Rassegna storica del Risorgimento
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1978
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Libri e periodici
blicistica democratica italiana. Ma non basta: gli articoli, quasi sempre redazionali, i loro stessi titoli, le notizie, le cronache, le corrispondenze dall'Italia e dall'estero, la sofferta specifica attenzione alla condizione operaia hanno tutti chiaro contenuto sociale e rivelano, dopo tante illusioni e delusioni, la ricerca in una fede nuova che non può che essere, ed è, il socialismo.
Facciamo qualche esempio: nel n. 2 del 24 agosto, l'articolo oc II capitale e il lavoro operaio , nel quale statisticamente si dimostra quanta poca parte sia attribuita al lavoro operaio nella dividenda del prezzo delle produzioni industriali di Napoli (p. 56); nel n. 3 successivo del 31 agosto, l'articolo sullo stesso argomento dal titolo a II capitale e la mercede al lavoro operaio , dove si lamenta che la media del salario operaio calcolata in L. 1,80 al giorno, su 5 della settimana, sia insufficiente a sopperire agli elementari bisogni del lavoratore napoletano e della sua famiglia; nel n. 5 del 14 settembre, l'articolo Le amministrazioni comunali come rimedio contro l'usura del capitale , dove si suggerisce un accorto intervento dell'amministrazione comunale, sempre di Napoli, per alleggerire le condizioni del popolo non abbiente; nel n. 11 del 3 novembre, l'annuncio dell'uscita del 1 volume de II Capitale di Carlo Marx, definito il capolavoro delle dottrine sociali da parte di un ingegno robusto e severo... uno degli instancabili propagatori delle idee sociali in Europa , annuncia accompagnato da un brano della prefazione de Jl Capitale col titolo ce II Socialismo in Europa ; nel n. 16 del 24 dicembre, un breve generico scritto di limile Littré su: Il socialismo ; nello stesso numero un forte articolo su K II Parla* mento nel quale, con la richiesta del suffragio universale, si parla di quello italiano cosi come segue: non ci è stata tassa, non balzello, che il parlamento non avesse votato pur sospirando all'Italia libera e indipendente; decimi di guerra, tassa di registro e bollo, tassa di successione, tassa di ricchezza mobile, dazii di consumo, aumento sulle imposte dirette, aumento sulle tasse indirette ecc. ecc. tutto è stato fatto e ratificato col beneplacito del Parlamento... Questo a noi non reca punto sorpresa... il parlamento non rappresenta il popolo che legalmente, ma non realmente, perché non è nominato direttamente col suffragio universale. É senza dubbio il fiore de' galantuomini d'Italia, ossia dell'aristocrazia intellettuale, titolare, bancaria, agricola, militare e burocratica; è la sintesi di tutte le classi privilegiate della società; ma gli operai, i contadini, i popolani, i proletari, i rivendigliuoli, i piccoli commercianti e industriali, insomma il minuto popolo non è direttamente rappresentato .
Dopo aver detto del carattere del settimanale e fatte le esemplificazioni di cui immediatamente sopra, non bisogna, certo, dimenticare che la spinta più. valida al socialismo va in questo caso ricercata in una profonda delusione di tipo sentimentale e non in una corretta e cosciente adesione dottrinaria. E non va soprattutto dimenticato che non vi è un filo continuo e diretto tra questa prima manifestazione socialista e il vero e autentico socialismo di poi. Ha ragione Alfonso Scirocco quando, parlando di Libertà e Giustizia su Il Mattino del 14 giugno 1978 (. Bakunin e la cultura napoletana ), cautela tivamente scriveva che con l'associazione e il settimanale ce siamo solo all'inizio del lungo cammino che attraverso l'anarchismo ed il marxismo porterà nel giro di alcuni lustri alla formazione di un grande partito dei lavoratori ed all'elaborazione di precisi programmi .
Come già sappiamo, il settimanale Libertà e Giustizia ebbe vita breve e, possiamo aggiungere, travagliata attraverso dure difficoltà finanziarie e continui sequestri che portarono alla rapida fine della pubblicazione e alla dispersione della stessa associazione. Probabilmente, però, non furono soltanto le difficoltà finanziarie e i sequestri a provocare tutto ciò, ma la mancanza di una personalità di vero rilievo nel gruppo di ce Libertà e Giustizia , l'esiguità del numero degli associati, l'impossibilità di trovar proseliti e di farsi strada, lo stesso relativo anacronismo della sua lotta. In questo senso, ce lo permetta il Rolli, le espressioni con le quali pone termine alla sua ce introduzione appaiono alquanto eccessive e forzate quando in bella prosa conclude: Leggendo oggi le pagine di questo giornale di cento e più anni fa, abbiamo netta la sensazione di qualcosa di valido ohe viene soffocato dalle difficoltà esterne prima di aver dato tutti i suoi frutti, di un danno gravissimo e di un'occasione perduta per la democrazia meridionale e non solo meridionale, proprio perche nell'equilibrio sostanziale delle sue posizioni oltre che per il vigore del suo impegno politico avrebbe potuto rappresentare un polo di orientamento sicuro per le forze democratiche in una decisiva fase della loro evoluzione; e la sua fine innaturale non sarà tra le ultime ragioni