Rassegna storica del Risorgimento

anno <1978>   pagina <451>
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e regolatori del vivere civile. Sono essi a istillargli l'esigenza del rispetto della persona umana. Sta in un a solido e compatto fondamento cristiano , secondo Monaco, il segreto della sua personalità. Vista così non sarebbe più tanto enigmatica e le contraddizioni, che sollevarono numerose polemiche, si dissolverebbero, se si considerasse che egli fu e un intellettuale cattolico che non volle arretrare davanti al dilagare della cultura dei lumi e decise di portare avanti un discorso autenticamente cristiano a.
Per Michele Monaco non si può scindere nel Muratori lo studioso dal religioso. Questi furono due aspetti della stessa personalità, di cui il secondo influenzò profondamente il primo. E chiaro pertanto che anche le pagine dedicate al pensiero religioso non sono prive di valore per lo storico. Ma la parte di maggiore rilievo e di maggiore ampiezza per la focalizzazione di ciò che si prefìgge Monaco è quella che esamina i principi del Muratori sulla pubblica felicità, esposti nel trattato con il quale intervenne nella polemica sorta in proposito tra il 1600 e il 1700. Da esso ricostruisce il suo concetto di felicità con un'inda­gine attenta delle sue idee calate nel clima culturale e religioso degli inizi del Settecento e messe a confronto con quelle esposte in altri suoi scritti. Ne deriva una sintesi di tutto il pensiero del Muratori molto chiara ed efficace.
Nella ricerca delle cause profonde che ne furono origine e dell'unità che non poteva non esistere sotto gli apparenti contrasti, viene confermata la tesi che tutto deve essere ricondotto ai principi cristiani, costante guida del Muratori. È in questi che bisogna cer­care il fondamento delle teorie mura tonane: è l'amore per il prossimo che lo induce ad entrare nella polemica sulla pubblica felicità, per risolvere un problema che, per lui cri" stiano, riguarda non tanto il singolo individuo, quanto la collettività. Il tipo di felicità che egli vagheggia è quello illuminato dalle norme etico-religiose, sotto la spinta della carità* Così si spiega anche perché le sue teorie non restano astratte e fine a se stesse, ma scendono sul piano pratico con proposte concrete di ordinamento civile, ispirato a concetti sociali nuovi e precorritori di principi che avranno sviluppo nell'Ottocento.
Questo saggio di Michele Monaco ha un particolare interesse, quello di mettere in luce l'apporto alla formazione delle ideologie risorgimentali dovuto a uno studioso cattolico che attinse le convinzioni alla fede cristiana.
ELENA. LARSIMONT PERGAMENI
Documenti dell'ut Inchiesta napoleonica su Tivoli e circondario, a cura di VINCENZO G. PACIFICI (Studi e fonti per la storia della regione tiburtina, XII); Tivoli, Società tihurtina di storia e d'arte, 1978, in 8, pp. XXV-207. L. 6.000.
La storiografia locale ha in Italia una grande tradizione alle spalle, ma per quanto concerne il periodo risorgimentale non sempre il bilancio concreto che se ne può trarre è del tutto positivo. Si cede frequentemente a tentazioni agiografiche, cercando con assai scarsa fortuna di porre su un medesimo piano avvenimenti nazionali od europei di enorme importanza e vicende locali di rilievo assai circoscritto. La conoscenza della filologia nella pubblicazione di documenti o epistolari non è inoltre sempre perfetta e rende problematico l'uso di quei documenti come base di discorsi a più ampio raggio. D'altro canto, quei lavori che sfuggono ai difetti che, molto succintamente, abbiamo elencato e che si fondano su una solida preparazione storica risultano validi e preziosi; da essi possiamo apprendere come avvenimenti di rilievo internazionale siano stati sentiti a livello locale e quali conseguenze abbiano apportato e, soprattutto, da essi possiamo avere quella conoscenza di fattori econo­mici e sociali necessari alla comprensione dell'origine di problemi e questioni di livello nazionale.
Da quanto abbiamo detto appare chiaro come un panorama storiografico degli studi locali non si presenti omogeneo: alcune zone o alcune regioni hanno beneficiato di lavori organici di valore e altre meno; ricordiamo a questo proposito la notevole tradizione storica che da tanti anni sostiene gli studi sullo Marche. La a regione tiburtina e un'altra delle zone che da anni gode di una tradizione di ottimi lavori. Merito di ciò deve essere attribuito alla Società tiburtina di storia e d'arte che oltre a pubblicare un volume annuale di Atti e Memorie (giunto al suo quarantanovesimo anno di vita) ha rilanciato di recente una