Rassegna storica del Risorgimento
BIBLIOTECA UNIVESRITARIA DI GENOVA FONDI ARCHIVISTICI
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1978
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229
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Libri e periodici 229
quello di colui che ha sgravato la sua coscienza col provvedere di prelati l'odierna Colombia (ma) nulla ha fatto che importasse o uno sconosdmento delle regie prerogative o una ricognizione de nuovi governi di America .
Il teatro d'azione di questa missione diplomatica è la Spagna di un'estrema miseria, della propaganda eccitatissima di un liberalismo esaltato ed infranciosato, che si avvale di una stampa popolare a diffusione capillare, dove compattissimi gli Agostiniani addetti disgraziatamente alla setta giansenistica, sono hen lungi dal credersi rei (febbraio 1828), dove gli echi dell'assolutismo portoghese di don Miguel si riverberano frequenti e minacciosi (ce Cadrà il mostro della costituzione ma Dio non voglia che non vi sia scossa e spargimento a sangue! aprile 1828) e dove pertanto il /estimi lente di Della Somaglia trova uno dei suoi più congeniali campi d'applicazione ( Siamo in tempi scrive in uno dei suoi ultimi dispacci in cui il nostro linguaggio dee avere tutta la forza della persuasione senz'aver punto di decretorio o di precettivo ).
H linguaggio di Bernetti nel suo primo ministero è, lo si sa, alquanto più energico e pugnace, vuole contendere passo per passo il terreno tanto al liberalismo quanto al lamen-naisismo facendo pernio sui governi costituiti, e perciò gli scandali di Tiberi per il divieto di traduzione del Du Pape in spagnolo (settembre 1828) o per l'estenuazione a cui è ridotto il clero spagnolo (dicembre 1828) trovano poca o nessuna udienza in una segreteria di Stato essenzialmente e quasi esclusivamente politicizzata.
L'elegante e solida risposta data all'arrogante arringa del signor Chateaubriand, ' chiamato da Bonaparte poeta in religione e ciarlatano in politica, aveva già prevenuti gli animi a favore dell'eletto .
Questo è il commento di Tiberi, il 25 aprile 1829, all'esaltazione di Pio Vili, e vi è evidente l'adesione all'antiliberalismo a tutta prova del binomio Castiglioni-Albani piuttosto che all'ulteriore politicizzazione che avrebbe indotto anche qui ad una riservatezza estrema, e tutr*altro che benevola, nei confronti delle conseguenze dinastiche del matrimonio napoletano di Ferdinando VH, ed insieme ad una ribadita freddezza quanto allo sgretolarsi del mondo confessionale della Restaurazione (ce È deplorabile la situazione del clero spagnolo scrive Tiberi alla vigilia delle giornate di luglio . L'entrate son ridotte al nulla e consistono principalmente in decime, quali si esiggono a stento in grano di poca buona qualità, che si vende a prezzo meschino, mentre i pesi sono enormi, e pressanti i bisogni de* poveri ).
Ma le trois glorìeuses hanno cambiato il mondo, anche se non subito l'eco se ne avverte in Spagna, e Tiberi, nell'ottobre 1830, suppone di poter bilanciarsi il riconoscimento di Luigi Filippo con quello di don Miguel quale testimonianza della ponderatezza della S. Sede, un parallelo che significativamente Albani è prontissimo a respingere, a Parigi ragioni d'indole spirituale concorrendo col concerto delle Potenze, che rimane peraltro la norma costante della S. Sede, e non quella di valutare la legittimità di chi regna, dalla quale considerazione essa sempre prescinde , a Lisbona non meno che altrove.
Metternich, insomma, non De Maistre, checché ne pensi il nunzio a Madrid: ed un Metternich. che le giornate di luglio rendono sempre più arcigno ed intrattabile, senza che Roma riesca a trattenersi dallo scivolare nei suoi confronti in un vero e proprio vassallaggio, tanto più notevole in quanto un dispaccio Tiberi del febbraio 1831 accosta all'esclu-aiva spagnola per Giustiniani una preferenza per De Gregorio, proprio quella soluzione moderata in politica e rigorista nello spirituale, cioè, che la storditaggine di Chateaubriand aveva fatto fallire due anni innanzi.
Gioverà infinitamente - - avrebbe scritto viceversa Bemolli nel febbraio 1833 a Tiberi già promosso alla porpora - - che in affare di tanta importanza e delicatezza Vostro Eminenza agisca d'intelligenza con la legazione austriaca.
L'affare era quello delle prelese di don Carlos rispetto all'infanto Isabella e la morte di Ferdinando VII l'avrebbe fatto esplodere pochi mesi più tardi, senza peraltro che Iincon-dizionato allineamento a Vienna consentisse più alla diplornazla pontificio un qualsiasi spa-*b di manovra in una situazione che il sorgere della Quadruplice liberale assumeva a sim-
bolo di una trasformazione europea. .... LJS
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La miseria è grande, le casse son vuote, le spese sono, www =>