Rassegna storica del Risorgimento
GUERRA MONDIALE 1914-1918; ITALIA POLITICA 1915-1916; NAZIONALI
anno
<
1977
>
pagina
<
463
>
/ nazionalisti maggio '15-giugno 916
463
In questa situazione, nei primi giorni di marzo si riapriva il parlamento, perdurando il rifiuto di Salandra ad una crisi parziale e ad un rimpasto ministeriale; in tale sede Luigi Federzoni ripeteva con un efficace e ben costruito discorso tutti i motivi dello scontento nazionalista nei confronti della condotta della guerra,60* e Pietro Foscari annunciava, con dichiarazione di voto, il ritiro della fiducia al governo da parte del gruppo nazionalista,61) denunciando soprattutto gli insuccessi della politica balcanica ed orientale: l'occupazione austriaca del monte Lovcen, del Montenegro e dell'Albania settentrionale, il consenso alla tacita annessione greca dell'Epiro, le mutate condizioni giuridiche dell'Egitto e di Cipro, l'occupazione alleata di Corfù con la sola onorifica guardia di cinquanta carabinieri italiani.62) Anche altri interventisti toglievano la fiducia al governo ma questo si salvava e poteva rimanere in carica per le perplessità dell'ultimo momento di Bissolati a confondere i propri voti con quelli degli avversari della guerra e dare così un involontario aiuto alla ripresa politica delle forze neutraliste.63)
I sostenitori della guerra, impotenti, gli uni, a piegare Salandra ad una crisi parziale, impotenti, gii altri, anche per l'opposizione dei primi e per i motivi che abbiamo attribuito a Bissolati, a provocare una crisi generale, avevano finito per lasciare ancora un po' di respiro al governo; unica eccezione i nazionalisti ed alcuni altri isolati, che avevano aggiunto il proprio voto di sfiducia a quello dell'opposizione socialista.645
I nazionalisti sentirono successivamente la necessità di giustificare quest'atteggiamento , che aveva portato ad un loro isolamento nel fronte delle forze interventiste e provocato, in queste, la delusione dei gruppi conservatori. Essi, dicevano, avevano sentito il dovere di opporsi ai partiti conservatori malamente investiti della direzione della vita nazionale in quel momento storico, e la loro azione aveva pure mirato a sottrarre il movimento antiministeriale al monopolio della sinistra interventista, cercando di impegnare e coinvolgere e i famosi omenoni di questa, attraverso un ministero di unione nazionale, nelle responsabilità di un governo di guerra, invece che lasciarli, come l'assurdo settarismo di Salandra aveva fatto, nella comoda posizione di patroni e critici del governo, aureolati dalla guerra, ma in condizione di poterne respingere tutti gli errori, al momento opportuno. E lamentavano di essere stati lasciati soli dai loro alleati, i gruppi interventisti conservatori, nell'attività di critica al governo e nell'operazione di contenimento e di responsabilizzazione dell'in-
*9 ATTI DEL PARLAMENTO ITALIANO. Camera dei Deputati, Legislatura XXIV, voi, IX, tornata del 16 marzo 1916, 1* sessione, pp. 9497-9504. Vedi pure L'Idea nazionale, 18 mazzo 1916, art. Il discorso dell'Ori. Federzoni .
61) Il gruppo era costituito dai deputati Cavilla, Federzoni, Foscari, Medici del Vascello.
62> ATTI DEL PARLAMENTO ITALIANO cit., voL IX, tornata del 19 marzo 1916, 1" sessione, p. 9642.
**) Su tutta la questione vedi pure U. GUGLIELMOTTI, op. cit., p. 17; V. GIAN, op. cit., pp. 38-39; S. CILIBRIZZI, op. oit,, voi. V, pp. 389-392; L. ALBERTO, Venti anni di vita- politica, voi. II cit., p. 174.
**) I voti contrari furono 61, quelli favorevoli alla sfiducia 394.
63) Videa nazionale, 18 aprile 1916, art. a L'azione politica dei nazionalisti in una relazione di Luigi Federzoni .