Rassegna storica del Risorgimento

BATTAGLIA DI LISSA 1866; CORAZZATA <>
anno <1978>   pagina <13>
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La corazzata americana Re d'Italia
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e queste erano entrate in servizio verso gli anni sessanta. In generale ci si era attenuti alle linee costruttive delle navi da guerra a vapore non protette: fu solo con il conflitto civile d'America, esploso nel 1861, che il problema assunse nuovi aspetti.
Privo di una Marina, costretto a subire il ferreo blocco navale del Nord, il Sud si era trovato tosto in gravissime condizioni di inferiorità sul mare. Il suo energico e dinamico Ministro della Marina, Stephen Russell Mallory, aveva pie­namente apprezzato i termini del problema ed aveva deciso che l'unica carta che il Mezzogiorno potesse giocare era quella del ferro contro il legno . Il 26 aprile 1861, in una sua relazione, Mallory propose di adottare un tipo di navi sino ad ora sconosciuto ; e due settimane più tardi scrisse al Presidente del Comitato parlamentare per gli affari navali della Confederazione: Io considero il possesso di una nave corazzata come ima necessita primaria. Una simile nave in questo momento può percorrere l'intera costa degli Stati Uniti, rendere vano ogni blocco, ed incontrare, con buone prospettive di vittoria, la loro intera flotta .12)
Così il Sud aveva subito puntato tutte le proprie carte sulla nave corazzata: e la prima che esso costruì, la Virginia (ottenuta recuperando lo scafo della fre­gata a vapore Merrimack, autoaffondatasi a Norfolk) era di un modello che abban­donava completamente le linee costruttive tradizionali. Niente alberature, niente vele; lo scafo semisommerso, la Virginia preannunciava i mostri di ferro dei conflitti futuri.
Il Nord non era stato tardo a raccogliere la sfida. Colà una speciale Com­missione per le navi corazzate, composta da tre alti ufficiali di Marina, aveva preso in esame, a partire dall'agosto 1861, i vari progetti presentati, che erano sostanzialmente divisi in tre gruppi. Dal primo tipo di progetto nacque la can­noniera corazzata Galena (un po' simile, nelle linee, alla nostra Palestra, e come essa destinata a rivelare gravi difetti); dal secondo la Monitor; dal terzo la grande fregata corazzata New Ironsides.14*
Di queste due ultime navi, la Monitor costituiva l'invenzione rivoluzionaria, destinata a mutare la faccia alle Marine militari del mondo. Come la sudista Virginia, era bassa sul pelo dell'acqua, priva di alberature, munita di pochi ma potentissimi cannoni: in più, questi erano disposti entro una torretta corazzata girevole. Aveva, in sostanza, sia pure in vitro, già tutte le caratteristiche della futura dreadnought monocalibra, celata per il momento nelle nebbie del futuro.
La New Ironsides era, invece, del tipo convenzionale come la francese Gioire o la britannica Warrior. Dislocava 3486 tonnellate ed aveva 18 cannoni pesanti disposti lungo le fiancate come nei vecchi vascelli; lo scafo era di legno, munito di corazze spesse 12 centimetri; e la nave aveva una completa alberatura con vele.1
,2* RAIMONDO LUBACHI, Storia della Guerra Civile Americana, quarta ediz., Torino, 1976, p. 308 sgg.
W WJXLIAM N. STII.L, jr., Iron Afloat - The Story of the Confederate Armorclads, Nashville, Tennessee, 1971, p. 18 sgg.; R. W. DALY, How the Meni tnac woii, New York, 1957, passim.
,4) Report of the Secretary of the Navy in Relation to Armored Vesséls, Washington, DC, 1864, p. 2 sgg.; The Annoia of the Wart wrìtten by Leading Partiaipants, North and South, Philadelphia, Penn., 1879, p. 17 sgg.
H) La velatura era intesa per le navigazioni di crociera, allo scopo di risparmiare car­bone. Cfr.: J. P. BAXTEH, op. cit., p. 268 sgg., per una completa descrizione della nave.