Rassegna storica del Risorgimento

BIBLIOTECA UNIVESRITARIA DI GENOVA FONDI ARCHIVISTICI
anno <1978>   pagina <239>
immagine non disponibile

Libri e periodici
239
ANGELO TAMBOBBA, Esuli russi in Italia dal 1905 al 1917; Bari, Laterza 1977 in 8 pp. 272. L. 6.500. [ j
Lo studio di Angelo Tamborra viene a completare le notizie che ci sono state fornite da più di ventanni da Franco Venturi su alcuni degli esuli e ci danno un quadro dell'evo­luzione politica di socialisti rivoluzionari, terroristi anarchici e menscevici soprattutto, che il gruppo italiano di Capri e quelli di Liguria si distiguono dall'emigrazione bolscevica che ai raccoglie attorno a Lenin per le sue tendenze evoluzioniste e gradualiste. Tuttavia alcuni fra i maggiori esuli in Italia a cominciare da Massimo Gorkij finiranno per aderire al re­gime bolscevico meritevole di aver saputo far leva sul pacifismo delle masse perseguendo il fine della pace con i Germanici, pace che permise l'attuarsi della rivoluzione* menscevici e socialisti rivoluzionari invece che avrebbero voluto la prosecuzione della guerra avreb­bero attirato sulla Russia insorta la rappresaglia tedesca che avrebbe soffocato sul nascere la rivoluzione. Gli stessi socialisti italiani da Serrati a Morgari lo riconobbero inneggiando a Lenin e alla sua dittatura che costò purtroppo gravi perdite nelle file dei rivoluzionari e dei menscevici, che fino al 1917 avevano trovato ospitalità alle loro idee sulle co­lonne deìTAvantil e nei circoli socialisti italiani fin dal 1905 e in particolare, com'era accaduto a Gorkij, tra i socialisti napoletani. A Milano invece essi trovano in Claudio Treves e nel Tempo certamente ispirati anche dalla Kuliscioff un valido appoggio alle loro idee, contributi di denaro e lavoro. Sulla Riviera Ligure intraprendenti medici come la Salmanov o la Bograd aprirono perfino delle cliniche specializzate per lo più nella cura del e mal sottile . Gli esuli ricambiano le attenzioni e le cure ricevute dagli Italiani in varie occasioni, ma soprattutto quando il terremoto devasta Messina: anche qui troviamo Mas­simo Gorkij in prima linea. A Roma nel 1913 terranno perfino un congresso di cui si farà eco tutta la stampa e non solo quella socialista. Amici influenti li proteggono, da Umberto Zanetti Bianco a Filippo Turati, artisti e letterati, da Giovanni Cena a Sibilla Aleramo. Alla storia dell'arte italiana dedicherà i suoi studi l'esule Lunaéarskij, un uomo di cultura eclettica che collaborò all'iniziativa della scuola di partito di Capri dove nel 1908 e nel 1910 anche Lenin fu ospite di Gorkij; la scuola aprì i suoi battenti non solo nell'eccen­trica Capri ma anche nella dotta Bologna con l'appoggio deU'amministrazione socialista ed ebbe tra i suoi allievi anche leninisti degli Urali che nel 1910 avevano creato tra l'altro un gruppo di espropriazione colà. Anche Mussolini simpatizzava per Lenin, ma l'interven­tismo e la fuga di Lenin nel famoso vagone piombato dello stato maggiore tedesco raffred­dano il suo entusiasmo. Ananin e Plechanov trovano invece consenso nell'ambiente della Crìtica Sociale* nel 1910 Plechanov parteciperà al congresso socialista italiano mentre la Balabanoff svUTAvantil scriverà che i rivoluzionari non sono stati mai insensibili alle ri­forme. Antirevisionisti dunque, alieni dalla violenza, ma non dall'uso della forza, per lo più neutralisti al momento del conflitto del 1914-18, che di parteggiare per gli imperi centrali in odio allo Zarismo non se la sentivano dato il carattere autoritario degli avver­sari della Russia, né tanto meno di schierarsi per lo Zar e i suoi alleati dopo tante perse-cuziom e polemiche nei confronti del regime zarista e dei governi borghesi . Piuttosto come l'esule russo OsorgJn che durante le guerre balcaniche del 1912 seguendo la ferrovia Antivarf-Vu- Pazar costruita da Volpi con il sostegno della Banca Commerciale Itahana ma raggiunto Cettigne, Belgrado e Zagabria, si trattava di solidarizzare con la causa del-
Indipendenza nazionale jugoslava. ..
Lo studio termina con l'affermarsi del regime bolscevico e la rassegna di quelle vi-cende che avranno il loro esito diplomatico con il riconoscimento da parte ital.ana del nuovo governo sovietico analizzate recentemente da Renato Serra in NitU e la Russia (Bari, mi.
MASCELLA DEAMBBOSIS