Rassegna storica del Risorgimento
PARLAMENTO ITALIANO OSTRUZIONISMO 1897-1900
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Anna Maria Isastia
menti urgenti e temporanei pel mantenimento delVordine pubblico che richiamava in, vigore fino al 30 giugno 1899 alcune disposizioni della legge eccezionale crispina del 1894 sul domicilio coatto, sull'istigazione a delinquere, sul-l'apologia di reato commesso a mezzo stampa e sulla possibilità di vietare pubblicazioni pericolose, integrandole con altre volte a proibire la ricostituzione di associazioni sciolte per morivi di ordine pubblico. Rinviava inoltre di un anno le elezioni provinciali e comunali, attribuiva al governo la facoltà di militarizzare il personale ferroviario, postale e telegrafonico, riconosceva infine all'esecutivo la possibilità di ordinare lo stato di guerra per motivi di ordine pubblico.4) Un altro disegno di legge prevedeva l'obbligo per tutte le associazioni di presentare alla locale autorità di pubblica sicurezza gli statuti e l'elenco dei soci e si prevedeva lo scioglimento di tutte quelle dirette in qualsiasi modo al sovvertimento delle istituzioni dello Stato .5
Ma il quinto ministero di Rudinì, appena costituito, si dimetteva per la mancanza di una effettiva maggioranza perché la sinistra, dopo la repressione violenta dei moti, gli era apertamente avversa e la destra lo accusava di aver reso possibili gli stessi con la sua politica di cedimenti e compromessi.6)
Meno di un mese dopo la Camera approvava la legge sui Provvedimenti urgenti, ripresentata dal governo Pelloux con alcuni emendamenti relativi alla stampa e alle associazioni disciolte di cui si permetteva la ricostituzione.7)
Il nuovo presidente del Consiglio, considerato un liberale di sinistra, era stato messo dal re a capo di un governo che, tenendo conto dei rapporti di forze in parlamento, contava, accanto ai militari voluti dal sovrano, crispini, zanardelliani e giolittiani i quali ultimi soprattutto influirono notevolmente sul primo ministero Pelloux. H generale savoiardo, convinto come tutti i moderati e i conservatori che il vero responsabile dei disordini di maggio fosse il partito socialista assieme a quello repubblicano e al movimento anarchico, seppe, però, aspettare di essersi rafforzato al potere prima di attaccarlo, tranquillizzando le sinistre e sostenendo di voler fare una politica liberale in campo economico e finanziario e di voler porre rimedio alle precarie condizioni dei ceti popolari. Poi superata l'acme della recessione con il positivo raccolto del '98 e l'aumento delle importazioni, quando ormai il paese era calmo, il nuovo trattato di commercio con la Francia apriva nuove strade allo sviluppo
4) Atti della Camera dei Deputati - Documenti, XX legislatura, 1" sessione 1897-98, voi. VI, doc. n. 296. (D'ora in avanti citato A.C., Dee.). 3 Ibidem, doc. n. 302.
6) Sulle motivazioni che spinsero di Rudinì a presentare i disegni di legge e sulle sue dimissioni del 18 giugno si veda M. BELARMNELLI, Un esperimento cit., pp. 373-378. Sulla crisi di fine secolo si vedano anche i lavori di NAPOLEONE COLAJANNI, L'Italia nel 1898. Tumulti e reazione, Milano, 1898. (Ristampa, Milano, Universale economica, 1951); RAFFAELE COLAPIETRA, 11 Novantuno. La crisi politica di fine secolo (1896-1900J, Milano-Roma, Ed. Avanti!, 1959.
7) A.C., Dee., XX, disegno di legge del 5 luglio 1898, doc. n. 296 bis.
8' Non va dimenticato ohe il bilancio 1899-1900 segnò un aumento delle entrate e un avanzo netto di 18 milioni. Si veda per un quadro generale della situazione economica e finanziaria di quegli anni EPICAHMO CORDINO, Annali dell'economia italiana, voi. IV, 1891-1900, Città di Castello, s.e., 1934, pp. 287-293; ACHILLE PLBDANO, Storia della finanza italiana nei primi quarantanni dell'unificazione. Ristampa a cura di SALVATORE BUSCEMA, Padova, C.ED.AM., 1960, III, pp. 368-382.