Rassegna storica del Risorgimento

ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO; MUSEO CENTRALE DEL RIS
anno <1977>   pagina <503>
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Vita dell'Istituto
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l'avventuroso sbarco di Giuseppe Garibaldi con Anita morente avvenuto il 3 agosto 1849. Sono intervenuti numerosi reduci garibaldini della guerra 1915-1918 nonché delle battaglie di Bligny e delle A r gonne in Francia. È opera del garibaldino Vittorio Vigo ini, di Civita-nova Marche, il ritratto in bronzo di Bonnet che campeggia sulla lapide ove sono state incise le parole rivoltegli da Garibaldi: u Ah Bonnet! Tu sei il mio angelo salvatore: quanti mi riconoscono tanti mi abbandonano E
L'aw. Ugo Veronesi presidente del Comitato di Ferrara dell'Istituto per la storia del Risorgimento, ha rievocato la nobile figura del patriota mazziniano Nino Bonnet, il cui fratello Gaetano era morto due mesi prima combattendo contro i francesi per la libertà della Repubblica romana ed il cui fratello Raimondo faceva parte del gruppo di combat­tenti che insieme a Garibaldi ed Anita ripiegarono attraverso l'Appennino inseguiti da francesi, papalini e borbonici da sud, mentre gli austriaci da nord cercavano di tagliare la ritirata verso il mare, cioè verso Cesenatico che Garibaldi riuscì a raggiungere per im­barcarsi ed accorrere in difesa di Venezia, unica città che ancora resisteva all'Austria nel 1849 dopo la sconfitta piemontese di Custoza.
Nella notte dal 2 al 3 agosto quasi tutti i bragozzi di Garibaldi furono intercettati dalle corvette austrìache tra Magnavacca ed il faro di Goro e all'infuori di Garibaldi con Anita ed il magg. Leggero salvati dal patriota Nino Bonnet con l'aiuto dei comacchiesi che attraverso le valli li trasportarono al confine ravennate, tutti gli altri che presero terra vennero fucilati: il cappellano Ugo Bassi ed il capitano Livraghi l'8 agosto a Bologna ed il gruppo dei patrioti romani con Ciceruacchio ed il cappellano Stefano Ramorino il 10 ago­sto a Porto Tolle.
Fra due anni, nel 130.O anniversario dello sbarco di Garibaldi e nel 160.o della nascita del col. Nino Bonnet, in unione ai Comuni di Comacchio, Bologna e Porto Tolle l'Istituto per la storia del Risorgimento italiano ha in programma con i reduci garibaldini di compiere un pellegrinaggio celebrativo nei luoghi sacri alla nostra storia risorgimentale .
A pie della lapide sono state incise le parole: e I Reduci Garibaldini ed il Comitato di Ferrara dell'Istituto per la storia del Risorgimento il 3 agosto 1977 posero .
Purtroppo si lamenta che la manutenzione da parte del Comune di Comacchio del Capanno Garibaldi peraltro monumento nazionale lascia molto a desiderare, in quanto la parte Ovest sul fronte strada ove è stata murata la lapide era zeppa di scritte ricordo e di ciò sono state rivolte lagnanze al Sindaco, che non era nemmeno in possesso della chiave del Capanno, ove lo scorso anno erano stati appesi alcuni proclami di Garibaldi e qualche stampa dell'epoca.
Ciò nonostante la manifestazione è riuscita abbastanza bene con numeroso intervento di pubblico, ma senza alcun aiuto da parte del Comune di Comacchio.
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FORLÌ. Il nostro socio, revisore dei conti, cav. di gran croce Giuliano Ravaioli, con decreto del Presidente della Repubblica 13 luglio 1977, è stato insignito della Medaglia d'oro Al merito della Sanità pubblica . Vivissime congratulazioni.
Il giorno 7 settembre 1977, è scomparsa la N.D. Beatrice Panciatichi Fantini, con­sorte del nostro socio generale Al fi ero Fon ta ine. La compianta Signora discendeva dall'il­lustre patriota forlivese Antonio Fratti, deputato, combattente garibaldino nelle campagne del Tirolo, di Mentana, di Bigione, morto, per la Grecia, a Domokos il 17 maggio 1897.
Il Comitato esprime alla famiglia le più vive condoglianze.
Nell'anniversario della scomparsa di Antonio Mnmbclli, vicepresidente del nostro Comitato, nella sala del Palazzo del Museo del Risorgimento, sabato 17 settembre u.sM il prof. Leonida Costa ha illustrato, con ampia e commossa conferenza, la personalità e l'opera dello storico forlivese. La conferenza è stata preceduta da una rievocazione svolta dal socio prof. Icilio Missiroli, legato al compianto studioso da vincoli di stima e di ami­cizia.