Rassegna storica del Risorgimento
FENICIA (FAMIGLIA) CARTE; RUVO DI PUGLIA STORIA 1627-1870
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Libri e periodici
UMBERTO DEL BIANCO, Il Lloyd Austriaco e la marina postale dell'Austria e dell'Ungheria. Le linee dell'Adriatico (Collana di saggi, testi e studi del comitato di Trieste e Gorizia dell'Istituto per la storia del Risorgimento Italiano a cura di GIULIO CERVANI e SALVATORE FRANCESCO ROMANO); Trieste, Del Bianco, 1976, in 8, pp. 246. L. 4.500.
Nato come lungo saggio, premesso ad un catalogo di timbri e annulli postali in uso al tempo dell'impcrialrcgio governo per la corrispondenza inoltrata via marittima, sarebbe logico supporre che il lavoro di Umberto Del Bianco riguardante il Lloyd Austriaco e le altre società di navigazione (la fiumana Ungaro-Croata, la montenegrina Danitza, etc.), che vennero costituendo l'ossatura della Marina postale dell'Austria-Ungheria nell'Adriatico, sia, per cosi dire, riservato ai soli studiosi di storia postale e che, quindi, eserciti uno specifico ed esclusivo interesse tra coloro i quali coltivano questo particolare settore di studi. I risultati sono, però, ben diversi. Grazie alla gradevole e precisa esposizione delle laboriose ricerche condotte dall'A. sia presso l'Archivio di Stato di Trieste, sia presso un numero assai vasto di collezioni private specializzate nella posta marittima austriaca ed ungherese in Adriatico, risulta estremamente facile seguire il cammino percorso da Del Bianco, Non si tratta, si badi bene, come avverte lo stesso A., di un'ennesima esposizione, più o meno di colore, dell'attività lloydiana , ma di una ricostruzione strettamente documentaria basata sul solo settore postale, attraverso la quale è possibile cogliere una quantità notevolissima di notizie e di informazioni che costituiscono di per se stesse un a contributo nuovo ad una visione generale del problema . Lo dimostra concretamente, nella parte finale, il tentativo, peraltro felicemente riuscito, di dare nuove interpretazioni ai punti nodali dell'intera vicenda, quali le origini del Lloyd Austriaco, i rapporti tra la classe dirigente triestina e le autorità viennesi, nonché le direttrici generali della politica marittima austriaca in Adriatico.
In primo luogo, nel far luce sulla nascita dell'attività armatoriale del Lloyd, avvenuta ufficialmente a Trieste il 2 agosto 1836, l'A. corregge l'interpretazione tradizionale, già sostenuta da G. Stefani e A. Astori (Il Lloyd Triestino. Contributo alla storia italiana delia storia della navigazione marittima, Milano, 1938), secondo la quale essa sarebbe stato il frutto spontaneo della formazione, a Trieste, di una classe imprenditoriale capace di dar vita ad un'impresa, come quella del Lloyd, rilevante a livello europeo. La realtà, per Del Bianco, sarebbe stata diversa. L'A., infatti, espone chiaramente l'ampio interesse che l'Austria nutriva già da tempo per i rapporti commerciali col Levante e, quindi, la consapevole necessità di controllare in prima persona il collegamento tra i numerosi uffici postali e consolari, che nell'impero ottomano raccoglievano la corrispondenza per conto dell'amministrazione austriaca, e la rete postale metropolitana. Per capire meglio l'importanza della cosa si pensi che presso la Legazione austriaca di Costantinopoli alla corrispondenza veniva applicata una censura che consentiva di rilevare tutte le notizie commerciali, oltre che quelle politiche, che avrebbero potuto comunque interessare l'i.r. governo. Da qui dunque il progetto, nato e cresciuto a Vienna, di interessare la compagnia assicurativa del Lloyd Austriaco, costituitasi tre anni prima a Trieste, ad una linea di navigazione marittima per il Levante, dopo che un'analoga iniziativa era stata già presa dal governo francese. L'attività armatoriale del Lloyd avrebbe avuto Io scopo principale, come si legge negli statuti della Società, di ce perfezionare ed estendere le comunicazioni sollecite e sicure con le città marittime più interessanti mediante la regolare navigazione a vapore di già attivata fra i porti nazionali ed esteri nell'Adriatico, nel Mediterraneo e nel Mar Nero (cfr. L'organizzazione del Lloyd Austriaco sotto il protettorato di S.A. il Principe di Mettermeli nell'anno 1847, Trieste, 1847, p. 16).
Non meno interessante l'analisi riservata dall'A. alla natura dei rapporti tra i padrini politici viennesi e gli ambienti dirigenziali del Lloyd di Trieste. Da essa emerge la singolare fisionomia dei gruppi di potere triestini, nonché dei loro interessi e delle loro speranze, molto spesso in aperto contrasto con gli intendimenti del governo centrale. Si tratta in questo caso di brevi cenni, che tuttavia si presentano particolarmente stimolanti e che senza dubbio meriterebbero di essero ripresi e sviluppati.
Questa stessa osservazione può essere del resto ripetuta per quanto riguarda la sinte-