Rassegna storica del Risorgimento

ITALIA STORIA 1896-1900; STORIOGRAFIA ITALIA
anno <1979>   pagina <51>
immagine non disponibile

Storiografia sulla crisi di fine secolo 51
regime costituzionale e non parlamentare.M) Oggi il dibattito sui rapporti fra Parlamento e Partiti e fra questi ultimi e le istituzioni si può seguire sia sui giornali sia su riviste specializzate, a dimostrazione dell'ampio interesse che circonda l'argomento.
Vi è dicotomia fra paese reale e paese legale? Questa domanda, assai co­mune alla fine dell'Ottocento, è posta oggi con sempre maggior frequenza e la stessa dizione Seconda Repubblica , che solo qualche anno fa avrebbe fatto gridare al sacrilegio costituzionale, è attualmente detta e scritta senza provocare reazioni di sorta. Chiara è l'analogia fra le due situazioni ed è venuto naturale a politici e studiosi di rifarsi alla situazione di fine '800 per criticare o giustifi­care la scarsa aderenza del gioco politico alla carta istituzionale. Questo, ovvia­mente, come vedremo in seguito, non è il solo morivo. In particolare nel 1978 si è celebrato il trentennio dall'entrata in vigore della Costituzione repubbli­cana. Uno dei temi più dibattuti resta quello della sua rispondenza alle mutate esigenze del paese: alcuni sostengono la sua piena validità ed attualità, e impu­tano alla inattuazione di alcune sue norme o agli enormi ritardi nell'adempi­mento di altre, le cause prime della crisi odierna; altri, invece, rilevano un distacco progressivo fra lo spirito della Costituzione e la realtà politica del paese. Come si vede, un dibattito, questo in corso, al quale Sonnino potrebbe partecipare a pieno titolo.
Altro elemento da considerare è il fatto che, sia i cattolici sia i socialisti, datano alla fine dell'Ottocento il loro ingresso nella vita politica dello Stato.
Questo ingresso, che si accompagnò al mutamento della realtà sociale del paese, non avvenne senza un profondo travaglio ideologico all'interno dei due movimenti di massa e spiega, a nostro avviso, perché, in un momento estre­mamente delicato della vita delle nostre attuali formazioni politiche, gli studiosi, soprattutto quelli marxisti e cattolici, si sentano spinti a volgersi in­dietro, a studiare la genesi dei movimenti in cui militano, a inserirli nel con­testo di tutta l'evoluzione delle istituzioni. Per i cattolici, più ancora che per i socialisti, il 1898 funse veramente da spartiacque tra due mondi; Fonzi36* lo sottolineò fin dal 1953 facendo notare che dal luglio del '98 i cattolici con­servatori avevano ammorbidito il loro atteggiamento antiliberale e chiesto una politica più rigida contro il nemico comune, il socialismo. Un'opposizione
Si veda sull'argomento FULVIO TESSITORE, Crisi e trasformazione dello Stato. Ricerche sul pensiero giuspubblicistico italiano tra Otto e Novecento, Napoli, Morano, 1963; MARIO DELLE PIANE, Liberalismo e parlamentarismo. Saggi storici, Bari, Soc. Tip. Leo­nardo da Vinci , 1946. Tra i pensatori politici di fine secolo si veda GAETANO MOSCA, Elementi di scienza politica, Roma, Bocca, 1896.
35) La validità della costituzione è stata, ancora recentemente, ribadila tra gli altri da Terracini, che fu presidente dell'Assemblea costituente, secondo cui bisogna ... respin­gere ogni critica sulla validità della costituzione che si basi sulla realtà in atto oggi nel paese . (UMBERTO TERRACINI, Costituzione: la Carta costituzionale, in II mondo contem­poraneo, Storia d'Italia, voi. I, Firenze, La Nuova Italia, pp. 167-168).
Di parere completamente opposto è Mario D'Antonio che ritiene che oggi la nostra sia niente altro che una a costituzione di carta ; l'Italia sarebbe retta da una costituzione di fatto che non ha quasi più nulla a che vedere col documento approvato dalla costi­tuente. (MARIO D'ANTONIO, La costituzione di carta, Milano, Giuffrè, 1977). Per una rapida analisi del dibattito storiografico si veda il saggio di ENZO CHELI, Costituzione.* il dibattito storiografico, in // mondo contemporaneo cit., voi. I, pp. 174-182.
W FAUSTO PONZI, / cattolici e la società italiana dopo l'Unità, 3* ediz. ampliata (1* ediz. 1953), Roma, Edizioni Studium, 1977.