Rassegna storica del Risorgimento

PARLAMENTO ITALIANO OSTRUZIONISMO 1897-1900
anno <1977>   pagina <448>
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Anna Maria Isastia
politici; l'Estrema, cui di fatto si unì la sinistra di Giolitti e Zanardelli e la destra di Rudinì, ricominciò rostruzionìsmo per debellare il quale si tento nuovamente di modificare il regolamento.895 Il 3 aprile si procedette alla vota­zione delle modifiche, grazie ad una serie di deliberazioni votate dalla Camera nei giorni precedenti in condizioni che le rendevano illegali e quindi nulle, secondo l'opposizione che abbandonò l'aula in massa, dopo aver motivato per bocca di Zanardelli e Pantano il rifiuto ad avallare la condotta della maggio* ranza, che faceva votare, senza discussione, norme regolamentari che soppri­mevano la libertà della tribuna parlamentare. Il nuovo regolamento fu appro­vato senza i voti dei 160 deputati usciti per protesta.
Alla ripresa dell'attività parlamentare, dopo l'interruzione pasquale, il 15 maggio, Giolitti propose una mozione di compromesso sulla questione del regolamento, ma senza successo perché ormai la spaccatura tra maggioranza e opposizione era insanabile ed enorme il divario tra l'azione del governo e la realtà del paese.
Pelloux, nel suo continuo oscillare tra posizioni liberali ed altre dichiara-tamente reazionarie, decideva di rivolgersi alla nazione indicendo le elezioni politiche generali per sottoporre il suo operato al giudizio degli elettori, dimo­strando una assai scarsa sensibilità per gli umori del paese, ma secondo la migliore prassi legalitaria, assolutamente incoerente, però, con la politica auto­ritaria svolta fino allora. Le votazioni diedero una netta vittoria alle sinistre: i socialisti passarono da 16 a 32 deputati, i radicali ebbero 34 eletti e i repub­blicani 29. Anche la sinistra costituzionale con i suoi 104 deputati ottenne un buon successo.
Il ministero Saracco, succeduto a Pelloux, ritirò il decreto sui provvedi­menti politici e riformò il regolamento della Camera, questa volta con il con­senso dell'opposizione, dimostrando con ciò che, superata la crisi e sconfitti i tentativi eversivi della conservazione, il clima politico stava rapidamente cambiando. L'ostruzionismo parlamentare di fine secolo servì a denunciare pubblicamente l'incapacità di certi gruppi dirigenti e il diritto alla successione di altri gruppi che, senza averlo voluto, ne decretarono, però, il successo e, subito dopo, ne raccolsero i frutti. Si rendeva indilazionabile un ricambio di uomini ai vertici della scena politica e con essi si aprì un periodo nuovo nella storia parlamentare e nella storia del paese. Venivano alla ribalta i liberali di sinistra e i radicali di destra.
ANNA MARIA ISASTIA
*> A.C., Dss., XX, 2' tornata del 21 marzo 1900, p. 2859. Mozione Cambray Digny.
*) I dati elettorali si trovano nella Statistica delle elezioni generali politiche 3 e 10 giugno 1900, Roma, 1900, pubblicata a cura del Ministero di agricoltura, industria e commercio - Direzione generale di statìstica; e nel Compendio delle statìstiche elettorali italiane dal 1848 al 1934. voL II, Roma, 1947.