Rassegna storica del Risorgimento
PARLAMENTO ITALIANO OSTRUZIONISMO 1897-1900
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1977
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Ostruzionismo parlamentare
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cedente, alcuni deputati dell'Estrema tolsero due urne per impedire che proseguisse la votazione a scrutinio segreto, tra proteste, urla, agitazione generale che sfociò in alcuni corpo a corpo tra deputati di opposti schieramenti che costrinsero il presidente a togliere la seduta definitivamente.
La sera stessa un decreto reale chiudeva la sessione parlamentare. Farini, che il 23 giugno aveva annotato nel suo Diario: ecco dunque manomesso lo Statuto come da tanti anni si chiede, si vuole da molti moderati, dal centro ;W) commentava il 1 luglio : La sessione è chiusa. Così, con il suo decreto legge, il ministero si è veramente posto in una via senza uscita.85)
Indignato invece della debolezza del governo, della mancanza di polso denunciata da Pelloux e della sua nullità come uomo politico, Crispi, che della grandezza dello Stato e della Monarchia aveva fatto una religione, appena ebbe notizia della chiusura della sessione, indirizzò al presidente del consiglio una violenta lettera che suonava condanna di tutto il suo operato nei mesi trascorsi.
Signor Presidente del Consiglio,
Chi vi scrive è ispirato da sentimento di patria e da devozione al Re. Dimettetevi! Voi non avete autorità, e non potete acquistarla. Il governo parlamentare è governo di transazione e di prudenza. E la qualità principale del ministro è il senso della opportunità. A voi è mancata questa, e soprattutto vi è mancata la parola con la quale in parlamento si schiacciano gli avversarli.
IL silenzio in certi momenti vi ha ucciso, ed ha imbaldanzito gli avversaria Non parlo del metodo di governo. Basti ricordare che pei tredici mesi della vostra amministrazione non avete avuto un successo. Disordinati all'interno, umiliati all'estero.
Decidetevi. Ogni indugio è a danno della monarchia. Credetemi
Devotissimo F. Crispi.86) * *
Trasmesso come d'uso il decreto alla Corte dei Conti per la registrazione, questa lo approvò con riserva perché in esso si davan norme e precetti con sanzioni penali al diritto di riunione, qualità di reati a fatti non considerati tali, e si modificavan le disposizioni dell'editto sulla stampa, della legge di pubblica sicurezza e del codice penale, ledendo l'assoluta competenza del potere legislativo .87) Era comunque prassi che la Corte dei Conti registrasse con riserva i decreti legge, per la natura stessa di questi provvedimenti.
Il 20 febbraio 1900 la prima sezione penale della Corte di Cassazione, presieduta dal senatore Canonico, legato a Giolitti, proclamò l'inesistenza giuridica del decreto, sentenziando che esso era inapplicabile perché costituito da un semplice disegno di legge presentato dal Governo alle Camere e ancora in attesa dell'approvazione da parte di queste . **)
li Governo fu cosi costretto a ripresentare alla Camera i provvedimenti
M> D. FAHINI, Diario cit., p. 1506.
85) Ibidem, p. 1507.
**) Lettera di Crispi a Pelloux, Napoli 1 luglio 1899, in Museo Centrale del Risorgimento, Roma, b. 668,11(2).
*?) CABLO GHISALBKRTI, Storia costituzionale d'Italia 1849-194, Bari, Laterza, 1974, p. 257.
88) Ibidem p. 258.