Rassegna storica del Risorgimento
anno
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1978
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pagina
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458
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158
Libri e periodici
quella matrice cattolica nella quale significativamente tanto Montanari quanto Carpi, par tìti da segni ideologici radicalmente opposti, convengono nel ravvisare l'alfa e l'omega della politicità del Nostro.
Intellettuale cattolico, dunque, il Tommaseo, in una suggestiva divaricazione eoi contemporaneo Leopardi degli anni trenta, che viene proposta ancora dal Carpi: un intellettuale che non si potrebbe alla leggera assumere quale profeta di Mao come vorrebbe il Branca soltanto perché fautore della ce partecipazione attiva delle popolazioni contadine al rinnovamento risorgimentale (un nesso non tanto chiaro in Niccolò, a dire il vero, come qui apparirebbe!), un predecessore degli impressionisti, dei surrealisti, di D'Annunzio, di Proust, come ancora l'eminente critico letterario sottolinea, ed è da condividere, ma a patto di tenere sempre presente questo benedetto cattolicesimo, che intorbida e rende ambigua ogni cosa, che in quelle correnti e in quegli autori era radicalmente assente, e che in Tommaseo è così sensuale da fargli avvertire il sudore, il sangue a e il respiro stesso di Cristo .
È esso, il cattolicesimo, che spiega l'ostinata opposizione del Dalmata a tutta la ce pienezza del Risorgimento, dal 1859 al 1870, così ben rilevata da Spadolini, in difesa della libertà municipale guelfa, è vero, ma anche e soprattutto nella strenua esaltazione reazionaria della ce virtù , dei contadini, e perciò nessuna sinistra di nessuna specie, come pare troppo otti misticamente ancora a Spadolini, perché quella di Niccolò non è a contestazione ad uno Stato assiso su basi troppo ristrette , bensì ad uno Stato borghese, laico, cittadino, che non ha la . virtù della campagna, poco curandosi Tommaseo del numero o dei rapporti di produzione, ma solo scorgendo la contrapposizione moralistica, come nella Corsica rispetto alla degenerazione parigina o nella Grecia moderna celebrata in pagine tanto eloquenti quanto generiche nell'assoluta estraneità a qualsiasi valutazione sociale delle condizioni effettive di quell'infelicissimo e miserrimo popolo (una valutazione del genere, che manca anche per la Toscana linguaiola ed oleografica dei canti popolari, si riscontra per la Dalmazia, in senso autonomistico antiasburgico ma soprattutto nella prospettiva di quella federazione slava contro la Russia che nel convegno è accennata più o meno distesamente in parecchi interventi, fino a quello pregevole e dotto del Tamborra).
Di piglio autoritario , di ce critica al costituzionalismo dei liberali del tempo , parla anche Passerin, e qui restiamo dunque fortemente nel cattolicesimo tout court, con un certo aggancio al Lamennais prima maniera (ma anche alle future conseguenze che ne derivano dopo la Mirari vos) che forse nel convegno appare troppo in ombra e che da nessuno è affrontato ex professo, con una certa venatura giansenistica che viene finemente rilevata da Passerin per il Capponi ma che non è certo estranea ad un Tommaseo che nell'aprile 1836 parla del peccato originale come ce strumento mirabile di progresso , con le sfaccettature innumerevoli, insomma, di questa personalità singolarissima dalle cinquantamila lettere, dalle visioni, dai giochi metrici, dalle traduzioni, dall'interesse tutto romantico per la musica, ce l'alto e difficile esercizio retorico , insomma, di cui parla Mario Puppo, ed al di là del quale rimane sempre difficilissima la spiritualità profonda, effettiva, sostanzialmente insondabile, del Dalmata, tanto più indecifrabile quanto più si confessa, perché ce ritirato nel proprio centro , come giudicava uno che se ne intendeva, e che gli era amico, Antonio Rosmini.
RAFFAELE COLAPIETRA
De Velai dia travaìlleurs dans Ut Continuile de Vira-M agadino, Canton du Tessiti, Suisse. Précède d*un apereu general du Canton. Par J. ARRIVASENE; Bruxelles, Imprimerie de Eug. Du Bois, 1840, in 8 pp. 52 (Ristampa anastatica a cura di GIUSEPPE MARCINOLA, Lugano, 1977).
Bene ha fatto il prof. Martinola, nel preparare la ristampa anastatica di un testo del conte Giovanni Axrivabene, a premettere una breve introduzione al testo medesimo e a sottolineare gli aspetti più rilevanti di un saggio statistico, relativo al Comune di Vira-Magadino, che si presenta quanto mai originale ed interessante per il momento in cu! venne elaborato. I proni anni dell'esilio delPArrivabene erano stati difficili per l'incertezza