Rassegna storica del Risorgimento

anno <1978>   pagina <502>
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Vita dell'Istituto
RAVENNA. - I nostri giorni non ci sembrano propizi ad offrire largo e vitale respiro per la conoscenza di quel periodo storico (cosi legato al presente) che va dalla fine del Settecento a tutta la prima guerra mondiale. Si allude dicendo questo alla cultura po­polare, alle passioni ed interessi di massa e non fortunatamente al campo dei severi studi scientifici. L'influenza di questa situazione l'avvertiamo anche nella modesta cerchia ravennate, dove non mancano giovani di ingegno e di studio i quali però prefe­riscono per comprensibile calcolo materialistico professioni e discipline immediatamen­te redditizie per il denaro o per facile nomea. Sotto questi aspetti la storia del Risorgimento è una di quelle discipline che ha le vesti della cenerentola o peggio può avere gli indu­menti della maschera. Certe rappresentazioni sceniche ci suggeriscono l'immagine.
Tuttavia il Comitato ravennate si è tenuto vivo partecipando o promovendo incontri culturali, in unione con altri enti nei quali la storia del nostro paese è valutala come vitale radice e l'amore per la Patria non è prova di frolla senilità. Vibrante invece e ricco di storiche reminiscenze è stato, per esempio, rincontro fra reduci ravennati e fiorentini, al confine fra le due provincie (S. Martino in Gattara).
Attività di più preciso valore scientifico c'è stata da parte di soci appartenenti al Comitato; e qui non ci sembra opportuno citare nomi e opere, perché non si tratta di entrare in vetrina* Piuttosto è doveroso segnalare la regolarità e cordialità dei rapporti amministrativi e non amministrativi con la sede centrale dell'Istituto, anche perché con­divisa è stata la speranza di ripresa per cui la nostra Rassegna oggi trascurata od ignorata da tanti e tanti docenti di storia (scuole medie) possa essere nelle loro mani, non per obbligo burocratico, ma per amore e per fare lezioni di storia che non siano i soliti dischi.
Piero Zama
TARANTO. Costituito alla fine del 1976 il Comitato ha iniziato la sua vera attività ai primi dell'anno successivo, presentandosi alla cittadinanza con un programma abba­stanza valido ed interessante. Nel febbraio del 1977 si organizzò una manifestazione cul­turale nel Salone degli Specchi dell'Amministrazione comunale di Taranto e in quella occasione il prof. Cosimo Lovelli, socio del Comitato, tenne una interessante conversazione su un argomento di cui allora si discuteva moltissimo: Chiesa e Stato in Italia negli ul­timi cento anni, conferenza che fu fatta ciclostilare e distribuire alle ultime classi degli alunni delle Scuole superiori.
L'attuazione totale del programma non fu però possibile. La scarsa o quasi nulla collaborazione dei pochi soci portò ad un rallentamento di ogni attività. A ciò si dovette anche aggiungere la totale mancanza di mezzi finanziari.
Et 17 dicembre 1978, invitato ufficialmente dal Preside della Scuola media di Stato a Giuseppe Massari , in occasione della sua inaugurazione, il Commissario prof. Gigante illustrò, presenti autorità civili e militari, la figura del grande patriota del Risorgimento. Il 29 aprile dello stesso anno, in collaborazione con la Società di storia patria - Sezione di Taranto , si è tenuta, nel Salone degli Stemmi dell'Amministrazione provinciale, altra manifestazione a chiusura della quale il socio prof. Vittorio Basile ha parlato sul: Dibattito politico a Taranto alla vigilia della prima guerra mondiale, offrendo un piacevole nonché interessantissimo spaccato della vita cittadina della Taranto di altra epoca, attraverso le opinioni dei collaboratori di un giornale di ispirazione conservatrice, il Nazionalista, che ebbe vita appunto dal 1914 al 1916.
Il Comitato non ha ancora potuto eleggere i propri organi direttivi voluti dallo Statuto, in quanto non ha ancora raggiunto il prescritto numero dei Soci. A tale proposito, al fine di propagandare il più. possibile l'importanza che l'Istituto riveste nell'ambito della cultura nazionale e locale, è stata stilata una circolare, sulla falsa riga di quella fatta dal Comitato di Cuneo, da diramarsi, previo accordo con il Provveditore agli Studi, a tutte le Scuole. Il Comitato, comunque, ad onta delle tante carenze, è stato sempre ufficialmente presente in tutte le manifestazioni civili, militari e culturali.
Nicola Gigante