Rassegna storica del Risorgimento

ESULI ROMANI BRASILE 1837
anno <1978>   pagina <134>
immagine non disponibile

134
Elio Lodolini
fatte per la spedizione dei deportati politici, e successivamente altre piccole
.somme. t4>
D'altra parte, la veste ufficiale del Savi, la garanzia del ministro brasiliano a Roma, il nome dell'arcivescovo di Bahia quale capolista dei soci della Società di colonizzazione, la protezione! governativa alla medesima, davano assoluta sicurezza circa la serietà e responsabilità del Savi, che non poteva essere messa in dubbio da un ritardo nell'arrivo di denaro da oltre Oceano.
Fra le condizioni stabilite dal segretario di Stato con il Savi venne quindi esplicitamente prevista la concessione di un prestito al rappresentante della So­cietà di Bahia, che questi avrebbe dovuto restituire non appena ricevuto i fondi dal Brasile:
1. Tutti quei sudditi pontifici, ora rinchiusi nel Forte di Civita Castellana scri­veva il Segretario di Stato al Savi il 15 ottobre 1836 , i quali hanno persistito ad implo­rare in grazia la permutazione della pena di reclusione in quella di una spontanea emigra­zione in America, e quei di loro, che saranno per implorarla in tempo opportuno, l'otter­ranno subito nei termini del rescritto che loro verrà rilasciato, col quale sarà proveduto alla durata della lontananza per ciascuno di loro in ragione della durata della pena di reclusione che ad essi incombeva di scontare a tenore della rispettiva sentenza di condanna.
2. Essi verranno in conseguenza tradotti a spese del Governo in Civitavecchia ed ivi consegnati al prefato Agente.della Società di Bahia, Sr. Vincenzo Savi, o a chi sarà da lui delegato colà per riceverli, a condizione che ivi stesso siano sollecitamente imbarcati e tra­dotti al Brasile.
3. Non avendo per anco il Sr. Savi potuto ricevere dalla suddetta Società i fondi occorrenti per questa operazione di fresco combinata, gli sarà data in prestito dall'Erario pontificio quella somma che gli occorrerà ed avrà luogo un atto distìnto nel quale sarà fissata la quantità della somma da imprestarsi al Sr. Savi sulli dati opportuni, e questi s'impegnerà a restituirla nei modi e termini convenuti. 15>
TI contratto con il Savi fu stipulato in Segreteria di Stato il 4 novembre 1836,16> mentre già il 20 ottobre precedente era stato firmato a Napoli, fra il nunzio apostolico presso il Regno delle Due Sicilie ed il capitano marittimo napoletano Salvatore Balsamo, il contratto di noleggio della nave di quest'ultimo, la Madonna delle Grazie, che avrebbe dovuto trasportare i coloni dallo Stato pontificio al Brasile. Non risulta se sia stata in precedenza cercata per questo viaggio una nave di bandiera pontificia.
Il Savi sottoscrisse pochi giorni più tardi, il 23 novembre 1836, in segrete­ria di Stato, una obbligazione con la quale si impegnava a sostenere a proprio carico ogni spesa relativa al trasporto dei condannati politici e delle loro fami­glie, ivi compresi il noleggio della nave napoletana ed il mantenimento dei deportati e familiari durante l'intero viaggio. Il Governo pontificio si impegnava, in cambio, di pagare al Savi 36 scudi a persona per ogni trasportato salvo che per coloro i quali avessero provveduto in proprio al pagamento , ridotti ai tre
l4> Lettera del Savi al Segretario di Stato, card. Lambruschini, datata Roma, 2 dicem­bre 1836 (ivi, e. 197) ed altre successive.
J Copia in ASV, SS, a. 1848, rubr. 298, fascicolo rilegato unico, ce. 71-72.
16> ASV, SS, rubr. 251, b. 453, anni 1843-1850, fase.4, Nunziatura del Brasile, 1837-1843, sottofascicolo dal titolo Contratto di noleggio ed altre carte originali .
Ivi anche una copia del contratto, autenticata dal Computista dell'Amministrazione IV del Tesorierato.