Rassegna storica del Risorgimento

ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO; MUSEO CENTRALE DEL RIS
anno <1977>   pagina <493>
immagine non disponibile

Libri e periodici
FRANCESCO BRANCATO, Isidoro Carini in Spagna nel VI centanario del Vespro (Carteggio con M. Amari) Palermo, Società siciliana per la storia patria, 1976, in 8, pp. 133. L. 10.000.
Accuratamente annotato il Carteggio tra Michele Amari ed Isidoro Carini si di­spiega per un ventennio ed ha come momento culturalmente più significativo il periodo della missione archivistica del Carini in Spagna al fine di reperire nuovi documenti in occasione del sesto centenario del Vespro. Se le note del Brancato chiariscono anche i minuti particolari del carteggio relativi ad uomini e cose di interesse storico o politico, la sua introduzione, articolata e densa, non si limita ad una discussione intorno alle let­tere, al carattere dei <c personaggi , ai problemi di ordine metodologico circa la utilizza­zione dei nuovi documenti, ma inserisce la ce missione nel clima politico, a livello sici­liano e nazionale, valuta i risultati scientifici di essa, il carattere della celebrazione ed i riflessi politici anche per la contemporanea questione di Tunisi. È fuor di dubbio che il viaggio esplorativo del Carini in Spagna proprio sul periodo da lui [M. Amari] trattato e con una interpretazione che gli aveva procurato tanto successo, non poteva non creare uno stato, diciamo così, di crisi nell'Amari. In base alle scoperte che quello avrebbe fatto negli archivi di Spagna sul grande avvenimento del Vespro, si sarebbe potuto com­prometterò tutta l'impalcatura del lavoro, che sostanzialmente era stata conservata im­mutata fino alla ottava edizione (pp. 7-8). Se in Sicilia la tradizione del Vespro (connessa col colto dell'età normanna) si nutriva di sentimenti antiborbonici durante il Risorgi­mento, e se l'interpretazione dell'Amari dava largo posto alla tesi della sollevazione spon­tanea, del tumulto popolare (e non alla congiura di elementi della aristocrazia siciliana d'accordo con Pietro d'Aragona), a ragione si temeva, da parte delle autorità italiane, che i festeggiamenti pel centenario potessero assumere un carattere di ostilità verso la Francia, specie per la recente questione di Tunisi; il che non avvenne per la moderazione dei vari gruppi politici e per la preveggente politica realizzata in Sicilia da Roma al fine di togliere l'Italia dall'isolamento in Europa, tramite l'alleanza con Austria e Germania. Ma un aspetto ancora è da sottolineare per quel che concerne le relazioni tra i due corri­spondenti i quali, nonostante la differenza di età e di orientamento, consolidarono nel tempo un'amicizia fatta di rispetto e devozione da un lato verso il vecchio storico liberale anti­clericale, di stima e considerazione dall'altro verso un giovane studioso cattolico che sa­rebbe divenuto più tardi archivista presso la Santa Sede e prefetto della Biblioteca.
RENATO GIUSTI
MARCO SACRESTANI, Italia di fine secolo. La lotta politico-parlamentare dal 1892 al 1900; Bologna, Forni, 1976, in 8, pp. 507. L. 14.000.
Da alcuni anni si nota negli studiosi un rinnovato interesse per quell'arco di anni che si snodano dai governi Crispi al fallimentare esperimento Pelloux e gli studi su Crispi, su dì Budinii sui moti del '98, sulla crisi di fine secolo si vanno moltiplicando. Trala­sciando la recente rivalutazione, in sede storiografica, dell'opera di Francesco Crispi ed i lavori sullo scandalo della Banca Romana, ci limitiamo a citare il volume di Belardinelli su di Rudinì e le opere di Lcvra e Canavero sugli ultimi quattro anni del secolo; senza parlare poi delle pagine che, in un diverso contesto storiografico, Ragionieri ha dedicato agli anni della crisi.
In questo filone di studi che tendono, partendo da diversi presupposti, a spiegare come e perché lo Stato liberale, dilaniato al suo interno da forze eterogenee ed incapace di modificarsi senza subire traumi profondi, si trovò alla fine del XIX secolo a vivere un pe­riodo di crisi profonda, si inserisce il volume di Sagrestani sulla lotta politico-parlamentare dal 1892 al 1900. Sono anni di fondamentale importanza per la nostra storia questi che si dipanano dal primo ministero Gioii Mi all'avvento del governo Saracco e che vedono avvi­cendarsi tutti i protagonisti, da Crispi a di Rudinì, da Zanardelli a Sonnino. L'A. segue le loro vicende politiche momento per momento, analizza il loro comportamento, sottolinea i
493