Rassegna storica del Risorgimento

ASCOLI PICENO STORIA 1849; ORSINI FELICE; REPUBBLICA ROMANA 184
anno <1978>   pagina <189>
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Felice Orsini in Ascoli Piceno 189
cosci che mi sono creduto obbligato di disporre che avessero i carabinieri a divi-dersi cnoprire le piazze di S. Bened., Offida, Montalto ed Ascoli, fornendo di un presidio la stradale di marina.
Con ciò nel secondare tali premure mi proposi di procurare alla tranquillità di queste popolazioni e di porre in condizione la forza di non mancare. E l'ono­rato Freddi mi scrisse parole tali di dolore per l'infame trattamento che ne ave-ste, che seppe quasi premere le lagrime da miei occhi: Sono spiacente di non potervi mandare copia di questa sua lettera poiché l'ho passata agli atti della se­greteria, dove non posso ora penetrare. Mi è piaciuto comunicarla al Generale Galletti avendone avuto opportunità nei partecipargli la ricevuta del biglietto spe­dito all'onorevole Freddi col quale lo chiama a quella Capitale, e nel renderlo avvertito dell'operato de' Carabinieri. Nulla io sapeva della compagnia d'Ancona: questa mattina da S. Benedetto (quantunque Freddi mi accenni, che van ritiran­dosi) mi ha scritto quel suo comandante chiedendomi fondi che non ho potato mandare, ma che in ultimo farò spedire onde evitare che diano in eccessi, al che si mostrano que* militi proclivi. Basta prenderò norma dalle circostanze e dalle relazioni che mi avrò da S. Benedetto.
Fra diversi mali che minacciano, converrà scegliere quel che non compro­metta la pubblica salute.
La nostra città si è posta in certo orgasmo al vedere i due spediti, ed all'udire che avevate capitolato: certo movimento mostravasi per le strade, onde conoscere se venivasi al calar degli stemmi. Il Comandante la Piazza ed il Maggiore hanno sensa strepito rattoppati i posti, aumentato le pattuglie, ed ora che è quasi suo­nata la prima ora del giorno 20 tutto è pace e tranquillità perfetta. Oggi la truppa sarà tutta sotto le armi, e di tal maniera spero che i nostri buoni cittadini prose­guiranno a conservare quel nobile contegno di che hanno dato a questi giorni prove non dubbie. Io spero nella bontà de' miei concittadini, e mi è dolce il sup­porre, che anche gli stranieri vorranno rispettare le nostre determinazioni; quelle determinazioni che senza comprometterci in faccia alla Repubblica, ci guaren­tiscano in faccia alle armi austriache, al novello governo che vuoisi ristabilire.
Sento che i Napoletani si ritirino dai confini: certo è che volevano occupare la nostra provincia, e che il Generale austriaco non consentì.
Gradite, ottimo Commissario, gli ossequi1 del lodevolissimo Gonfaloniere, ed i sentimenti della profondissima stima co' quali mi gode l'animo di protestarmi.
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REPUBBLICA ROMANA
Comando Superiore
Delle Truppe di Spedizione
Nella Provincia d'Ascoli
Mio caro Mazzoni
Montalto, 12 giugno 1849
La parte che voi fate in favore di Sante Jenni onora il vostro cuore. Voi però non dovete fermarvi alla cortesia della parola. Se chi mi parlò di lui mi avesse parlato nel senso, in cui con tanto candore v'esprimete, non mi sarei la-sciato andare a quelle minacce. Se chi comanda è sempre esposto ad inganni, ciò più si verifica nei componenti di commissioni politiche nelle quali le passioni