire la base per successive ipotesi di lavoro. Tuttavia credo che meglio avrebbe realizzato i suoi scopi se i brani, in particolare quelli dei riformatori, fossero stati preceduti da un, seppur breve, quadro introduttivo.
CARLO VERDUCCI
Contributi dell'istituto di Stona Economica e Sociale, a cura di Mario Romani. Voi. II: L'economia italiana preunitaria. Lombardia (1700-1859). L'editoria milanese. Saggio bibliografico di ANGELO MOÌOLI; Milano, Vita e Pensiero, 1974, in 8, 2 voli., pp. 420, 461. L. 22.000.
Proprio perché abbiamo una qualche esperienza di tale tipo di ricerca, non possiamo che vedere con interesse e valutare positivamente il lavoro del Moioli che, attraverso lo studio dell'editorìa milanese, mette in luce a disposizione degli studiosi in modo organico un ricco materiale relativo all'economia lombarda tra il 1700 e il 1859. Sulla scia di precedenti iniziative dell'Istituto Feltrinelli (L'economia degli Stati italiani prima dell'unificazione. I. Stati Sardi di Terraferma (1700-1860). Saggio bibliografico, a cura di F. SIRTTGO, Milano, 1962) il contributo dell'Istituto di storia economica e sociale della Università Cattolica, presentato da Mario Romani, si raccomanda non solo per l'ampiezza della bibliografia articolata in varie sezioni sotto il profilo cronologico o per l'elenco dei periodici o delle bibliografie precedenti (pp. 17-44; pp. 45-68 del primo volume), ma anche per l'esattezza delle citazioni, l'indicazione di lacune di opere o collezioni, gli indici (sistematico, per autori ecc.) che riguardano poco meno di 8.000 titoli. Le note introduttive poi, illustrando i criteri del lavoro di spoglio, l'utilizzazione di biblioteche milanesi e non, la sistemazione del materiale raccolto ecc. danno qualcosa di più di una semplice e corretta precisazione di carattere bibliografico ed offrono anzi talora lo spunto per ulteriori ricerche e approfondimenti nei vari campi che si ricollegano all'economia lombarda (e non solo milanese) del XVIII e XIX secolo.
RENATO GIUSTI
Il tramonto di Bernardo Tanucci nella corrispondenza con Carlo HI di Spagna (1776-1783), a cura di LUIGI BARBECA; Palermo, U. Manfredi, 1976, in 8, pp. 472. S.p.
Non si può dire che, specie in questi ultimi tempi, sia mancato l'interesse per la pubblicazione dei carteggi di Bernardo Tanucci. Ài ricchi volumi di Enrica Viviani Della Robbia pubblicati nel 1942 si sono aggiunti, nel 1969, nella collezione delle Fonti del nostro Istituto i regesti, a cura di Rosa Mincuzzi, delle lettere di Bernardo Tanucci a Carlo HI relative al periodo 1759-1776. Ma l'Archivio Generale di Simancas non aveva ancora rivelato tutti x suoi tesori. Restavano ancora ignote le lettere dallo stesso Tanucci inviate al re Carlo HI relative al periodo successivo; sapevamo, anche dalle indicazioni di Gaspare De Caro, che il carteggio era durato costante fino alla morte del devoto ministro ansioso di ricevere settimanalmente i ce sacri caratteri del sovrano cui si era mantenuto sempre fedelissimo.
Ora, Luigi Barreca appaga la legittima curiosità di quanti, essendo stati oramai messi in condizione di conoscere del Re Cattolico quasi tutto lo concernesse, si attendevano di apprendere l'ultima parte di quella singolare corrispondenza fra due uomini cosi bene appaiati dalla sorte. Barreca è stato molte volte a Simancas lavorando a lungo e con pazienza, erede e continuatore in questo del suo maestro Camillo Giardina il quale, a sua volta, aveva seguito egregiamente la tradizione degli storici siciliani fra i quali basti ricordare, per la ampiezza dei risultati raggiunti, Carlo Alberto Garufi.
Il riconoscimento della preziosa abnegazione del Barreca, che ha pubblicato integralmente tutte le lettere del Tanucci, affrontando e superando le difficoltà connesse alla lettura e alla collazione, prescinde dall'apprezzamento che può farsi del valore di queste residue carte del Tanucci, in totale 332, la cui ultima, in data 28 aprile 1783, costituisce un commovente commiato del suddito dal suo re: un commiato pudico e sereno perché è venuto