Rassegna storica del Risorgimento
ESULI ROMANI BRASILE 1837
anno
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1978
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pagina
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149
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Detenuti politici romani in Brasile 149
59. Zaini Giuseppe, figlio di Francesco, da Lugo (Ferrara), celibe, ex militare pontificio, di 24 anni nel 1835, condannato a 10 anni dalla S. Consulta il 17 marzo 1835 per omicidio commesso per spirito di parte, ferite e tumulto.167)
Esiliato in Brasile fino al 10 settembre 1847. *<*)
60. Zattoni Antonio, detto oc Naso di Ottone , figlio del fu Giovanni, da Forlì, ammogliato, calzolaio, di 27 anni (successivamente, da altra fonte: vedovo, di 30 anni), condannato a vita dalla S. Consulta il 12 aprile 1836 per omicidio commesso per spirito di parte. *)
Esiliato in Brasile a vita. 17)
61. Zavali (o Zauli, o Zavoli) Giovanni, detto Pellincio , figlio di Marco, da Rimini (Forlì), ammogliato, sarto, di 24 anni nel 1836, condannato a 25 anni dalla S. Consulta il 12 aprile 1836 per ferimento. 171>
Esiliato in Brasile fino al 22 ottobre 1881.172>
167) AS Roma, S. Consulta, processi, b. 124, fase. 32.
168) AS Roma, Elenco generale degli esiliati , ecc., cit.
1(ff) AS Roma, S. Consulta, processi, b. 120, fase. 6, e b. 123, fase. 26. Le due indicazioni diverse dei dati anagrafici e di stato civile sono tratte dai due fascicoli suddetti.
Ancora diversi i dati del Mambelli (op. cit.), che li trae dall'Archivio generale di Legazione di Forlì, atti segreti, 1832, tit. IX, rubr. I, n. 5598, b. 109, e 1836, tit. IV, rubr. II, b. 177: a Zattoni Antonio, di Giovanni e di Pasqua Mordenti, nato a CarpineUo il 9 luglio 1797, morto a Forlì il 19 dicembre 1874. Figlio di un impiegato delle Acque e Strade, che nel 1825 ebbe dal Rivarola il precetto polìtico di primo grado, e noto con il nomignolo di " Naso d'ottone ", fece parte della setta carbonara della " Speranza ", ma seppe sfuggire alle persecuzioni del 1821. Durante i moti del '31 appartenne alla Guardia Cìvica e il 2 giugno dell'anno successivo si rese solidale con quanti violentemente protestarono nella Piazza Maggiore di Forlì contro l'insediamento di un nuovo consiglio comunale imposto dal card. Albani. Carcerato in S. Leo e processato con altri concittadini, detenuti per lo stesso motivo, riportò dal Tribunale della S. Consulta una condanna a 15 anni di galera, con sentenza 4 marzo 1834, ridotta di un terzo per grazia sovrana. Verso la fine del 1835 fu restituito alla famiglia, ma riprese la sua opera di cospiratore. Il 6 febbraio 1836 venne a diverbio con l'impiegato Virginio Alpi, spia papale ben nota, e fu subito tratto in arresto per averlo ferito. Il Tribunale di Roma, in un turno speciale del 12 aprile 1836, lo condannava alla galera in vita, ordinando la deportazione al Forte di Civita Castellana, unitamente al presunto complice Bartolomeo Rossi, condannato a 10 anni di
carcere .
Anche nella voce Zattoni Antonio (dello stesso MAMBELLI) nel Dizionario del Risorgimento nazionale di M. Rosi luogo e data di nascita sono le stesse: CarpineUo (Forlì), 9 luglio 1797. Diverse invece le notizie successive: lo Zattoni sarebbe stato condannato a 15 anni dalla S. Consulta con sentenza del 4 marzo 1834, pena ridotta a 10 anni, e scontata parte della pena a Civita CosteUana fece ritorno alla sua città, dove anche in seguito prese parte al movimento politico nazionale .
Il Mambelli ignora di lui come di altri l'esilio in Brasile.
170) AS Roma, e Elenco generale degli esiliati , ecc., cit.
OI> AS Roma, S. Consulta, processi, b. 123, fase. 24.
172) AS Roma, Elenco generale degli esiliati , ecc., cit.