Rassegna storica del Risorgimento

ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO; MUSEO CENTRALE DEL RIS
anno <1977>   pagina <478>
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LIBRI E PERIODICI
Bibliografia dell'età del Risorgimento in onore di Alberto Maria Ghisalberti, voi. IV: In­dici (Biblioteca di Bibliografia italiana, 81); Firenze, Olschki, 1977, in 8, pp. XX-267. L. 18.000.
Completando definitivamente i tre volumi della Bibliografia (sulla quale cfr. questa Rassegna, 1972, fase. II, p. 210; 1973, fase. I, p. 100 e 1975, fase. I, p. 83) compare adesso anche il quarto dedicato a quel prezioso strumento di consultazione e di lavoro che è l'indice generale dell'opera realizzato con paziente fatica ed estrema cura dalla signora Giuseppina Morelli Savarino e dal dott. Romano Ugolini.
Si tratta di un indice veramente completo suddiviso in quattro parti dedicate rispet­tivamente agli autori, ai personaggi, ai luoghi citati nonché ai volumi pubblicati e che faciliterà enormemente agli studiosi la consultazione dell'intera opera.
Questo volume di Indici è preceduto dal resoconto della cerimonia di presentazione ad Alberto M. Ghisalberti del primo volume della Bibliografia, cerimonia svoltasi il 4 no­vembre 1971, con l'intervento di amici, colleghi e discepoli, nei locali della Fondazione Marco Besso di Roma. Esso si apre, infatti, con il testo dei discorsi pronunciati in quella occasione dal prof. P. A. d'Avack, Rettore dell'università di Roma, dal prof. N. Sapegno. il più antico dei colleghi, dal prof. V. E. Giuntella, il più antico degli allievi. Il prof. G. Ambrosini portò il saluto degli amici, mentre il prof. F. Valsecchi illustrò il carattere e il piano dell'opera. II prof. F. Lombardi, preside della Facoltà di Lettere, volle portare il suo saluto al prof. A. M. Ghisalberti, suo predecessore, che rispose a tutti ringraziando per
la testimonianza di affetto e concludendo così la cerimonia.
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Tutti gli scritti di Camillo Cavour. Raccolti e curati da CABLO PISCHEDDA e GIUSEPPE TALAMO; Torino, Centro Studi Piemontesi, Ca De Studi Piemontèis, 1976, in 8 3 voli., pp. XXVI-1639. S.p.
Può a prima vista destare qualche meraviglia che a distanza di oltre un secolo dalla morte di Cavour e dopo tante e cosi diverse raccolte e pubblicazioni di opere Cavouriane, a cura di commissioni ufficiali o per iniziativa di singoli studiosi, veda ora la luce una edi­zione di <c tutti gli scritti del conte. L'originalità e l'utilità dell'impresa alla quale si sono accinti, con grande pazienza ed impeccabile rigore filologico, Carlo Pischedda e Giuseppe Talamo, balza però subito evidente sol che si ricordi come, a parte la lacunosità o certi difetti d'impostazione di non poche delle precedenti pubblicazioni di scritti cavouriani, que­ste abbiano sempre privilegiato la corrispondenza epistolare, le pagine di diario, e gli esempi di maggior spicco dell'attività giornalistica e pubblicistica di Cavour. Come giusta­mente fanno rilevare i curatori nella loro introduzione, sono stati invece negletti, nel pur lungo e pluridecennale lavoro di revisione critica o di riedizione integrale e corretta, tutti gli scritti di genere diverso dalla lettera o dall'annotazione diaristica: gli sludi ma­tematici e gli zibaldoni giovanili, i saggi sui problemi della società contemporanea e gli articoli del giornalista sulla politica quotidiana, le relazioni del parlamentare e gli appunti del ministro, le istruzioni diplomatiche e le circolari ministeriali; di questa miriade di pagine scritte mancava a tutt'oggi, ad oltre un secolo dalla morte dello statista, una rac­colta che al pregio della completezza associasse la garanzia dell'acribia filologica dei testi, ripresi dagli autografi o almeno dalle prime edizioni . Ed è appunto a colmare tale lacuna che interviene ora, con pieno successo, la presente edizione critica. I fini ed i limiti della quale sono così indicati, ancora, dai curatori medesimi: Il titolo nostro vuole indicare una silloge in eoi sono accolte soltanto le pagine ohe Cavour scrisse, nell'arco della sua