Rassegna storica del Risorgimento

ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO; MUSEO CENTRALE DEL RIS
anno <1977>   pagina <484>
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Libri e periodici
capitano ceco varcò le linee per proporre e facilitare agli italiani lo sfondamento del fronte. Lo Stato Maggiore è scettico, ma Cadorna ne è attirato, e manda un'intera divi* sione, mentre l'ufficiale ceco mette un narcotico nel rancio dei suoi uomini. Così numerosi avamposti austro-ungarici sono catturati, di sorpresa. Ma banali contrattempi e soprattutto la scarsa fiducia nel piano di alcuni generali ad esso preposti} provocarono il ripiega­mento e l'abbandono del a sogno . Più tardi, a guerra finita, non si parlò più dell'epi­sodio per superiori, inesplicabili voleri.
Concludono il libro considerazioni sulla guerra moderna, considerata non tanto come cozzo di eserciti} quanto nel suo aspetto, già operante, di <c deiì global (p. 141), e di lotta ideologica e industriale.
FLORIANO BOCCINI
PAOLO MORACHIELLO, Ingegneri e territorio nell'età della Destra (1860-1875). Dal Canale Cavour all'Agro Romano (Collana di Architettura diretta da Manfredo Taf uri, 16); Roma, Officina Edizioni, 1976, in 8, pp. 316. L. 7.500.
Proprio a seguito dell'interesse che suscitano attualmente i problemi relativi all'or­ganizzazione del territorio in Italia, è opportuno segnalare il presente volume che, se nella prima parte dedica un certo spazio al ruolo storico dell'ingegnere in Italia, ad alcune rivi­ste tecniche, ai rapporti tra lo Stato liberale in via di consolidamento ed alcune categorie di a tecnici , parlamentari, ministri ecc., nella seconda parte illustra analiticamente una serie di lavori, di interventi, di studi relativi ad opere di irrigazione, alle comunicazioni, alle bonifiche ecc. Per quanto il saggio sia elaborato per gruppi di problemi e non investa in modo globale le linee dello sforzo compiuto dai governi della Destra per dare un assetto ce liberale al nuovo Stato, gli esempi portati, assai utilmente scelti, danno la misura del lavoro ancora da svolgere dagli studiosi in questa direzione, circa la trasformazione del ter' ritorio avvenuta in quegli anni e nei seguenti, ed offrono varie ed opportune indicazioni di metodo per il materiale su cui lavorare, per le questioni da affrontare (in connessione con altri fenomeni di portata nazionale ed internazionale), per la collaborazione ed il confronto tra tecnici, burocrazia, uomini politici e governo ecc. In particolare mentre i capitoli sul Canale Cavour ed il problema della ce distribuzione delle acque, e sui canali per l'irriga­zione dell'Alta Lombardia offrono un quadro che, pur nella generale estensione del dibat­tito pubblicistico e parlamentare, riguarda regioni del Nord Italia assai avanzate sotto ogni aspetto di iniziativa privata (o di sostegno di capitale straniero) a vantaggio della comunità nazionale, i capitoli seguenti che trattano della bonifica dell'Agro Romano e del prosciuga­mento del Fucino affrontano la questione della bonifica agraria di vaste zone dell'Italia del centro, Fazione dell'amministrazione Torlonia nel caso specifico del Fucino, l'operato delle Commissioni tecniche ecc. Di risalto e di interesse maggiore per le implicazioni di ordine internazionale è infine la questione del Gottardo, sia per il traforo del Fréjus, sia per la ferrovia ilalo-elvetica, sia infine per la scelta del valico del Gottardo. Una appen­dice e numerose note (manca l'indice dei nomi, che sarebbe assai utile) accompagnano ed arricchiscono un volume che merita consenso per la novità di taglio e di angolazione.
RENATO GIUSTI
NICOLA GIORDANO, La situazione finanziaria e militare del Regno di Sicilia nella immi­nenza della restaurazione borbonica', Palermo, Edizioni Florio, 1976, in 8, pp. 112 L. 3.200.
Questo libro reca sulla copertina due decreti del '48 siciliano: quelli sancenti la de­cadenza dei Borboni come Re di Sicilia (13 aprile) e la scelta del nuovo re nella per­sona del sabaudo Ferdinando Duca di Genova (11 luglio). In verità c'è da domandarsi come abbia fatto un governo provvisorio condotto cosi dilettantescamente a reggere fino all'entrata a Palermo del generale Filangieri il 15 maggio 1849; ciò unicamente per l'in-