Rassegna storica del Risorgimento
ASCOLI PICENO STORIA 1849; ORSINI FELICE; REPUBBLICA ROMANA 184
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Bruno Ficcadenli
avrebbe avuto da lui [Orsini] tiene a sottolineare il Liburdi stesso , una ben Bpiccia soluzione... a base di polvere e piombo .*>
I ritrovamenti del Liburdi si fermano al 12 giugno 1849. Per questo abbiamo insistito nella ricerca di qualche documento scrìtto dall'Orsini o riguardante lui dopo quella data, quando, alla testa di un relitto di corpo armato, egli lasciava Montalto Marche, per andare ad arroccarsi a Force, e di qui, per sfuggire alla stretta degli Austriaci e dei briganti, dimesso ogni potere militare e civile, si dirigeva solo e incognito verso Roma. E siamo stati fortunati nel trovarci di fronte a diverse lettere, indirizzate al Commissario straordinario, o scritte dallo stesso Orsini, sia nel pieno della sua autorità, sia quando ormai si andava rassegnando all'inesorabile capitolazione e studiava il modo con fl quale sgusciare in mezzo alle truppe austriache che l'avevano accerchiato e sottrarsi alla certa cattura .10J
Come è noto, il Triumvirato, nominando l'Orsini, intese mettere in campo il potere militare e lasciar le lungaggini, [e porre] alla testa delle Provincie ufficiali giovani, intelligenti, arditi, rivestiti di facoltà illimitate per far rispettare la volontà governativa .n*
In Ascoli la situazione diventava insostenibile: nonostante i frequenti e bellicosi proclami del preside Ugo Calindri, fra il marzo e il maggio del 1849, la ribellione era in pieno sviluppo *. 12> Pertanto, fuggito dalla città anche quel preside, il Triumvirato era costretto ad inviare Felice Orsini come Commissario straordinario di tutta la provincia.
Sappiamo che il giovane capitano, oltre ad essere stato nelle cose militari buon giudice , autore di un piccolo capolavoro d'audace strategia ,13> fu anche un ottimo e scrupoloso amministratore. E abbiamo trovato alcuni documenti che lo confermano. All'indomani dell'assunzione dei pieni poteri in Ascoli, l'Orsini sollecitava, potremmo dire personalmente, le riscossioni e i pagamenti pubblici. E non poteva fare diversamente, se impiegati malfidi o sfiduciati [...] aveva fin troppi attorno a sé.14) D'altronde persino il paga* mento delle spettanze al Tipografo governativo doveva rientrare nelle sue cure. Ciò è attestato da due minute di lettere, indirizzate una al Ministero dell'Interno, l'altra a quello di Grazia e Giustizia, che recano in fondo, come firma, semplicemente le due iniziali dell'Orsini, e sono di risposta ad altrettante lettere dei rispettivi ministeri.,5)
Forte dell'autorità di Commissario straordinario applicava poi rigorosa-
*) E. LIBURDI, art. cit., p. 104. L'opera del Liburdi si inizia con una panoramica sulla situazione politica e sociale delle Marche dal momento in cui l'Orsini viene mandato in Ancona, per reprimere i soprusi e le licenze criminose degli a Ammazzarelli ; poi si sofferma sugli eventi ascolani, da quando il capitano Orsini arriva in città, fino a quando ripartendo da Force, la sera del 19 giugno, sorto il falso nome di Francesco Pinelli da Terni, non raggiunse Roma, per assistervi, combattendo, alla fine della Repubblica.
10> A. M. GHISALBERTI, Lettere cit., p. XV.
ll> A. M. GHISALBERTI, Orsini minore cit., p. 98.
I2> E. LIBURDI, op. cit.,, p. 201.
,J> A. M. GHISALBERTI, Orsini minore cit., p. 136.
,4> Ivi, p. 133. A maggior chiarezza della situazione, l'autore aggiunge: a Mentre egli si affaticava e vigilava, per la salute e gli interessi della Repubblica, alcuni impiegati, che sfiduciavano il Governo perché lo aborrivano [...], lo avversavano .
J5> Si vedano i documenti III in appendi.