Rassegna storica del Risorgimento
ESULI ROMANI BRASILE 1837
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1978
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pagina
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169
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Detenuti politici romani in Brasile 169
quelli non compromessi i nella Sabinada, del quale l'Incaricato d'Affari ponti-ficio non indica il nome.
Di Domenico Mazzolini risulta nel 1839 l'esistenza in vita. Lo comunicava, senza altri dettagli, il Fabbrini, * in risposta ad una richiesta della Direzione generale della Polizia pontificia del 24 luglio 1838, avanzata su istanza del canonico Gian Tommaso Bazoli di Forlimpopoli del 1 luglio 1838, allo scopo di dare validità ad una nomina di canonicato a favore di un suo fratello pure sacerdote, effettuata da Chiara Mazzolini, madre e procuratrice specialissima di Domenico.257
Nel 1843 l'Internunzio Campodonico inviava notizie su Cosimo Piazzoli, richieste dal Legato di Forlì.2SS)
Su Giuseppe Ronchi si ha qualche informazione ulteriore: il 27 luglio 1844 il Campodonico riferiva alla segreteria di Stato, in risposta ad una richiesta di quel dicastero in data 24 febbraio 1844, n. 32097 r259)
Del Ronchi ho saputo che dopo l'estinzione della rivolta a cui prese parte in Bahia nel 1838, andò o fu condotto nella Provincia di Rio Grande del Sud, ove ardeva ed arde tuttavia, fa ora nove anni, la guerra civile, ed ivi guadagnava il pane col suonare non so quale instrumento in una banda militare. Se egli sia oggi vivo o morto, segua i ribelli o le truppe imperiali, niuno ha saputo darmene notizia, ed è probabile che costui, come sogliono i suoi pari, abbia cangiato nome: 260>
e con questa sbrigativa affermazione il Ronchi fu liquidato.
Nella stessa lettera del 27 luglio 1844 il Campodonico, trattando dell'arrivo a Bahia, come Prefetto di quell'Ospizio, del P. Samuele da Lodi, missionario cappuccino, aggiungeva:
Lo zelo del buon Padre sarà tanto più degno d'elogj, quando l'efficacia della sua predicazione ricondurrà a migliori sentimenti quegli Italiani scapestrati, che fortunatamente lasciano le nostre contrade, affin di venire a dogmatizzare liberamente nel Brasile. Costoro fanno qui del male, senza dubbio, ma ne farebbero anche e più altrove, e non è dato a forze umane di chiudere loro la bocca.
Con l'elezione di Pio IX al soglio pontificio, alcuni emigrati politici ottennero l'amnistia dopo otto anni di esilio (per alcuni altri, come abbiamo visto, il periodo di esilio era già scaduto). A qualcuno degli esiliati l'amnistia fu rifiutata,
255) Lettera n. 617 (Brasile 460) del 15 aprile 1839, in ASV, SS, b. 452, rubr. 251, anni 1838-1843, fase. 4, Eredità Fabbrini .
256) Ibidem.
257) AS Roma, Ministero e Direzione generale di Polizia, protocollo riservato, b. 122, anno 1838, tit. 8, rubr. 3, fascicolo non numerato intitolato Domenico Mazzolini . Ivi anche un'analoga istanza di Chiara Marzolini, da Forlimpopoli, 22 luglio 1838.
2> Lettera del Campodonico al Segretario di Stato, Rio de Janeiro, 22 novembre 1843, n. Ili, in ASV, SS, rubr. 251, b. 452, anni 1838-1843, fase. 9, Nunziatura in Brasile, 1843. Le notizie erano contenute in un allegato, che manca: probabilmente
fu trasmesso al Legato di Forlì. ,. ,
* Cfr. una richiesta di notizie della moglie del deportato. Adelaide Ronchi, da Castel San Pietro, inviata dalla Legazione di Bologna, con lettera datata Bologna, 11 luglio 1842, n. 11242, D.' 1 Polizia, in ASV, SS, b. 453, tit. 251, anni 1843-1850, fase. 3, Nunziatura del Brasile, 1842-1844.
*> Lettera del 27 luglio 1844, n. 131, cit.