Rassegna storica del Risorgimento

ITALIA POLITICA 1899-1901; SACCHI ETTORE
anno <1978>   pagina <22>
immagine non disponibile

22
Maria Adelaide Fonai Columba
già benevolo ed ora sempre più ostile17) della Sinistra liberale di Zanardelli e Giolitti,18) fautori ormai anch'essi, pur fra molte incertezze,l9) di una svolta democratica, che trova consenzienti pure i capi del partito socialista.
Man mano che il piano di Sacchi per una confluenza verso le posizioni democratiche da Ini propugnate tanto di nomini della Sinistra costituzionale2
ai loro elettori, non è lecito a voi di dire che siete la maggioranza vera e lasciate a noi la lusinga e l'orgoglio di credere che noi rappresentiamo l'opinione pubblica, la volontà della Nazione (A.P., Camera. Discussioni, 21 giugno 1899, p. 4699). Cfr. anche E. SAC­CHI, I deputati tt vigilati - e la Sinistra , in II Tempo di Milano, 23 agosto 1899, e II Torrazzo di Cremona, 25 agosto 1899.
**) Pelloux nota il mutato atteggiamento, verso la fine di maggio, della Sinistra zanar-delliana e giolittiana, che, disertando l'aula durante le verifiche del numero legale, comin­ciava a favorire gli ostruzionisti dell'Estrema: ce Jamais l'obstructionnisme n'aurait pu prende pied, s'il avait été limite à l'extrème gauche! G'est l'opposìtion constitutionnelle (!) qui lui donna de la force: et ceux qui en furent les soutiens les plus acharnés furent les deux qui attendaient avec le plus d'impatience d'amver! Ce furent tout simplement Zanar­delli et Giolitti (LUIGI PELLOUX, Quelques souvenirs de ma vie, a cura di GASTONE MA-NACOBDA, Roma, Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, 1967, p. 195).
18> Ad essa era rivolto un rimprovero, ma anche un invito di Sacchi, che, nell'artì­colo <c Solidarietà di tutta l'Estrema Sinistra (in H Secolo, 15-16 luglio 1899), scriveva: e Non è ch'io non sappia che il gruppo radicale, tenendo a costituire un partito di governo, avrebbe dovuto trovare maggiori contatti con la Sinistra storica e anche con tutti coloro che, disseminati su vari settori, hanno intelletto moderno, amore alle classi povere, aspi­razione ad ima politica di lavoro e suscitatrice delle energie nazionali. Ma non si dispone da una parte sola dell'orientamento politico e taluni settori della Camera, se non si fos­sero a certe ore raccolti coi reazionarii ma avessero tenuto fede alla libertà e allo Statuto, non avrebbero costretto i radicali a far causa comune con i socialisti .
19) L'episodio del rovesciamento delle urne alla Camera il 30 giugno 1899 aveva nuo­vamente portato ad uno schieramento di tutta la Sinistra contro tutta l'Estrema. Sacchi aveva difeso gli autori del gesto ed aveva resistito agl'inviti che giungevano ai radicali dalla Si­nistra costituzionale, riaffermando egli, considerato fra i più temperati , nel citato arti­colo del Secolo, la a Solidarietà di tutta l'Estrema Sinistra ( Noi radicali siamo tempe­rati, nell'amministrazione crediamo che il progressso sia graduale, vogliamo che le riforme si ottengano col sussidio della pubblica opinione, e quindi siamo disposti a dare il nostro voto disinteressato e il nostro appoggio a un governo di vera Sinistra. Ma siamo intransi­genti nella materia delle libertà pubbliche ).
***> Certamente qualche peso ebbero i legami massonici, che pure in quella occasione valsero a favorire l'unione di uomini e gruppi della Sinistra costituzionale con quelli del­l'Estrema, anche se le pressioni per un esplicito impegno politico in tal senso esercitate da alcune logge periferiche trovarono allora delle forti resistenze in molti membri del Grande Oriente, legati a Pelloux, resistenze delle quali il Gran Maestro Nathan doveva tener conto evitando per il momento d'impegnarsi in senso an ti governativo. Significativi mi sembrano i verbali della seduta del Grande Oriente del 26 marzo 1899 (relativa alla richiesta delle logge torinesi Cavour e Ausonia di energici provvedimenti contro i massoni che, come ministri, hanno contribuito alla presentazione del disegno di legge pei provvedimenti politici , ri­chiesta che viene respinta perché a la Massoneria politicamente non può fare altro che combattere il partito politico clericale ) e soprattutto di quella del 2 luglio 1899 ( Sono presenti gli HI.*. FF. Mossano, Paterno, Giammario-li, Rebessi, Damiani, Garlanda. Filippini, Fabbri, Ferrari, Rosenthal, Ballon, Barzilai e Dalmedico. [...] Il IV. G. M .'. constata che le Loggie hanno seguito con molto zelo e con molta efficacia le istruzioni del Governo del­l'Ordine: tutte BÌ sono energicamente adoperate perché nelle elezioni amministrative si unissero tutte le frazioni liberali contro il comune avversario e per non poca parte è do­vuto al lavoro massonico se, laddove le elezioni amministrative già avvennero, i partiti ne-