Rassegna storica del Risorgimento
MALLIO MICHELE
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1977
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Carlo Verducci
della vita, di adeguarsi a modelli stranieri,29* è conseguenza pure della situazione politica della penisola, divisa [...] in tanti Principati , in cui ciascuna Capitale avendo il proprio sovrano, e le proprie leggi, ha ancora i propri costumi, ed interessi [...]. Quindi ne nasce una rivalità, ed un impegno di stimar solo le loro cose, e di avere in pregio i loro autori soltanto . 3) Sulla difficile situazione della penisola, troppo debole per esser divisa in tanti Principati ,3I) ritorna spesso, soprattutto nel corso del 1792, quando non nasconde la delusione per la mancata realizzazione della lega.3
La polemica contro il lusso33) si arricchisce talvolta di considerazioni sociali. Così, dopo aver affermato che la povertà [...] è ben necessaria per l'ordine della società , aggiunge: ma se non si può arricchire tutti gli uomini, possono ben diminuirsi i mali di questa metà del genere umano, le cui priva-zio ni ognun vede, che formar deggiono il superfluo dell'altra metà. Perché dunque non esclamare altamente: o doviziosi impiegate tante braccia di cittadini, che si offrono di cambiare le loro fatiche, ed i loro sudori con una porzione di quel vile metallo, che a voi sopravanza; o Sovrani somministrate lavori a
29> L'Italia sarebbe meno corrotta, se quasi vergognandosi di sé medesima non amasse gli ornamenti, ed i pensier d'ol tramonte. I suoi figli per esser eleganti nel vestire imitar deggiono gli oltramontani, [...] e seguire i frivoli gusti degli oltramontani divertimenti [...]. I conviti non son commendati, se non sono oltramontani i nomi delle vivande [...]. Solo i libri oltramontani formano la delizia d'Italia . Ibidem, pp. 21-22, passim.
I passi del Mallio, qui riportati in misura estremamente succinta, trovano numerosi riscontri in opere di quegli anni. Nel 1794, Paolo Vergani, richiamava quanto, in relazione alle mode straniere, avevano scritto Carlo Denina e Francesco Maria Ottieri, cioè che l'Italia, ce uno o due secoli prima [...] solo maestra del costume e legislatrice del buon gusto era divenuta in seguito oc piuttosto serva che imitatrice delle usanze straniere e che ormai la situazione era tale che non potessero farsi un desinare o una cena mediocremente buona senza vini di lontani paesi . Cfr. Illuministi Italiani, VII, Riformatori delle antiche Repubbliche, dei ducati, dello stato pontificio e delle isole, a cura di G. GIARRIZZO, G. TORCELLAN e F. VENTURI, Verona, 1965. Su P. Vergani, cfr. Ibidem, pp. XXV,XXVI, 630-643 e F. DIAZ, Politici ed Ideologi, in Storia della letteratura italiana cit., voi. VI, Milano, 1968, p. 260.
E come non ricordare, a proposito dei libri stranieri, ravvio di una lettera dell'Ortis foscoliano? a Chiesi la vita di Benvenuto Cellini a un librajo: Non l'abbiamo. Lo richiesi di un altro scrittore e allora quasi dispettoso mi disse, ch'ei non vendeva libri italiani. La gente civile parla elegantemente il francese, e appena intende lo schietto toscano . U. FOSCOLO, Ultime lettere di Iacopo Ortis, edizione critica a cura di G. GAMBARIN, Firenze, 1955, p. 235.
3) Annali di Roma, voi. I, p. 23.
3 Ibidem, voi. XII, p. 55.
32) Nella presente tempesta la quale seben di lontano par che minacci l'Italia, non v'ha speranza più certa di sua salvezza che l'unione de' suoi Principi per la generale difesa. Eppure con sommo rincrescimento scorgemmo, che non avviene così . Ibidem, voi. VII, p. 130.
33) Un flagello più grande ancor della guerra, [..."} è quello del lusso e della corruzione de costumi [...]. A che servono tanti pranzi magnifici, che sorpassano le cene tanto celebri di Lucullo? [...] A che una si gran moltitudine di servi pasciuti nell'ozio? . Ibidem, voi. IH, pp. 55-57, passim.
Con la condanna del lusso, definito peste [...] corrottrico , nel 1795, si aprivano le Riflessioni economiche, politiche e morali sopra il lusso, l'agricoltura, la popolazione, le manifatture e il commercio dello Stato pontificio, in suo vantaggio e beneficio scritte da Stefano Laonice di NICOLA CORONA. Cfr. Illuministi Italiani, voi. VII cit.. pp. 685 sgg. Su N. Corona, cfr. Ibidem, pp. XXVI, 671-682 e F. DIAZ, op. cit., pp. 260-262.