Rassegna storica del Risorgimento

BELGIO INVESTIMENTI IN ITALIA 1869-1890; ITALIA INVESTIMENTI BE
anno <1978>   pagina <199>
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Investimenti belgi in Italia
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mera scoperta L ingegnere Gustavo Cappa,* procuratore della società, chic deva mediatamente la concessione, che veniva accordata con R. Decreto del 23 dicembre 1888; questo documento ci dà alcune precisazioni, a mio parere interessanti. La superficie della concessione era di 366 ettari, 48 are e 79 ce* tiare; in ossequio alla legge sulle miniere, del 20 novembre 1859, la Vieille Montagne doveva pagare allo Stato una tassa annuale di 183,24, ossia cinquanta centesimi per ettaro, in più delle imposte consuete. Questo canone rimarrà ini-mutato per anni, cioè fino alla prima guerra mondiale. Il decreto prevedeva altresì che il concessionario dovesse denunciare tutti i passaggi di proprietà o la cessione ad altri concessionari; che dovesse sottoponi alle disposizioni della legge sopraindicata e fornire tutte le statistiche che gli verrebbero richieste.39) Ho citato diffusamente le clausole di questo testo, perché esso costituisce il mo­dello sul quale verranno vergati tutti i simili atti posteriori.
Ma sin dalle sue prime trattative per concludere i contratti della società in partecipazione di cui ho parlato, la Società belga aveva preso in affitto dalla società inglese The Marganai Forest and Mining Company, la concessione di Reigraxius e il permesso di Marganai con atto del 13 ottobre 1872. (Il contratto era valevole per cinque anni a partire dal 1 gennaio 1873, prorogabile anno per anno, ma sappiamo che non durò più di dieci anni). I prezzi pattuiti erano fissati in corrispondenza con i prezzi praticati a Londra e ci danno un'idea assai precisa del valore delle merci in quell'epoca. La tonnellata di calamuia cruda o calcinata in roccia di un tenore del 35 veniva pagata 12 franchi se il prezzo medio dello zinco grezzo era di 50 franchi o più; il metro cubo di terra cala-minaria di un tenore del 15 valeva 3 franchi. Se il prezzo era inferiore a 50 franchi, il canone veniva ridotto del 20 .
Il 31 dicembre 1874 la Vieille Montagne prendeva anche in affitto 3 forni di calcinazione e la grande baracca >.
Come si vede, negli anni 1872-1890 la Vieille Montagne aveva acquisito gran parte della produzione di zinco e di piombo (più tardi di piombo aurifero e di altri metalli) della Sardegna. Ho detto già che acquistava anche bene immobili, spesso per appoggiare la sua politica sociale (sappiamo che costruì un ospedale per i suoi operai). Vigilava anche sull'infrastruttura: l'accordo con la Marganai prevedeva un diritto di passaggio sulla strada appartenente a un certo Semenza. Ma Tanno successivo, trattative erano condotte col prefetto di Cagliari che diede ordine al Comune di Domus Novas di costruire una strada da questa località alla stazione di Musei La pratica andando per le lunghe, l'ing. Edmond Piot, direttore dell'agenzia di Sardegna,4" propose la partecipazione della società miniera alle spese di questa costruzione. Chiedeva, il 14 aprile 1873, 3.000 lire quale contrihuto de La Vieille Montagne a quest'iniziativa: 42> la sede centrale rispondeva favorevolmente sin dal 22 dello stesso mese.
Questa politica che tendeva a conquistare il monopolio della produzione
*> Gustavo Cappa, n. a Torino il 15 giugno 1851, ingegnere era errato aliViedle Montagne nel luglio 1878. Lo A ritrova spesso eomé procuratore della Viedle Montagne Dal gio 19Wdivenne rappresentante legale della società. Sollevato dalla direzione delle mmiere della Bergamasca nel luglio 1919, mori il 15 marzo 1921.
* Cr 5 Dr 11 P 8.
* Cr 5 Dr 10 P 5.
4I> Cmamato a questo posto il 16 ottobre 1871.
<9 Archivio Segretariato N. 3040.