Rassegna storica del Risorgimento
BIBLIOTECA UNIVESRITARIA DI GENOVA FONDI ARCHIVISTICI
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1978
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223
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Libri e periodici 223
ISTI t Z "P.'.P* * 'esiguità numerica del socialismo rifor. Bto alla faccia ben più autoritaria, intransigente e polemica nei confronti del socialismo ufficiale che Bissolati aveva assunto in politica interna rispetto al democratismo delle sue concezioni internazionali (donde la convenienza di non offrire armi ai socialisti, appunto, ed ai giolitrxani): e che questa sfasatura tra adesione sincera al wilsonismo e persi-stenza dalla mentalità <c nazionale , anch'essa sottolineata con eleganza dall'A., è un altro gravissimo elemento di debolezza per tutto lo schieramento parlamentare compreso tra le opposte intransigenze dei nazionalisti e dei socialisti, debolezza che, nel caso dei cattolici e poi dei popolari, degenerò in confusionismo fino alla vera e propria contraddizione.
RAFFAELE COLAMETRA
I cattolici liberali nell'Ottocento; Torino, Società Editrice Internazionale, 1976, in 8, pp. 431. L. 8.000.
Il libro presenta una vera e propria stimma del cattolicesimo liberale, trattato sia dal punto di vista meramente dottrinale, sia da quello più sfumato dei personaggi che furono protagonisti di questo importante quanto complesso fenomeno. Non si tratta di un'analisi sistematica quanto di una serie di studi che, raccolti in un unico volume, danno con efficacia la dimensione geografica, cronologica e di pensiero del cattolicesimo liberale.
Le stesse tre sezioni nelle quali si articola il volume rispondono a questa esigenza di unità e di organicità del pur vasto e talvolta sfuggente argomento: la prima parte tratta della geograna del cattolicesimo liberale non francese e si sviluppa delineando le correnti di fondo del cattolicesimo liberale sia dal punto di vista della diffusione e della popolarità nell'Europa dell'Ottocento, sia da quello delle evoluzioni dottrinali e dei filoni in esso esistenti; la seconda parte riguarda il cattolicesimo liberale francese mentre la terza è occupata da una interessante analisi sulla spiritualità dei cattolici liberali. Conclude il volume un saggio finale di René Remond.
Certamente uno dei problemi rimasti irrisolti anche nell'ambito del volume è la questione terminologica. Che cosa si intende per cattolicesimo liberale e, di conseguenza, quali pensatori possono essere inclusi in questa categoria di pensiero? Il problema può sembrare ozioso e banale, ma, come avverte Ettore Passerin d'Entrèves nella sua introduzione, occorre riconoscere che spesso si è posto l'accento sia nel definire il concetto di cattolicesimo liberale, sia nel partecipare a movimenti di pensiero o di fede che a tale concetto si sono richiamati, ora sul ce cattolico , ora sul liberale . Per alcuni il fenomeno era essenzialmente religioso, e veniva interpretato come un movimento che instaurasse una autonomia personale nel rapporto di fede tale da spogliare la Chiesa dei dogmi e degli elementi razionalmente accessibili; per altri era un tentativo di minore portatar si trattava soltanto di e conciliare il cattolicesimo inteso nella maniera più ortodossa possibile con quel mondo moderno che era stato spesso oggetto di attacchi da parte della Gerarchia ecclesiastica e che perciò veniva assunto con estrema cautela.
Se pensiamo alle istanze di riforma della Chiesa che provennero da personalità come Lamennais, e dall'altra parte alla concezione del progresso cristiano di Cesare Balbo, non possiamo non condividere la necessità di delimitare il terreno d'indagine o, meglio, di chiarire le diverse posizioni all'interno dello stesso filone.
Se alle due tendenze cui ho testé accennato, si aggiunge poi quella democratico-odale, che assume dal cattolicesimo liberale classico l'istanza di democratizzare la Chiesa e la società, mentre dal cattolicesimo intransigente deriva l'elemento sociale e popolare (estraneo, quest'ultimo, al cattolicesimo liberale di molti paesi), sì noto come il problema assuma aspetti certamente ampi Da questo esigenze di chiarezza nasce la necessita di usare diverse denominazioni (ad esempio quella di liberalismo cattolico ), come spiega, nel primo saggio che compone il volume, Victor Conzemius.
Più utile che trovare una denominazione comune a tutti i cattohcesiml Uberai e cercare qualche elemento comune; non va certamente lontano dal vero Conzemius neli ravvisare nella importanza data da questi cattolici alla rivoluzione francese e ali incidenza