Rassegna storica del Risorgimento
ITALIA POLITICA 1899-1901; SACCHI ETTORE
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1978
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Maria Adelaide Forisi Columba
Millerand, ministro socialista in un ministero borghese; ma allora vi è il consenso dei partito e dell'opinione pubblica, che si rappresenta, ed è in ciò che sta la caratteristica del come devesi comprendere la funzione governativa.881
Negli anni successivi mirerà all'organizzazione di un partito radicale che possa schierarsi compatto a sostegno di propri rappresentanti al governo; i suoi sforzi avranno un esito solo parzialmente positivo: il partito nascerà, ma, alla prima esperienza ministeriale, rivelerà delle profonde crepe.
H secondo motivo è legato, a mio parere, a quella che, nel partito radicale, è una caratteristica di Sacchi89) e di pochi altri, alla preoccupazione, cioè, di prendere delle gravi decisioni soltanto con il consenso dei socialisti o almeno dei capi responsabili del loro partito. E tale orientamento deve, io credo, essere tenuto ben presente anche a proposito delle due crisi ministeriali del 1903 e di quella del 1906. Sacchi può disinteressarsi degli atteggiamenti dei repubblicani (forse perche ritiene che finirebbero per seguire i radicali e non sarebbero capaci, da soli, di condurre una pericolosa opposizione), ma si preoccupa, ora come in seguito, di ottenere la solidarietà o almeno il consenso dei socialisti. Questi ultimi, che in linea di massima e da tempo non sono contrari all'ingresso di Sacchi in un ministero, in quel momento sono ostili ad una compromissione governativa dell'Estrema Sinistra; ed anche per questo Sacchi respinge l'invito di Zanardelli.
In terzo luogo ritengo che la questione delle spese militari non fosse irrilevante, non fosse un pretesto, per Sacchi. Questi aveva iniziato ben volentieri le trattative (e già nell'invito ai radicali aveva riconosciuto un importante segno della svolta lungamente invocata), ma era disposto a concludere soltanto se alcune fondamentali richieste sue e del partito fossero state accolte. Aveva sempre sostenuto che gli indirizzi militaristi e colonialisti non erano dovuti alla monarchia e che era possibile la formazione di un ministero che si proponesse la riduzione delle esorbitanti spese militari. Ma Zanardelli e soprattutto Giolitti erano da tempo evidentemente impegnati con il re a non toccare il bilancio dei ministeri della guerra e della marina e si irrigidirono di fronte alle richieste radicali; dal canto suo il Sacchi, che aveva combattuto perfino il ministero antimilitarista di Rudini-Ricotti, non poteva cedere ora su questo punto, che riteneva qualificante, senza smentire se stesso e senza essere abbandonato da buona parte dell'Estrema. Anche per questo le trattative fallirono.
A conferma delle resistenze che una collaborazione al governo avrebbe trovato nello stesso partito radicale e nei partiti affini giungevano a Sacchi i rallegramenti di Carlo Romussi:
Caro Sacchi, tu non potevi comportarti meglio; anzi ti dirò, con l'abituale franchezza, che il tuo contegno ha giovato molto a te e al grande nostro partito democratico radicale.
Vedrai nei Secolo d'oggi e in quel di domani gli articoli di un senatore piemontese (è il Frescot) a proposito delle spese militari considerate rispetto agli sgravi. Non ti senti-
M) E. SACCHI, Discorso pronunciato a Cremona il 30 giugno 1901 cit., p. 38.
89> Proprio in tale atteggiamento ALESSANDRO GALANTE CAMION E ha visto la a differenza sostanziale fra la posizione di Sacchi e quella di Marconi alle pp. 366-368 del suo / radicali cit., ch'è l'opera migliore sull'argomento.