Rassegna storica del Risorgimento
MALLIO MICHELE
anno
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1977
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pagina
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411
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Michele Mallio
4,11
Questi, riproponendo all'attenzione gli Annali di Roma e illustrandone le linee conduttrici,17 ha sottolineato il significato, più che come fonte di documentazione (sotto il quale aspetto la [loro] importanza è tuttavia innegabile), come specchio dell'opinione pubblica romana di fronte agli svolgimenti europei, alla fine del secolo XVIII .18) L'Anselmi, dal canto suo, che ha preso in esame la Dissertazione sull'Educazione della gioventù* pronunciata dal Mallio nel corso di una pubblica accademia svoltasi a Corinaldo il 25 settembre 1800,19) ha messo in evidenza gli intenti illuministici , non privi di assonanze romantiche, del discorso, indubbiamente nuovo, sia per quel che non dice a proposito dell'educazione religiosa, sia per quel che dice a proposito dell'insegnamento della storia >20) e delle altre discipline, dove Locke e Vico, sia pure con molte riserve, sembrano pacificati, con una strizzata d'occhio al Ronsseau del Discorso sulle scienze e sulle arti ed al Voltaire del Secolo di Louis XIV, per non far riferimento al Descartes della critica al curriculum di La Flèche .2,) Appare pertanto opportuna una rilettura dell'opera di maggior rilievo del Mallio, gli Annali di Roma, un periodico che egli compilò dal gennaio 1790 al dicembre 1797, cui la Vercillo ha rivendicato una funzione di spartiacque, tra il giornalismo accademico ed erudito pre-rivoluzionario e il successivo, ad impostazione prevalentemente politica.23*
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L'Italia scrive quasi all'avvio del primo volume conserva ancora il primato nelle belle arti, e nelle lettere fra tutte le odierne nazioni dell'universo ;24) è un primato che le deriva da Dante ed Ariosto e che la decadenza degli ultimi secoli rischia di offuscare, perché, mentre quei due grandi hanno saputo prendere a maestra la semplice natura e il sentimento,25) nei nostri Drammi la poesia è costretta ad accomodarsi alla Musica non solo, ma ai capricci di un Maestro di Cappella [...] e [...] alla danza .26) La corruzione del buon gusto ha provocato anche quella del linguaggio, il più bello, il più sonoro, il più maestoso di tutte le lingue viventi ,27) a suo tempo accresciuto e corretto da Cino da Pistoia, e da Dante; e poi da Boccaccio e Petrarca perfezionato, ed ingentilito . 28>
Ma la crisi culturale, oltre che essere il prodotto di una sorta di perdita di identità dei ceti dirigenti italiani, i quali cercano, in tutte le manifestazioni
J7) L. FELICI, Giornali romeni del Sette e dell'Ottocento, VII, Annali di Roma (1790-1797), in II Palatino, a. VI (1962), n. 1-4, pp. 31-33.
l*> Ibidem, p. 32.
19> S. ANSELMI, art. cit. La Dissertazione era rimasta fino ad allora inosservata da parte degli studiosi.
29 Ibidem, p. 24.
29 Ibidem, p. 27.
29 Sui caratteri tipografici dell'opera, si veda L. FELICI, art. cit., p. 31.
29 Cfr. 0. VZHCILLO, Periadici romani dal 1700 al 1814, in L'Urbe, a. XII (1949), n. 6, pp. 22-23.
24> Annali di Roma, voi. I, p. 22.
29 Ibidem, p. 23.
29 Ibidem, p. 58.
27) Ibidem, p. 22.
29 Ibidem, p. 135.