Rassegna storica del Risorgimento
FENICIA (FAMIGLIA) CARTE; RUVO DI PUGLIA STORIA 1627-1870
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1978
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Antonio Paoluzzi
In quanto al vaso in possesso del signor Conte Candida Ella mi permetterà che io esprima alcuni dnbbi sul soggetto rappresentatovi. Nella figura protagonista almeno secondo la descrizione mi sembrano mancare i segni caratteristici per chiamarla Ulisse; né in occasione della partenza di Achille mancherebbero le figlie di Licomede. Ho perciò l'idea, che invece sia rappresentato un soggetto rarissimo e che per ora non è conosciuto se non per un vaso solo, pure proveniente dalla Magna Grecia; cioè Crisippo, che secondo la mitologica tradizione fu rapito appunto sopra una quadriga da Ledo Tebano. I due altri donzelli allora sarebbero due alt[r]i figli di Pelope, p.e. Atreo e Tieste, e ben conviene Tatto di sorpresa, che si scorge nell'uno col suo pedagogo, ad una scena di rapimento (v. Apollodoro 3,5. ed Igino f. 271, ove invece di Theseus ludii è da scrivere Nemeis Laius ). Non posso dar per certa questa mia spiegazione, ma forse Ella, che ha sottocchio il vaso, troverà altri motivi per confermarla o rigettarla. In ogni modo il vaso si mostra di molta importanza e fa nascere il desiderio di averne il disegno per pubblicarlo. Ma in ciò rimetto le premure dclTInstituto nelle sue provate mani.
Io pure approvo la legge, secondo la quale i monumenti debbono esser con* servati alla loro patria. So però che tale legge non è fatta per esser mantenuta verbalmente, e solamente pel caso, che fosse svanita la speranza di conservare i vasi in discorso alla loro patria, pregai di avvisarmene. Tanto per mia scusa.
A Lei pertanto ,o Signore, ripeto di nuovo il desiderio dell'Istituto, di venire informato delle nuove scoperte che nella Sua patria si vanno facendo; e ripeto pure i ringraziamenti per tutto ciò che già finora ha operato in prò dell'Istituto.
Coi sentimenti della più distinta stima ho l'onore di sottoscrivermi
Di Lei devotissimo servitore
Dottor Enrico Brunn
V
Napoli, Palazzo Chiatamone, [10 dicembre 1860] 34>
Monsieur le Président,
j'ai eu le bonheur de lire dans ces jours passés quelques morceaux de vos ouvrages qui sont dignes de son auteur. Quoique je n'aye pas l'honneur de vous connaitre, j'ai bien entendu de votre merito tont le mieux qu'on pourrait. Les morceaux ont réveillé en moi le désir d'apprécier mieux la haute intelligence qui les a tracés; c'est pourquoi je voudrai lire vos nombreuses ouvrages, afin que I'admiration ponr vous s'agrandit selon votre mérite.
Agréez mes complixnents avec les quels j'ai l'honneur d'étre Votre bon serviteur hnmble
Alexandre Dumas
3*) La data è ricavata dal timbro postale.