Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno
<
1977
>
pagina
<
382
>
382
Vita dell'Istituto
Durante il servizio in camicia rossa Baderna ebbe modo di mettersi in particolare evidenza guadagnandosi tre decorazioni al valore. Dopo il suo congedo tornò a Fontana Pradosa dove nel marzo del 1867 a 32 anni sposò la diciottenne Carolina Reggi, figlia di un commerciante fontanese. Visse sempre a Fontana dove mori nel 1901.
Il sindaco Gian Piero Bellona ha scoperto la lapide e ha sottolineato il significato dell'avvenimento per Castclsangiovaiini. Il direttore didattico, dott. Albino Cavalli, ha fatto dono alla scuola fontanese di una pergamena con il certificato di morte del Baderna reperito negli archivi del municipio.
Il maestro Gianni Carrà in un breve intervento ha sottolineato gli stessi sentimenti di libertà che accomunavano i garibaldini ed i partigiani anche se in tempi diversi. In precedenza, il coro dei bambini delle elementari di Fontana aveva intonato l'inno di Mameli mentre a chiusura e negli intervalli gli studenti delle scuole medie hanno cantato alcuni pezzi sulla Resistenza.
Alla cerimonia erano presenti insegnanti con le scolaresche delle medie, elementari e scuola materna, la preside signora Girometta Filippazzi, il vicesegretario del Comune dottor Giovanni Montecclù, amministratori e cittadini fra cui alcuni parenti del garibaldino .
* *
UDINE. Pubblichiamo la lettera con la quale il vicepresidente del nostro Comitato, Antonio Faleschini, ha comunicato al presidente, Angelo de Benvenuti, la situazione dei
monumenti artistieo-storici di Osoppo.
Dalle Macerie di Osoppo Via dei Bars - 15 maggio 1977 Caro amico de Benvenuti,
ho invitato a venire a Osoppo una commissione (nella mia qualità di ispettore on. ai beni culturali e ambientali) della Soprintendenza alle Arti e Antichità: è venuta, difatti il 10 corr. e ha compiuto un sopralluogo in Fortezza, nell'abitato (ormai sfigurato e quasi cancellato), alla chiesa distrutta cioè ai resti della pieve di Santa Maria ad Nives, alla chiesa di S. Rocco sul colle (ricco di ricordi risorgimentali). Diverse lapidi marmoree relative alla difesa di Osoppo del 1848 sono andate perdute causa il sisma e la cattiva volontà degli uomini.
Tutti i reperti, superstiti della strage sismica del 6 maggio e del 11 e 15 settembre 1976, sono stati da me fatti trasferire in Fortezza, dove il terremoto ha causato danni alla ex Chiesa (o tempio) di S. Pietro, che era pronta per il Museo storico risorgimentale. Per vero miracolo non sono cadute le lapidi (sette in tutto) collocate, nel 1948, sul muro cinquecentesco nel centro della Fortezza, ad opera mia.
La commissione, guidata da me e dall'ispettore alle belle arti e antichità dott. Alberto Rizzi, ha osservato tutto e ne ha preso nota per una desiderata sistemazione:
- la facciata del San Pietro è salva, e perciò la ricostruzione dello stesso si potrà compiere (delle pareti s'intende) all'altezza della facciata stessa; il vano potrà servire a contenero il materiale del museo storico-risorgimentale, alla realizzazione del quale non dobbiamo assolutamente rinunciare.
Saluti cordiali.
Antonio Faleschini
* *
VERONA. Si è spento dopo lunga malattia il prof. Agostino Pettenella, da molti anni, finché le forze glielo permisero, socio del nostro Istituto. Fu di carattere cosi impe-