Rassegna storica del Risorgimento

ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO; MUSEO CENTRALE DEL RIS
anno <1977>   pagina <479>
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Libri e periodici
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non lunga esistenza, per manifestare il suo pensiero a un uditorio vasto e sparso, o per annotare in privato, sotto l'impulso di interessi svariati o per fini diversi, opinioni e no* tizie, cognizioni e pensieri, suoi o d'altri, e dalla quale sono invece escluse le pagine scritte a un corrispondente lontano o in colloquio intimo con se stesso .
Accanto ad alcuni fra gli scrìtti più celebri e più sovente ristampati * di Ca­vour, e accanto a una gran mole di altri già editi, ma non sempre facilmente accessibili, la presente silloge offre cosi la novità di numerosissime pagine fin qui inedite, relative so­prattutto alla giovinezza dì Cavour, a partire dalla sua prima adolescenza. E la raccolta si apre infatti con una breve relazione di un et passeggio militare 9 compiuto nel settembre 1823 nelle Alpi Cozie, redatta per obbligo scolastico dall'allora tredicenne allievo dell'Ac­cademia militare di Torino, per continuare subito dopo con vari scritti matematici degli anni successivi, i più tardi dei quali, composti da Cavour tra i 17 e 18 anni, r sono eser­citazioni di notevole complessità o autentici studi, fatti di revisione critica e di rielabora­zione personale, taluni dei quali degni di essere considerati come veri contributi originali, sia pure nei limiti necessariamente modesti dei primi tentativi di un principiante . Di modo che, come conclude in proposito il professor Pascal Dupont, il quale ha collaborato per questa parte della silloge con i curatori, si può dire senza timore di esagerazione che queste testimonianze giovanili lasciano intravvedere nel giovane Cavour un a matematico mancato .
Sarebbe impossibile, oltre che fuor di luogo, dar conto qui in maniera dettagliata di tutto il materiale nuovo pubblicato per la prima volta da Pischedda e Talamo in questa loro edizione. Va comunque rilevato subito che non meno interessanti degli scritti originali appaiono, per una più precisa ricostruzione della personalità e degli interessi politici e culturali del giovane Cavour, le numerose sue trascrizioni e traduzioni, riferentisi ai testi più vari: dalla celebre canzone petrarchesca ce Chiare, fresche e dolci acque , a nume­rosi brani di Constant, Comte, Adam Smith, Condillac, Guizot, Chateaubriand e tanti altri ancora; da prospetti statistici i più diversi, ai principali articoli della costituzione francese del 1791; dalle regole del whist, l'aristocratico antenato dell'odierno bridge (e non per nulla Cavour fu più tardi fra i promotori della fondazione del Circolo del Whist a Torino), alla dichiarazione della Dieta polacca con la quale venne proclamata nel gennaio 1831 l'indipendenza del regno di Polonia. Fra i testi inediti pubblicati qui per la prima volta, meritano comunque di essere segnalati, nel secondo volume della raccolta, il oc Piano di lavori per una statistica generale del Regno (1840), di cui finora si conosceva solo la parte quarta ed ultima sulle condizioni intellettuali e morali del paese, e il lungo oc Mémoire sur une banque de dépot, de circulation et d'escompte que quelques capitalistes et ban-quiers se proposent de fonder à Turin , del 1847.
Il piano dell'opera prevede quattro volumi. I tre finora apparsi abbracciano il pe­riodo 1823-1850, con una suddivisione ispirata ai seguenti criteri: nel primo volume sono collocati gli scrìtti della giovinezza e della preparazione, dal 1823 al 1834; nel secondo, gli scrìtti più maturi e impegnati della lunga vigilia politica, dal 1835 al 1847; nel terzo, gli articoli del giornalista del Risorgimento e le relazioni parlamentari del deputato prima v9X pjuos t8 wopmwduioo aumjoA oiJtmb rj *0S8I I8 8?8l FP 'OUIOAOS pj ojuaAAnjjop tivi al periodo di governo di Cavour, dal 19 ottobre 1850 al 1861.
Occorre appena aggiungere che l'annotazione dei due curatori è quanto di più fun­zionale si possa desiderare per una edizione del genere: copiosa e precisa, eppure sobria e mai narcisisticamentc debordante, costituisce uno strumento di lavoro prezioso grazie alle numerosissime indicazioni, informazioni e messe a punto che contiene.
ALBERTO AQUABONB
GEOFFBEY WILSON, The Old Telegraphs; Londra e Chichester, Phillimorc Co., 1976, in 4, pp. XVI-252. Lire sterline 7.50.
Prima di parlare più specificamente del volume di G. Wilson, che rappresenta uno studio definitivo sui telegrafi ottici, chiedo un momento di indulgenza al lettore per ri fé-