Rassegna storica del Risorgimento
ITALIA POLITICA 1899-1901; SACCHI ETTORE
anno
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1978
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pagina
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21
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Ettore Sacchi nel 1899-1901 21
appare soprattutto interessato alle reazioni socialiste. Tra i suoi appunti vi è un quadro comparativo 10) dei giudizi espressi in proposito, oltre che dal Tempo, dalla Lotta e dall'ovanti/ ">
certamente, se non Turati, la Kuliscioff e molti socialisti milanesi appaiono conquistati dalla proposta di Sacchi:
Ieri cosi la Kuliscioff fu qui Sacchi, e per uno che aspira al portafoglio è una cosa un po' arrischiata di farsi interrompere varie volte dai tutori dell'ordine, che pare furono molto più rabbiosi contro l'ex vicepresidente della Camera ed il futuro ministro, che non lo sono stati fino ad ora contro i nostri bravi amici. Si vede che l'allargamento del Comitato con elementi di stretto legalitarismo fu la cosa più indovinata. Ma anche qui è stata una vera impresa di persuadere gli intransigentissimi di questa necessità e utilità, ina quando l'hanno bell'e accettata eccoli pronti di gettarsi nel senso opposto senza logica e senza alcun criterio politico.
E ancora:
Sacchi fu il più tartassato di tutti gli oratori e fece qui una grande impressione. Oggi ricevetti una lettera da Cremona che m'annunzia la sua visita per stasera a pranzo. Sono proprio contenta, perché è la personalità più simpatica e politicamente e personalmente, sebbene tu non sia di questo parere. )
Va notato, però, che nella prima metà del 1899, tra i difensori della cittadella liberale, ostinati nelle loro chiusure di classe e di ideologia oligarchica, da un lato, e i rivoluzionari , poco inclini, ad accettare le istituzioni monarchico-borghesi come quadro necessario per la realizzazione di una politica di riforme, dall'altro, Sacchi è ancora quasi solo nell'indicare una via d'uscita che comincerà ad essere accolta nell'opinione pubblica e in parlamento soltanto dall'estate del 1899 e più concretamente, a livello governativo, nel gennaio del 1901. Perciò nel maggio '99 la crisi di governo, a causa dell'estremismo dei rivoluzionari e soprattutto del filogovernativismo di tutta la Sinistra costituzionale, non può risolversi che a vantaggio dell'influenza sonniniana su di un nuovo ministero Pelloux.
Di fronte a questo governo, la cui differenza dal precedente è stata accentuata da Giolitti ÌJ e dagli storici filogiolittiani, mentre ora è troppo attenuata da Levra,15) non muta l'atteggiamento dei radicali,,6) ma si modifica invece quello
l) Tale quadro (in B.S.C., Sacchi, me. 246 Appunti parlamentari o da giornali e discorsi di Sacchi 1886-1901 , nn. 52-53) riguarda i commenti pubblicati sul Tempo del 23, àdFAvantM del 24 e sulla Lotta del 25 marzo 1899.
U) Si può aggiungere che i e centoni , che raccolgono gli appunti presi da Sacchi durante la lettura dei giornali (e particolarmente per il periodo che qui c'interessa i primi cinque, in B.S.C., Sacchi ma. 244/1 -2-3-4-5), mostrano come la sua attenzione fosse in quel tempo soprattutto rivolta ai periodici socialisti, e solo in minor misura a quelli democratici, raramente ai moderati e mai ai cattolici.
2) J?. TTJRATI-A. KULISCIOFF, Carteggio cit., p. 364 (Milano, 23 marzo 1899).
13) lvU p. 366 (Milano, 24 marzo 1899).
14) Q. GIOLITTI, Memorie della mia vita, Milano, Treves, 1922, voi. 1, pp. 145-146.
15) UMBERTO LEVRA, // colpo di Stato cit., pp. 327-331.
1W Sacchi denunciava anzi in Parlamento il soffocamento della libertà di associazione e di riunione da parte di una presunta maggioranza prevaricatrice ( Lasciate che le associazioni politiche manifestino il loro pensiero e la loro volontà [...] Finché non è lecito a noi di interrogare [la volontà nazionale], fino a che si viola perfino ai deputati di parlare