Rassegna storica del Risorgimento

BELGIO INVESTIMENTI IN ITALIA 1869-1890; ITALIA INVESTIMENTI BE
anno <1978>   pagina <193>
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Investimenti belgi in Italia 193
*"?.* 7nwdCl faUÌmenJto;iu"rullirao contratto col quale si assicurava la pro­prietà dell ultimo quarto della Vieille Montagne,
Spirito energico, Mosselman tornò in patria dove condusse con mano ferrea industria che aveva acquistato, estendendo le sue attività all'estero, specie in rrancia e in Inghilterra.
n 24 maggio 1837, con atto rogato dal notaio Vanderlinden, veniva costi­tuita la Societe Anonyme des Mines et Fonderies de Zinc de la Vieille Mon­tagne . Il presidente del Consiglio d'amministrazione era il genero del proprie­tario, il conte Charles-Amé-Joseph Le Hon, il primo ministro plenipotenziario belga a Parigi, uomo politico di un indiscutibile peso. Nel consiglio figuravano anche, fra gli altri, Alfred Mosselman, figlio del fondatore, l'illustre uomo poli­tico Charles de Brouckère, il conte Vilain XIIII e il futuro duca di Morny, fra­tello adulterino di Napoleone III.11)
La Società prese presto un'importanza notevole nell'industria mondiale dello zinco: acquistava, tanto nel Belgio che all'estero, sempre nuove officine. Per farle lavorare non bastarono più i minerali estratti dalle proprie miniere e, ben presto, dovette cercare nuovi mercati, non più come aveva fatto disperata­mente Dony, per vendere, ma per comperare la materia prima.
Nel 1857 acquistò a Ammeberg in Svezia giacimenti di calamuia.12* Ma poco dopo vennero scoperte nuove fonti di approvvigionamento nel Mediterraneo e la Vieille Montagne rivolse la sua attenzione verso questa zona. Quando corse voce che zinco era apparso in Sardegna, la Società belga non tardò a interessarsi all'isola. Si è detto che, sin dal 1865, prese piede a Iglesias: I3) sembrerebbe che incaricasse un'agenzia tecnica di controllare i minerali che le venivano forniti.14) Forse si era rivolta a cittadini italiani, poiché nei ruoli da me consultati, il primo ingegnere belga a dirigere l'agenzia sarda fu Charles Piot, nominato il 16 ottobre 1871. Se ne capirà presto la ragione. Henri Chickboom, che non pare fosse ingegnere, era capo della calcinazione a Carloforte dal 13 novembre 1869.
Fra le ditte dalle quali la Vieille-Montagne comperava il suo minerale vanno annoverate la Société civile d'Iglesias, la Gonnessa Mining Company Limited, la Società Malfìdano e la Società Petin, Pion e Gouin.
Interessante, al mio scopo, quest'ultima. Il 17 agosto 1867, a rogito del no­taio Rousset, di Rive de Gier, si costituiva una società civile tra i Signori Pétin, Pion et Gouin pour les recherches et l'obtention de concessions de mines de
i0> Giudizio del tribunale di commercio di Liegi in data 12 gennaio 1819; cfr. nota
sopracitata e Cr 21 Dr 60 P 1.
"> Cr 22 Dr 60 P 53. De Brouckère, Vilain XIIII e Davignon rappresentavano, nel
Consiglio la Banque de Belgique. Lo Statuto Cr 22 Dr 60 P 55.
** Cr 94 Dr 145 P 1.
) Cfr. Albo cit., p. 32 e correzione di VIEIXESSE.
M> Si parla, per la prima volta dell'Italia e della Sardegna, nella Assemblea generale del 30 aprile 1870, il che coincide con le mie deduzioni. A p. 6: ... nos ventes setaient élevées à 44.441 tonncs. Dans ce chi/fra, la France scule entre pour moitie; 1 Allemagne, la Belgique, la HoIIande, pour un quart; PAngleterre, rAmérique, l'Italie, et les exportations d'outre-mer pour Pautre cruart . P. 7 nous ne pouvons écfaapper aux causes generale*
duction et la consommation .
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