Rassegna storica del Risorgimento
BIBLIOTECA UNIVESRITARIA DI GENOVA FONDI ARCHIVISTICI
anno
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1978
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pagina
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209
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Le carte di Francesco Balbi Senarega
morte.15) e suo fratello Francesco Balbi Senarega Bono due simpatiche figure del mondo politico genovese nel Risorgimento. Il loro nome è particolarmente legato alle grandi giornate del 1847 e del 1848, quando seppero porsi al servizio della causa nazionale con convinta passione. Esponenti di quella nobiltà genovese illuminata e patriottica, che si distinse per filantropia, per sagacia amministrativa, per schiettezza di linguaggio, i fratelli Balbi non mancarono di tatto politico, furono coerenti nella loro condotta. Piace in essi l'apertura mentale, l'assenza di municipalismo, la serena valutazione della realtà. Più anziano di quindici anni di suo fratello Francesco, il Balbi Pioverà offre al biografo una personalità più complessa sul piano politico e su quello spirituale, più ricca di fermenti intellettuali.
Il Balbi Senarega,I6) nei confronti del fratello, resta in una sfera minore. Tuttavia, il suo contributo operativo nell'ambito della vita politica e amministrativa genovese è apprezzabile. Il suo nome figura spesso unito a quello di Giacomo in sottoscrizioni di beneficenza, in lodevoli iniziative culturali, in numerose adesioni di ordine politico. Attraverso le colonne dei giornali, le pagine di carteggi editi e inediti tra il 1848 e il 1860 si raccolgono non poche notizie che documentano la loro costante presenza nella vita genovese di quel tempo.17ì
Alcune lettere indirizzate al Balbi Pioverà tra il dicembre del 1847 e l'agosto del 1848 meritano di essere riferite, non soltanto come contributo alla conoscenza dell'attività del patrizio genovese, che in quel periodo fu intensa, ma anche perché racchiudono un significato politico che va oltre la nota biografica del nostro personaggio.
Nel dicembre del 1847 il Pioverà, membro autorevole del Comitato dell'Ordine che faceva capo a Giorgio Doria,18) si era prodigato per contenere il
*5> Cr. su di lui BIANCA MONTALE, Giacomo Balbi Pioverà cit., EMILIO COSTA, Le corte di G. B. P. cit. Utili particolari anche in ANNA DEL PIN, Patrìzi genovesi nei processi del '33, nel voi. misceli. La Liguria nel Risorgimento. Notizie e documenti, Genova, 1925, pp. 141-155; ARTURO CODIGNOLA, Patrìzi e borghesi cit.
16) Francesco Balbi Senarega nacque a Parigi il 18 aprile 1815. Fece parte del Comitato dell'Ordine che svolse un ruolo di primo piano nella vita genovese tra il settembre del 1847 e il marzo del 1848. Contribuì largamente al soccorso delle famiglie povere dei combattenti genovesi nella prima guerra d'indipendenza. Decurione del Comune di Genova, nel giugno del 1848 fu inviato a Torino con Cesare Cabella e con Nicolò Federici per recare al governo il voto dei genovesi in ordine alla legge di fusione con la Lombardia. Durante il decennio di preparazione fu tra i più influenti membri del partito moderato genovese e rivelò sempre i suoi sentimenti filogovernativi. Eletto deputato nel dicembre del 1853 per il collegio di Castelnuovo Scrivia, appoggiò la politica cavouriana. Il 16 novembre 1862 fu noniinato senatore; svolse a Genova numerosi incarichi ammini-twfto e fu presidente dell'Accademia Ligustica di Belle Arti. Dopo il 1860 prese dimora a Firenze, dove mori il 29 dicembre 1881. . . .
J7> Cfr. BIANCA MONTALE, Per un profilo del moderatismo genovese (1849-1854),,m Miscellanea di storia del Risorgimento in onore di Arturo Codignola, Genova, 1967, PP- 219-247. r, ,. . . n . r
> Sul Comitato deU'Ordine cfr. GIOVANNA GALLO, L'opera di Giorgio Dorm a Gè-nova negli albori della libertà, Genova, 1927, pp. 4449 e BIANCA MONTALE, Vincenzo nicci dagli anni giovanili alla formazione del primo gabinetto costituzionale, ih Bollettino torico-bibliografico subalpino, 1968, pp. 448-449.
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