Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA MONDIALE 1914-1918; ITALIA POLITICA 1915-1916; NAZIONALI
anno <1977>   pagina <449>
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I NAZIONALISTI ITALIANI
E IL PRIMO GOVERNO DI GUERRA
(MAGGIO 1915 - GIUGNO 1916)
H movimento nazionalista era stato una delle più decise e determinanti componenti dell'interventismo italiano, e nella campagna a favore dell'entrata in guerra aveva impegnato, nelle piazze e sulla stampa, le sue forze, del centro e dell'organizzazione periferica. Esile, questa, ma con una notevole presa, per l'estrazione sociale dei suoi componenti, sull'opinione dei ceti medi* Al centro, si era servito del suo lealismo istituzionale e dinastico, delle sue relazioni ed affinità politiche e dei suoi legami economici e sociali per premere, e nello stesso tempo interpretarne la volontà e gli interessi, sui centri del potere poli­tico, militare ed economico.
L'intervento era stato voluto dai nazionalisti con passione e fragoroso entu­siasmo derivanti da un'ostinata decisione di volere e potere realizzare finalmente antiche aspirazioni nazionali e più recenti sogni imperialistici. Quell'ostinazione e quell'entusiasmo avevano lasciato poco posto alle considerazioni e alla medita­zione sui mezzi e sui costi che avrebbe richiesto quella drammatica delibera­zione. Ora, però, non si trattava più di chiedere e di volere, sulle piazze e sui giornali, la guerra, ma di farla: bisognava dare al paese non solo entusiasmanti obbiettivi e sentimentali o più o meno retoriche motivazioni, ma direttive, pro­grammi, indicazioni su come fare, sopportare e vincere la guerra.
Bisognava, non essendo impegnati direttamente nell'opera di governo, so­stenere questo, consigliarlo, incitarlo, guidarlo, criticarlo e magari combatterlo se la sua azione fosse stata impari ai compiti di guerra; bisognava, attraverso la stampa e i contatti personali, agire sui centri burocratici civili e militari; bisognava, soprattutto, corroborare il morale del paese e diffondere ed illustrare i fini imperialistici che i nazionalisti volevano assegnare alla guerra, cercando di persuadere ad essi i gruppi dirigenti e l'opinione pubblica più qualificata ed importante.
È proprio tutta quest'attività che ci proponiamo qui di esaminare dettaglia­tamente per cercare di enucleare le caratteristiche generali, i mezzi, i fini ed il peso del comportamento del movimento nazionalista nel periodo bellico, a co­minciare, è ovvio, da quello del primo governo di guerra, retto da Antonio Sai andrà.
I nazionalisti dovevano innanzi tutto cercare di cancellare quella che gli avversari consideravano una macchia sulla loro fedina politica, il latto, cioè, di aver pensata per un momento, un momento solo, in verità, ad un intervento italiano a fianco degli Imperi centrali.'* E fecero ciò rivendicando sulla stampa, dato che la guerra che si stava combattendo era contro l'Austria, tutto quanto
D Vedi sull'argomento e su tutto l'atteggiamento nazionalista nel periodo della neu­tralità italiana R. MOLINELLI, / nazionalisti italiani e l'intervento, Urbino, 1973.
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