Rassegna storica del Risorgimento
ASCOLI PICENO STORIA 1849; ORSINI FELICE; REPUBBLICA ROMANA 184
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1978
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181
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Felice Orsini in Ascoli Piceno 181
bili e implicate nel crollante regime repubblicano, rimaneva in una prudente attesa, seppure adempiendo ai propri doveri di nomo di governo. Questo suo atteggiamento e dimostrato dal fatto che la lettera con l'atto notarile di dimissioni dell'Orsini, che noi riteniamo sia quello originale,48) fu consegnata ufficiai-mente al protocollo della Segretaria generale della Presidenza provinciale il giorno 21 giugno e fu registrata al numero 3846: stesso numero e stessa data furono apposti sull'atto notarile. Pertanto, in riferimento a quanto scriveva Mazzoni al ministro dell'Interno, dice bene il Ghisalberti che copia dell'atto notarile, rogato in Force il 16 giugno 1849 [...] non giunse in Ascoli che il 20 giugno: 49> d'altronde gli effetti formali e pubblici, che produssero i documenti inviati dall'Orsini, si produssero il 21 giugno, data della lettera, appunto, che il Mazzoni indirizzava al ministro dell'Interno. Se consideriamo, però, il contenuto della lunga minuta della lettera, che il Mazzoni indirizzava in risposta all'Orsini, veniamo a conoscere che in Ascoli lo stesso Mazzoni ricevette il pomeriggio del 19 giugno la visita dei due spediti da Force, latori della lettera e dell'atto di dimissioni dell'Orsini, e che quei due uomini dettero a capire, entrando in città, che portavano l'annuncio della fine del comando straordinario commissariale repubblicano, in quanto la nostra città scriveva Mazzoni -, si è posta in un certo orgasmo al vedere i due spediti ed all'udire che avete capitolato; certo movimento mo s tra vasi per le strade, onde conoscere se veni vasi al calar degli stemmi . Comunque, gli stemmi repubblicani non furono calati per il fatto che il Comandante la piazza d'Ascoli e il Maggiore , Giovanni Sgariglia, avevano per quel giorno, per il giorno 20 e fino all'arrivo delle truppe austriache, senza strepito, rattoppati i posti) aumentate le pattuglie, ed ora che è quasi suonata la prima ora del giorno 20 rassicurava Mazzoni tutto è pace e tranquillità perfetta [...] e di tal maniera spero che i nostri buoni cittadini proseguiranno a conservare quel- nobile contegno di che hanno dato a questo giorno prove non dubbie50) Orsini gli aveva scritto di regolarsi come meglio Le suggeriranno le circostanze , e Mazzoni rispondeva: Converrà 8ciegliere quel che non comprometta la pubblica solute [...] sciegliere quelle determinazioni che senza comprometterci in faccia alla Repubblica, ci guarentiscono in faccia alle armi austriache. Mazzoni, dunque, si mantenne in una posizione equidistante ed equilibrata. Un'altra dimostrazione di ciò era data
48) E Mazzoni, ormai come unica autorità governativa in Ascoli, nella lettera che scrisse a Al Cittadino Ministro dell'Intcrno-Roma , in data 21 giugno 1849, diceva testualmente: 11 Cittadino Commissario [.] Felice Orsini emetteva fino dal di 14 volgente rinuncia alla predetta qualifica nella Città di Force [...] Trovandosi pero quella citta chiusa dai Briganti; ed intercettate le comunicazioni, non ha potuto giungere il predetto atto in mie mani se non ieri a sera dopo la partenza della posta. Quest'oggi non esito a arvene la trasmissione in copia conforme. In A. M. GHISALBERTI, Felice Omm eia Blepuhbka, Romana cit., pp. 232-233. Ora, in merito a questa fSSS l'atto rinvenutola noi sia l'originale e di qui la copia cui si riferisce Gké, (w* p. 213 e Doc XIV pp. 230-232); infine, oltre a sbagliare la data del 16 con quella del 14 giugno Maini non diceva H verità al ministro dcu'Interno <* ? ver riLuto Tatto notarile se non ieri a sera (20 giugno) dopo la partenzadefla posto , perché i due uomini, mandati da Force, erano giunti ad Ascoli il pomeriggio del 19, coni segnando al Mazzoni stesso la lettera e l'atto richiamati in causa.
A. M. GHISALBERTI, Orsini minore cit., p. 1. *'
*> Si veda doc. IX in appendice.