Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI MOSTRE; ISTITUTO MAZZINIANO DI GENOVA PERIODICI
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1979
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72
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Emilio Costa
nalisti, proti e operai stavano vicini; misuravano con lo spago lo spazio disponibile per gli articoli. I giornali più importanti avevano al massimo quattro o cinque redattori e il proto legava insieme le colonne con lo spago e correggeva le bozze. Le tirature dei quotidiani erano molto elevate quando superavano le duemila copie. I primi inviati speciali appaiono dopo il 1870 e le loro corrispondenze sono contenute in una cartolina postale (secondo le raccomandazioni dei direttori). Nel 1882 il Corriere della Sera non aveva un suo inviato a Caprera per la morte di Garibaldi.
Quello del Risorgimento è un giornalismo di opinione, di idee, di polemica, che non concede spazio alla notizia o se lo fa, lo fa con estrema parsimonia; si limita ai resoconti parlamentari. È contrario alla cronaca, specialmente a quella nera; anzi, i primi fogli che raccolgono sono giudicati giornali da domestiche. Non si indugia a descrivere la cosa vista, quanto a comunicare le impressioni da essa suscitate: la lezione di Gasparo Gozzi della Gazzetta Veneta rimane viva nel giornalismo ottocentesco.
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La mostra constava di cento trentasette unità effemero grafiche, compresi gli almanacchi e le strenne. La sua articolazione ha seguito l'arco cronologico compreso tra l'ultimo decennio del Settecento e il 1870, ma la disposizione logica delle sue parti ha tenuto conto della priorità di taluni temi nodali dell'evoluzione dei fenomeno giornalistico. Gli studi introduttivi del catalogo e le ampie didascalie hanno illustrato, con essenzialità di discorso, anche aspetti meno conosciuti della vita del nostro giornalismo ottocentesco. Meritano al riguardo di essere ricordati i raffronti tra i giornali illustrati e satirici stranieri26) e quelli italiani, l'esame comparativo di essi e la dipendenza dei nostri per non pochi anni da quelli francesi e inglesi;2T) le referenze sulle tirature e sulla dinamica delle strutture editoriali.
Il materiale, esposto attraverso il coordinamento di tre sezioni storicamente definite, è stato scelto sulla misura di una ben giustificata esigenza, quella di collocare la presenza del giornale nella prospettiva della società per la quale è stato pubblicato, di interpretare le motivazioni di ordine psicologico, politico o culturale che ne hanno sollecitato l'esistenza, le ragioni di rinnovamento tec-
2 I giornali illustrati stranieri presenti nella mostra erano i seguenti: L'Autographe, Cendrillon, Le Charivari, The Illustrateti London News, Ulllustration, IUustrirte Zeitung, Le Journal illustre. Journal pour tous, Magasin Pittoresque, Le Monde Illustre, Musée des FamUles, L'Univers Illustre.
*l) I giornali pittorici italiani spesso traevano gli articoli e più. ancora le illustrazioni dal Magasin Pittoresque, il quale li derivava dai periodici inglesi. I tipografi italiani acquistavano all'estero le stereotipie e, in base ad esse, richiedevano gli articoli ai redattori; ciò spiega che i temi trattati nei nostri primi giornali illustrati si riferiscono, per quanto riguarda i soggetti artistici, il paesaggio, il folklore, al mondo anglosassone in modo prevalente. Per quanto riguarda l'utilizzazione di clichcs già usati per giornali stranieri cfr. ad esempio Physionomie du chat, études par J. J. Grandmile, in Magasin Pittoresque, 1840, fase. I; La fisionomia del gatto studiata ed espressa in venti disegni da G. G. Grandville, in. Museo Scientifico, Letterario ed Artistico, 1842, n. 17; Studi su la fisionomia del gatto di G. G. Grandmile, in Poliorama Pittoresco, 1840, n. 42 (nn. 32, 33, 34 della parte seconda, in / periodici del Risorgimento citM p. 75).