Rassegna storica del Risorgimento

ITALIA STORIA 1896-1900; STORIOGRAFIA ITALIA
anno <1979>   pagina <63>
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Storiografia sulla crisi di fine secolo 63
che avrebbe avuto tuia importanza determinante per la formazione di un orien­tamento reazionario nel presidente del consiglio.82*
La politica del governo, sempre meno popolare nel paese, la battaglia ostruzionistica83* che aveva unito in un unico blocco l'Estrema e reso popo­lare la causa che essa sosteneva in difesa delle libertà statutarie, le sopraffazioni operate a Milano dalla consorteria che, tra l'altro, durante i mesi dello stato d assedio, aveva fatto votare dall'amministrazione comunale l'allargamento della cinta daziaria violentemente contrastata per il passato dai radicali,84' portarono ad un risultato clamoroso, ma prevedibile, nelle elezioni amministrative che si svolsero a Milano nel dicembre 1899. I partiti popolari trionfarono conquistando per la prima volta il Comune. Era il crollo della consorteria lombarda, della sua politica miope e reazionaria volta unicamente a difendere ad oltranza, con qualsiasi mezzo, i propri privilegi e la propria egemonia e il preannuncio della sconfitta, nelle elezioni politiche dell'anno successivo, di quella maggioranza parlamentare che aveva condiviso e difeso gli interessi di una minoranza contro tutto il resto del paese.
Va sottolineato che mentre Levra ci dà la sensazione dell'esistenza di un lungo incubo reazionario dal quale si uscirà solo con le elezioni generali del 1900, Canavero tratteggia fin dalla primavera del 1899, una Estrema attiva e bat­tagliera, la cui influenza e popolarità aumentano progressivamente, paradossal­mente aiutate proprio dagli errori politici di Pelloux la cui azione di governo è giudicata negativamente.
Degli avvenimenti del bienno 1896-1898 si è interessato anche Mario Belar­dinelli85) che ha studiato la realtà politica del paese ponendosi dal punto di vista del governo. La sua analisi si fonda soprattutto sulle realizzazioni e sui progetti di riforma di Budini e degli uomini che gli furono più vicini, soprat­tutto LuzzattL Budini tornò al governo sentendo prossima la possibilità di una catastrofe e improcrastinabile la necessità di procedere a profonde riforme, sia pure in un'ottica conservatrice. Belardinelli contesta l'interpretazione marxista che non rileva differenze nell'azione di governo di Crispi, Budini e Pelloux valutando la loro opera solo in funzione di un disegno organico di reazione di classe alTascesa delle forze popolari.86* A suo giudizio Budini fa consapevole
82> M. DOGLIO, Pelloux cit., p. 327.
83) SALVATORE ONUFRIO, Reazione politica e ostruzionismo parlamentare (1894-1900), in Rassegna di politica e di storia, 1960, n. 73, pp. 27-32 e n. 74, pp. 15-27; ANNA MARIA ISASTIA, Vostruzionismo parlamentare di fine secolo, in Rassegna storica del Risorgimento, a. LXIV (1977), f. IV, pp. 418-448.
84) Sull'argomento si veda anche MAURIZIO PONZO, Il problema deWallargamento della cinta daziaria di Milano (1860-1898) : un contrasto tra destra e sinistra , in Amministrare, 1977, n. 1-2, pp. 117-149. La data di passaggio dal vecchio al nuovo re­gime daziario fu fissata al 1 settembre 1898, quando a Milano vigeva ancora lo stato d'as­sedio e malgrado l'opposizione dei consiglieri radicali. Le polemiche che ne seguirono sui giornali di tutta la Sinistra godettero dell'appoggio di larga parte della popolazione che imputava alla Giunta moderata anche il comportamento assunto nel mese di maggio, lo stato d'assedio e l'appoggio ai provvedimenti Pelloux. a La vittoria dell'Unione dei Partiti Popolari nelle elezioni amministrative parziali del giugno e generali del dicembre 1899 aveva dunque un significato politico più che strettamente amministrativo (p. 149). Sulle elezioni del 1899 si veda anche dello stesso autore Le elezioni amministrative milanesi del 1899, in Rassegna storica del Risorgimento, a. LXIV (1977), f. II, pp. 161-202.
85) M. BELARDINELLI, Un esperimento Uberal-conservatore cit.
86} XJ. LEVRA, Il colpo di Stato cit.; ANNA ROSSI-DORIA, Per una storia del oc decen­tramento conservatore cit.; Belardinelli è invece d'accordo con l'interpretazione data dalla