Rassegna storica del Risorgimento

ITALIA POLITICA 1899-1901; SACCHI ETTORE
anno <1978>   pagina <20>
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Maria Adelaide Fonzi Columba
di Stato si facevano una volta dai Principi; oggi si fanno dal partito con­servatore . 6>
Filippo Turati dal carcere scriveva allora alla sua Anna:
Non mi rallegrano molto neppure le notizie dell'Estrema Sinistra. Sacchi aveva posto la candidatura di Mussi al posto di Cavallotti, e si capisce che fosse un modo di porre, a breve scadenza, la candidatura propria: tuttavia la proposta mi pareva ottima. Ma le am-bizioncelle dei colleghi l'hanno respinta. Vogliono poter parlare tutti, e contraddirsi a vi­cenda ed essere ciascuno il proprio leader. Che miserabile miseria! Ed ora la vedremo que­sta grande agitazione che faranno oc nel paese ! 7)
Ma più esplicitamente e accentuatamente favorevole all'indirizzo politico di Sacchi era già in quel tempo la Knliscioff, che a sua volta cosi scriveva a Turati:
Domani sera Sacchi (...) L'aspetto con vero piacere, cosi saprò qualche cosa del re­troscena parlamentare e di tante altre cose. Ti ricordi quel che ti dicevo in carcere del Sacchi? Ebbene, ora mi convinco sempre di più che se ci fossero molti Sacchi l'ambiente politico italiano non ci darebbe il triste spettacolo di tante deficienze morali, di tante debo­lezze, di tante miserie di personalità piccole e meschine. Persino i cari compagni se ne sono convinti, ed io da questa tarda resipiscenza traggo argomento per convincere quelli che avvicino che il compito nostro in questo momento è di coltivare questa pianta ormai sola possibile in Italia. Bisogna aver la grande abnegazione di lasciar il passo ad altri, farli cam­minare, rimanendo dietro le quinte, dare cioè l'anima e il contenuto che mancasse loro; e lo si potrebbe fare, basterebbe solo convincersi che siamo vissuti per anni ed anni nella grande illusione di poter iniziare grandi vie nuove, quando purtroppo si deve percorrere vicoli e piccole vie laterali.*)
Il momento culminante nel cammino intrapreso dal Sacchi per la con­quista dei socialisti al suo programma legalitario è, però, costituito dal discorso Per F. Turati e per la libertà da lui pronunciato a Milano il 22 marzo 1899. *>
Il Secolo e soprattutto La Lombardia tengono a sottolineare il carattere legalitario e democratico della linea Sacchi; ma l'uomo politico cremonese
degli elettori alla formazione della Camera ed al controllo sull'opera degli eletti in un re­gime che sia rappresentativo e non costituzionale.
6) Nella minuta (in B.S.C., Sacchi, ms. 249/7) la frase Ecco il disegno dei conser­vatori , che seguiva la paróla imbavagliato , è cancellata.
7) Lettera da Pallanza del 18 febbraio 1899, in FILIPPO TORATI-ANNA KDLISCIOFF, Carteggio, voi. I: maggio 1898-giugnol899, a cura di ALESSANDRO SCHIAVI, Torino, Einaudi, 1949, p. 280.
*) Lettera da Milano del 20 febbraio 1899, ivi, p. 285.
9) Per tale discorso, tenuto alla Casa dei ferrovieri in via San Gregorio, a sostegno della candidatura politica di Turati, cfr. le lettere di Luigi Majno da Milano del 16 ( Ca­rissimo, non oso dirti: ringrazio, perché so che obbedisci ad un impulso del tuo cuore li­bero e affezionato a Filippo. Ti telegraferò stasera o domani il giorno che si sarà fissato. Versiamo in mezzo a mille difficoltà per poter trovare i luoghi delle riunioni ) e del 19 marzo 1899 ( [...] Dovrai probabilmente parlare alla Casa dei ferrovieri, perché siamo orribilmente boicottati; avrai visto dai giornali le enormi difficoltà ohe ai vengono sempre tra i piedi [...] ) in B.S.C., Bacchi, ras, 251/53 e 54 e // Secolo del 22-23 e 23-24 marzo 1899.