Rassegna storica del Risorgimento
ESULI ITALIANI GRAN BRETAGNA 1800-1850; GRAN BRETAGNA STORIA 18
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1979
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Esuli italiani e società inglese 7
j en concine que cette langue diabolique n'était pas faite pour un Italien .2n Quanti l'avranno, invece, imparata per poter corrispondere con l'altro sesso? Tutti, infatti, sono abbagliati dalla bellezza delle giovani, all'apparenza più libere delle loro coetanee continentali, ma solo all'apparenza. Del resto molti Italiani trovarono sistemazione stabile attraverso il matrimonio... non sempre d'amore.
Il guadagno si presenta abbastanza facile per pittori, scultori, nomini di teatro, medici, fotografi. Per tutti gli altri l'unica via che si apre è quella dell'insegnamento. Direi che Foscolo e Mazzini rappresentano le uniche eccezioni alla regola fra gli intellettuali. Prima di cercare di capire perché questo tipo di lavoro è stato per molti un amaro calvario, bisogna dare uno sguardo all'altra parte della barricata, alla società inglese, non senza prima precisare che non è più-possibile fare un discorso globale. Dobbiamo da un lato tener conto della classe sociale degli Italiani e del momento nel quale arrivano; dall'altro dell'evoluzione del gusto letterario e della politica del Regno Unito verso l'Europa, che mutano entrambi con il passare degli anni.
L'animale esule è sconosciuto in Gran Bretagna fino ai primi dell'Ottocento. Esuli non furono considerati, infatti, i nobili francesi che si definivano essi stessi emigrati; né tale si può considerare Pasquale Paoli, accolto trionfalmente persino a Corte per ragioni di politica estera.
Foscolo, quindi, è l'Italiano che per primo inaugurò il mestiere dell'esule, secondo la definizione di Mazzini, e, accanto a lui, coloro che passarono la Manica durante il periodo napoleonico, élite intellettuale di primo piano, già conosciuta nei circoli letterari ed artistici della Londra colta. Questi Italiani vengono accolti quasi sempre con generosa ospitalità ed autentica amicizia a Londra e in campagna. Qualche volta, però, devono fare anche la parte di lions, per dirla col Pecchio, che poteva parlare in prima persona, in serate organizzate per essere mostrati come la meraviglia del giorno a duecento o trecento persone, stivate in una sala .a) Sia detto fra parentesi, questa parte toccherà anche a Mazzini negli ultimi anni, a unità italiana raggiunta, quando non sarà più considerato un pericoloso rivoluzionario, ma solamente un letterato e un filosofo.
La ragione politica che ha sospinto questi nomini sulla via dell'esilio è la grande assente. Mi si può obiettare che le case che si aprono ospitali agli Italiani sono in maggioranza whig, ma, a mio parere, il ricevere stranieri fa parte, è vero, di un certo snobismo anticonservatore, ma non si arriva mai a coinvolgere nel gioco la realtà britannica appoggiandosi su stranieri. Per converso gli stessi esuli, a ben vedere, si disinteressano della struttura statale nella quale il destino li ha portati a vivere; la sentono troppo lontana, diversa e inapplicabile sul Continente, sia per le sue tradizioni antiche, sia per il suo dinamismo contemporaneo. Essi avevano potuto partecipare attivamente alle discussioni politiche in Svizzera, in Francia, in Belgio, confrontando le loro idee con quelle dei nativi; si accorgono subito che la cosa è impossibile oltre Manica. A chi chiede loro notizie, rispondono che non le possono dare, perché ci vogliono anni per capire. Che la cosa corrisponda a realtà lo dimostra ancora una volta
21) Mémoires da General Pepe sur les principaux événements polltiques et militaires de l'Italie moderne, tome 3"", Paris, 1847, p. 367. 29 G. PECCHIO, op. alt., p. 405.